Scienze Motorie e Sportive 1° Liceo Scienze Umane Modulo 1: Il sistema scheletrico Modulo 2: Il sistema muscolare Modulo 3: L’energetica muscolare Modulo 4: L’apparato cardiocircolatorio Modulo 5: La Pallavolo
Introduzione L’organismo umano è una complessa “macchina” formata da diversi sistemi funzionali in stretta collaborazione tra loro. Per comprendere questa articolata organizzazione si fa riferimento all’anatomia umana, vale a dire quella scienza che si occupa dello studio della forma e della struttura del corpo umano, e alla fisiologia, che ne studia il funzionamento nelle diverse situazioni di vita. Nella tabella riportata nella pagina successiva vi sono le definizioni e le funzioni di ogni sistema funzionale che cooperano all’interno del corpo umano.
Sistema Definizione Funzione Cellula La più piccola unità organica elementare in grado di mantenersi autonomamente Laboratorio chimico nel quale si succedono continue reazioni che stanno alla base del metabolismo vitale Tessuti Insieme di cellule specializzate nello svolgere una determinata funzione T. epiteliale: riveste strato superficiale della pelle T. muscolare: genera movimenti attraverso contrazione delle fibre T. connettivo: collega e sostiene gli organi interni T. nervoso: genera stimoli elettrici e li propaga Organo Struttura formata da diversi tessuti Ogni organo è deputato a svolgere una specifica funzione (cuore, polmone, rene, ecc.) Apparato Cooperazione tra 2 o più organi nello svolgimento di una particolare funzione Esempio: cuore, mm., vasi sanguigni formano apparato cardio-circolatorio Cooperazione tra 2 o più organi essenzialmente composti da un solo tessuto Esempio: sistema muscolare, sistema scheletrico, sistema nervoso
Modulo 1. Il sistema scheletrico E’ l’insieme delle ossa del nostro corpo e le sue funzioni sono molteplici: Sostegno del corpo Protezione degli organi interni Emopoiesi produzione cellule del sangue Riserva di minerali di vario genere (soprattutto del calcio) Nel corpo di un individuo adulto ci sono all’incirca 205/206 ossa: si possono avere una vertebra in più o in meno o un numero di ossa del piede maggiore rispetto alla norma
La suddivisione scheletrica Lo scheletro viene generalmente suddiviso in 2 parti scheletro assiale scheletro appendicolare 80 ossa: cranio 126 ossa: arti superiori colonna vertebrale arti inferiori gabbia toracica
La morfologia dello scheletro Le ossa si suddividono in: Ossa lunghe: sono formate da una parte centrale (diafisi) e da due estremità (epifisi) Ossa piatte: sono costituite da due sottili lamine di osso compatto che racchiude una parte spugnosa detta midollo osseo Ossa brevi: sono ossa dalla forma cubica irregolare VERIFICA: trova degli esempi di ossa lunghe, piatte e brevi
Modulo 2. Il sistema muscolare E’ l’insieme di tessuti che permette la locomozione del soggetto. L’elemento base di tale sistema è il muscolo la cui caratteristica principale è la sua contrazione, atta a generare un movimento. Tale contrazione avviene quando i filamenti proteici, che compongono il muscolo, scorrono gli uni sugli altri in seguito ad uno stimolo nervoso. In questo modo si genera una forza che attraverso il tendine si trasmette alle ossa permettendo così di muovere il corpo o di mantenerlo fermo in una determinata posizione.
I tipi di muscoli Esistono tre tipi di muscoli nel nostro corpo: Muscoli scheletrici striati volontari presentano le striature ovvero le fibre muscolari (cellule) e sono comandati dalla nostra volontà Muscoli lisci involontari non presentano le striature e non sono comandati dalla nostra volontà Muscolo striato involontario l’unico muscolo che di questo tipo è il miocardio, il muscolo che avvolge il cuore
Le proprietà del muscolo Il tessuto muscolare ha caratteristiche peculiari e specifiche come: l’estensibilità: è la capacità del muscolo di potersi allungare L’elasticità: è la capacità del muscolo di tornare alla lunghezza originale dopo un cambiamento dovuto ad un movimento La contrattilità: è la capacità del muscolo di potersi accorciare L’eccitabilità: è la capacità del muscolo di rispondere a stimoli nervosi
Domande 1) Il muscolo scheletrico viene definito: a) striato e involontario b) liscio e involontario c) striato e volontario 2) Le cellule muscolari sono: a) le fibre b) le miofibrille c) i setti 3) Qual è la caratteristica principale del muscolo? a) l’estensibilità b) la contrazione c) la contrattilità
Modulo 3. L’energetica muscolare La contrazione La fibra muscolare è una cellula di forma allungata che contiene il sarcoplasma, un liquido ricco di sostanze come mitocondri, ATP, calcio, glicogeno ecc. Immersi in questo liquido vi sono centinaia di proteine, l’actina e la miosina, le quali agganciandosi scorrono le une sulle altre. Affinché avvenga la contrazione muscolare, però, occorrono due condizioni: la presenza di energia, che si ottiene dalla demolizione dell’ATP un impulso elettrico di comando, generato dal sistema nervoso In presenza di queste due condizioni, i filamenti di actina scorrono su quelli di miosina determinando un accorciamento della fibra muscolare.
Le fibre muscolari Non tutte le fibre, e di conseguenza le contrazioni, sono uguali: fibre di tipo 1 fibre di tipo 2 (a contrazione lenta) (a contrazione veloce) Logico dedurre, quindi, che un maratoneta possiede delle fibre di tipo 1 maggiormente allenate rispetto ad uno sprinter che, dal canto suo, ha delle fibre di tipo 2 più sviluppate rispetto al maratoneta.
Le vie di produzione dell’ATP Per rigenerare la molecole di ATP, in modo che sia di nuovo in grado di produrre energia, l’organismo utilizza tre diversi meccanismi: m. anaerobico alattacido, m. anaerobico lattacido e m. aerobico. M. ANAEROBICO ALATTACIDO: è la via più veloce e semplice per il ripristino delle molecole di ATP poiché le reazioni chimiche, necessarie a questo meccanismo, avvengono in assenza di ossigeno (anaerobico) e senza produzione di acido lattico (alattacido; prodotto di scarto del metabolismo muscolare). M. ANAEROBICO LATTACIDO: questo processo utilizza scorte di glucosio muscolare ed epatico (del fegato) per la risintesi dell’ATP in assenza di ossigeno. Tuttavia il glucosio muscolare e quello epatico, unendosi, formano come prodotto di scarto l’acido lattico. Anche questo meccanismo, pertanto, possiede un’elevata potenza con una resistenza decisamente superiore al m. anaerobico alattacido. M. AEROBICO: è il processo attraverso il quale la cellula degrada i glucidi, i grassi e le proteine in presenza di ossigeno (aerobico). Tale m. fornisce una capacità elevatissima a fronte, però, di una potenza che risulta la più ridotta dei tre sistemi.
Associa il meccanismo di produzione di ATP alla frase corretta Esercizio Associa il meccanismo di produzione di ATP alla frase corretta Meccanismo aerobico Meccanismo anaerobico alattacido Meccanismo anaerobico lattacido Tale m. permette di mantenere la potenza al massimo per 1-3 minuti (alcune gare di canottaggio o di atletica leggera). Questo m. entra in funzione durante attività brevi ma di alta intensità come tuffi, salti, lanci. Un esempio di questo m. sono le cosiddette attività di fondo: corsa, bici, nuoto.
Modulo 4. L’apparato cardiocircolatorio Tale apparato ha la funzione di trasportare l’ossigeno (O2) e le sostanze nutritive a tutte le cellule del corpo umano e contemporaneamente quella di portare via i prodotti di scarto come l’anidride carbonica (CO2). Gli elementi base sono: il cuore: è rivestito dal muscolo miocardio e ha il compito di pompare il sangue I vasi sanguigni arterie, arteriole e capillari (trasportano sangue ricco di ossigeno dal cuore a tutto il corpo) vene (trasportano il sangue ricco di anidride carbonica da tutto il corpo al cuore) 3) sangue: liquido che scorre all’interno dei vasi sanguigni
Come circola il sangue Grande circa come un pugno, il cuore è diviso orizzontalmente e verticalmente il quattro cavità: due superiori, atrio destro e sinistro, e due inferiori, ventricolo destro e sinistro. CUORE vena cava sup. CO2 vena cava inferiore CO2 Adx Asx vene polmonari Vdx Vsx arterie polmonari Aorta POLMONI Seguendo il percorso del sangue vediamo che le vene confluiscono formando due grandi vene, la cava superiore e la cava inferiore, le quali portano il sangue all’atrio destro. Da qui il sangue passa nel ventricolo destro, poi viene trasportato tramite le arterie polmonari nei polmoni, dove cede l’anidride carbonica e si carica di ossigeno. Divenuto così sangue arterioso, torna all’atrio sinistro attraverso le vene polmonari; passa nel ventricolo sinistro e, attraverso l’arteria aorta, raggiunge tutti i distretti corporei. Il percorso del sangue dal ventricolo destro del cuore ai polmoni per rientrare nell’atrio sinistro è detto piccola circolazione. Quello dal ventricolo sinistro, attraverso tutto l’organismo, fino all’atrio destro è detto grande circolazione.
Domande Qual è la funzione dell’apparato cardiocircolatorio? Da dove inizia la grande circolazione? Che percorso compie la piccola circolazione? Che percorso compie la grande circolazione?
Modulo 5. La Pallavolo Numero giocatori: 12 per squadra, 6 titolari e 6 panchinari Posizioni: 5-6-1 difensori 2-3-4 avanti Punteggio: vince la squadra che ottiene 3 set su 5. Ogni set viene vinto ai 25 punti. Nel caso di 2 set pari, il quinto viene giocato ai 15 punti Fondamentali: servizio bagher schiacciata muro palleggio
Come si gioca ROTAZIONI E SOSTITUZIONI. Quando una squadra in ricezione conquista il diritto a servire, i suoi giocatori devono ruotare di una posizione in senso orario: il giocatore in p2 si porta in p1 per servire, il giocatore p1 si porta in p6, e così via. Sono consentite al massimo 6 sostituzioni per set. Un giocatore può uscire e rientrare in gioco una sola volta per set e solo nella posizione precedentemente occupata nella formazione, quindi può essere sostituito col medesimo compagno.
Come si gioca AZIONI DI GIOCO E I TOCCHI DI SQUADRA. La palla è “dentro” quando tocca la superficie di gioco, comprese le linee di delimitazione. La palla è “fuori” quando: Tocca il suolo completamente fuori dalle linee di delimitazione; Tocca le antenne, i pali o la rete oltre le bande verticali; Attraversa completamente il piano verticale della rete sotto di essa. Ogni squadra ha diritto a un massimo di 3 tocchi (oltre a quello eventuale del muro) per inviare la palla nel campo avversario. Quando due giocatori toccano la palla contemporaneamente si considerano 2 tocchi.