Venerazione ai Cuori di Gesù e Maria
Papa Pio XII, nella sua Enciclica sul Sacro Cuore di Gesù (Haurietis aquas), scrive: “La venerazione al Cuore di Gesù é come una scuola efficacissima di carità divina. Questo culto deve la sua origine alle rivelazioni private ed è apparso all’improvviso nella Chiesa, ma che è spontaneamente scaturito dalla fede viva,
della pietà fervorosa nutrita dalle anime predilette verso la persona adorabile del Redentore e delle sue piaghe gloriose, testimonianza del suo immenso amore che commuove intimamente i cuori. Giovanni Paolo II apprezzava moltissimo la venerazione al Sacratissimo Cuore di Gesù. Nel suo discorso in occasione del terzo centenario della morte di Santa Margherita Maria Alacoque ha affermato:
“Quando, nell’anno 1986, stavo in raccoglimento nei pressi della tomba di Santa Margherita Maria, ho chiesto, che nello spirito della tradizione della Chiesa, la venerazione del Cuore di Gesù, vivesse un autentico rinnovamento. Nel Cuore di Gesù, in verità, il cuore umano riconosce il vero e unico senso della sua vita e della sua missione. Solo il cuore di Cristo è capace di far acquisire all’uomo la capacità di poter amare".
O mesmo papa, numa outra alocução, afirmou: “As essenciais características desta devoção estão permanentemente incluídas na espiritualidade da Igreja através de toda a sua história. Desde o seu começo a Igreja contempla o coração traspassado de Cristo crucificado, do qual jorraram sangue e água, símbolos dos sacramentos, que repristinam a Igreja.”
Il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna: "Gesù ha amato tutti e ciascuno, durante la sua vita, la sua agonia e passione, e si è sacrificato per ciascuno di noi: "Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me" (Gal. 2, 20). Ha amato tutti noi con cuore umano, il Sacratissimo Cuore di Gesù, traspassato per causa dei nostri peccati e per la nostra salvezza, vale come un segno particolare e simbolo di quell'amore con il quale il divino Redentore ama il suo eterno Padre e tutti gli uomini" (n. 478).
Nel Direttorio per la devozione popolare sta scritto: "Certamente è esistita ed esiste ancora la devozione al Cuore del Redentore, una delle forme più diffuse e preferite di devozione popolare. Alla luce della Sacra Scrittura, l’espressione «Cuore di Gesù» caratterizza il mistero di Cristo, l’interezza della sua presenza, della sua saggezza non creata, amore infinito che caratterizza il Figlio di Dio, che inizia la redenzione e la santificazione di tutta l'umanità".
“Il Cuore di Cristo” é proprio Cristo, Verbo incarnato e Redentore che, nello Spirito Santo, interiormente, abbraccia il Padre e gli uomini, suoi fratelli, con l'infinito amore divino-umano” (n. 166). La devozione al Cuore di Gesù esige dai fedeli un atteggiamento solido e fermo, originato dalla conversione e dallo spirito di soddisfazione, amore e gratitudine, impegno apostolico e dedizione a Cristo e alla sua opera di redenzione.
Per questa ragione, vescovi e Santa Sede consigliano e promuovono il rinnovamento di questa devozione” (n. 172). La devozione al Cuore Immacolato di Maria è germinata in epoca patristica e sviluppata nel Medioevo e nei tempi moderni per opera di San Bernardo, Santa Geltrude, Santa Brigida, San Bernardino di Siena e San Giovanni Eudes. Quest'ultimo è stato il più grande apostolo della devozione al Cuore di Maria, e nel 1648 è riuscito a ottenerne la Festa dal Vescovo di Autun (Francia).
La Santa Sede si è dimostrata favorevole al culto nei primi anni del XIX secolo al punto che, nel 1805 Pio VII ha concesso la celebrazione della Festa nelle diocesi e nelle congregazioni religiose che gli avevano aderito. Più tardi (1855), Pio IX ha approvato la Messa e l’Ufficio proprio. Durante l’ultima grande guerra (8 dicembre 1942), Pio XII ha consacrato la Chiesa e tutto il genere umano al Cuore Immacolato di Maria e, tre anni dopo (1945), ha esteso la Festa nella Chiesa Universale.
L’obbiettivo primario della Festa del Cuore Immacolato di Maria è la sua medesima persona. L’obbiettivo secondario è il Cuore simbolico, che è, il cuore fisico della Vergine come è simbolo del suo amore e di tutta la sua vita intima. Il Cuore Immacolato di Maria é l’espressione di tutti i suoi sentimenti, affetti, della sua ardentissima carità verso Dio, verso suo Figlio e verso tutti gli uomini, che le sono stati affidati solennemente da Gesù agonizzante.
La Festa suggerisce lode e ringraziamento al Signore per averci dato una Madre così potente e misericordiosa, dalla quale possiamo andare con fiducia in qualsiasi esigenza. Ci ispira anche a condurre una vita secondo il Cuore di Dio e a chiedere alla Beata Vergine la fiamma della carità ardente.
La vicinanza delle due feste è, di per sé, il segno liturgico della interrelazione dei due Cuori: il mistero del Cuore del Redentore si trasferisce e si riflette nel Cuore di Maria, compagna di cammino e discepola di Cristo.
Per questo la Festa del Sacratissimo Cuore di Gesù, è associata al mistero salvifico di Cristo e indirizzata alla sua fonte, precisamente al centro; così la commemorazione del Cuore Immacolato di Maria è la celebrazione universale dell’incorporazione della Madre all'opera redentrice del Figlio, dall'Incarnazione alla morte e risurrezione e alla discesa dello Spirito Santo” (n. 74).
Texto: Internet; Imagens: Google e foto tirada por Kiko; Música: Invade minha alma Anjos de Resgate; Formatação: Altair Castro Traduzione dal portoghese: Angela 28/06/2014