Direttiva Derivazioni Piano di Gestione del fiume Po: misure urgenti Direttiva Derivazioni Percorso di approvazione Parma, 26 settembre 2017
Inquadramento normativo Gestione delle acque pubbliche: il Testo Unico del 1933 Con le modifiche del 1993 (D.Lgs. n. 275) s’introduce una valutazione dell’Autorità di bacino sulla compatibilità delle derivazioni con la pianificazione di bacino e il bilancio idrico. Nel 1999 (D. Lgs. 152) la valutazione diviene vincolante Direttive Europee (2000/60) Stabiliscono tra l’altro i riferimenti per la valutazione delle pressioni antropiche sullo stato ambientale delle acque naturali D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. Recepisce la Direttiva 2000/60, introducendo tra l’altro l’art. 12bis (che impone il non peggioramento dello stato ambientale dei corpi idrici) al R.D. 1775/1933 EUPilot 6011/14/ENVI Osservazioni della CE al PdGPo Focalizzano il tema della pressione complessiva delle derivazioni e del suo controllo (citati bacini Oglio, Piave e Tagliamento)
Impostazione della Direttiva 4 esigenze da soddisfare: - Necessità di una metodologia di valutazione (parere obbligatorio) - Valutazione oggettiva (parere vincolante) - Riferimenti ambientali (art. 12bis) - Valutazione sia locale (sul corpo idrico) che complessiva (sul bacino) (art. 12bis, EUPilot) in più: - semplificazione amministrativa - risparmio di risorse pubbliche (es. rinvii a strumenti e/o attività a scala regionale o locale per l’attuazione “sul campo” delle indicazioni di livello superiore) “DIRETTIVA DERIVAZIONI” Allegato 1 Valutazione locale (per corpo idrico) di derivazioni da acque SUPERFICIALI Allegato 2 derivazioni da acque SOTTERRANEE Allegato 3 Valutazione del cumulo di derivazioni a scala di bacino APPROVAZIONE IL 17 DICEMBRE 2015 (introduce soglie d'impatto provvisorie da aggiornare entro 18 mesi) IN CORSO DI REDAZIONE
Adeguamenti progressivi 1 L’applicazione della Direttiva ha comportato successivamente: Pubblicazione (con trasmissione diretta o sul sito Web dell’Autorità) di: - Note e circolari interpretative e integrative (“Criteri Applicazione Direttiva Derivazioni”, nota n. 354 del 25 gennaio 2016 “Lettera Applicazione Direttiva Derivazioni”, nota n. 2530 del 20 aprile 2016) - Domande frequenti (FAQs): ultimo aggiornamento: 21 marzo 2017 Svolgimento di riunioni, workshops e seminari di presentazione e approfondimento: Parma, 19/05/2015 (all’interno del Focus sul PdGPo 2015) Parma, 11/10/2016 (4o Eurowatercenter) Milano, 24/11/2016 (incontro con Regione e Province Lombardia) Torino, 28/11/2016 (incontro con Regione e Province Piemonte) Parma, 01/12/2016 (incontro con ARPAE Emilia Romagna) Firenze, 22/05/2017 (incontro con Regione e uffici G.C. Toscana) Parma, 27/07/2017 (incontro con Regione e uffici G.C. Veneto) Contatti e supporto permanente agli uffici istruttori
Adeguamenti progressivi 2 Decreto Direttore STA del Ministero dell’Ambiente T. T. M. n. 29 del 13 febbraio 2017 Linee guida per la valutazione “ex ante” delle derivazioni ... - Criteri per una metodologia di valutazione -Riprende in gran parte la Direttiva dell’AdBPo - Amplia (e modifica) alcuni criteri (es. matrice ERA, aspetti idromorfologici) Esempio: matrice ERA Direttiva derivazioni Decreto Dir. 29/2017 RECEPIMENTO (da parte dei Distretti) ENTRO IL 31 DICEMBRE 2017
Evoluzione della Direttiva Derivazioni Raccolta delle osservazioni, delle proposte di modifica o integrazione, ecc.
Cronoprogramma attività I prossimi passi: - Conferma o revisione delle soglie d’impatto - Adeguamento alle Linee guida del Decreto Dir. 29/2017 - Integrazione ed estensione della metodologia ai bacini idrografici accorpati ai Distretti Cronoprogramma attività
comparto idroelettrico Evoluzione della Direttiva Derivazioni per il settore idroelettrico Raccolta delle osservazioni, delle proposte di modifica o integrazione, ecc.: comparto idroelettrico
L’utilizzazione idroelettrica Il settore idroelettrico oggi e in prospettiva Piano di azione nazionale PAN, 2010 GSE Rapporto statistico 2012 Strategia Energetica Nazionale SEN, bozza 2017