Donne religiose e donne sante in Italia tra XIII e XIV secolo

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Transcript della presentazione:

Donne religiose e donne sante in Italia tra XIII e XIV secolo Presentazione Prof. Marco Bartoli

il pregiudizio antifemminile nel medioevo Il pregiudizio antifemminile è comune a tutte le civiltà e tutte le epoche della storia Il medioevo occidentale è stato in particolare, a questo riguardo, influenzato dalla tradizione giudaico cristiana Quale è stata l'influenza di questa tradizione nella mentalità corrente verso le donne?

1. la "teologizzazione" del pregiudizio La tradizione cristiana ha certamente contribuito a "teologizzare" il pregiudizio: "Mulieres in ecclesiis taceant non enim permittitur eis loqui sed subditas esse sicut et lex dicit": 1 Cor. 14,34. il più grande e il più influente dei teologi del XIII secolo: Tommaso d'Aquino, nella Summa Theologiae, si poneva la domanda se il peccato di Adamo sia stato più grave di quello di Eva. La risposta è senza veli:

"la gravità del peccato si desume più dalla specie di esso che dalla circostanza di persona. A considerare la condizione della persona, cioè dell'uomo e della donna, è più grave il peccato dell'uomo, essendo quest'ultimo più perfetto. Rispetto invece al genere di peccato la colpa fu uguale: perché il peccato dell'uno e dell'altra fu un peccato di superbia… Ma quanto alla specie della superbia il peccato della donna fu più grave, per tre motivi. Primo, perché fu maggiore il suo orgoglio. Essa infatti credette che fosse vero ciò che gli suggerì il serpente, cioè che Dio aveva proibito di mangiare di quell'albero, perché non arrivassero a una somiglianza con lui: e quindi, volendo conseguire con la trasgressione una somiglianza con Dio, la sua superbia si innalzò fino al punto di voler qualche cosa contro la volontà di Dio. Invece l'uomo non credette che questo fosse vero…

Secondo, la donna non si contentò di peccare essa stessa, ma suggerì il peccato anche all'uomo, peccando così contro Dio e contro il prossimo. Terzo, perché il peccato dell'uomo ebbe un'attenuante nel fatto che egli vi consentì "per un legame di amicizia", dice s. Agostino "per cui talora si offende Dio, solo perché un amico non ci diventi nemico: cosa che egli però non doveva fare". Perciò è evidente che il peccato della donna fu più grave di quello dell'uomo". Summa Theologiae, II-II, q. 163, a. 4

2. il fermento evangelico d'altra parte, ogni generazione cristiana si è misurata con il testo evangelico, e vi ha trovato un atteggiamento di Gesù nei confronti delle donne del tutto inconsueto: L'emorroissa (Marco 5, 24-34) Maria Maddalena, testimone della Resurrezione (Gv 20, 11-18)

Gesù andò con lui e una grande folla lo seguiva e gli si stringeva attorno. Ora una donna, che da dodici anni era affetta da un flusso di sangue e aveva sofferto molto sotto molti medici spendendo tutto il suo patrimonio senza averne alcun giovamento, anzi piuttosto peggiorando, avendo inteso parlare di Gesù, si ficcò in mezzo alla folla e da dietro gli toccò la veste. Infatti si era detta: «Se riuscirò a toccargli anche solo le vesti, sarò salva». Immediatamente la sorgente del suo sangue si seccò ed ella sentì nel suo corpo che era stata guarita dal male. Anche Gesù, avendo avvertito subito in se medesimo che una forza era uscita da lui, rivoltosi verso la folla domandò: «Chi mi ha toccato le vesti?». Gli risposero i suoi discepoli: «Vedi bene la folla che ti stringe attorno e domandi: "Chi mi ha toccato?"». Ma egli si guardava attorno per vedere la donna che aveva fatto ciò. Allora la donna, timorosa e tremante, ben sapendo ciò che le era accaduto, si avvicinò, gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità. Quindi egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii sanata dal tuo male». Marco 5, 24-34

Maria invece era rimasta presso il sepolcro, fuori, in pianto Maria invece era rimasta presso il sepolcro, fuori, in pianto. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli biancovestiti, seduti: uno in corrispondenza del capo e l' altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l' abbiano posto». Detto ciò, si voltò indietro, e vide Gesù che stava lì, ma non sapeva che era Gesù. Egli le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Quella, pensando che fosse l' ortolano, rispose: «Signore, se lo hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». Le disse Gesù: «Maria!». Quella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!» (che significa «maestro»). Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre. Va' piuttosto dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro"». Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore», e quanto le aveva detto. Gv 20, 11-18

3. La tradizione profetica Nel Primo Testamento si diceva che lo Spirito di Dio era spirato anche su alcune donne: Maria, sorella di Aronne Esodo 15,20 Debora, Giudici 4,4 Culda, 2 Re 22,14 Anche nel Nuovo Testamento si parla della profetessa Anna: Luca 2,36

Per questa ragione nel Medioevo si riconosceva che, sulla base della Parola di Gesù: « lo Spirito soffia dove vuole e ne senti la voce. » anche le donne potessero profetare. Anche Tommaso d'Aquino sostiene: «prophetiae officium aliquando mulieribus est concessum. »[1] [1] Tommaso d’Aquino, In IV librum Sententiarum, Dist. 25, q. 2, art. 1.

Il pregiudizio laico il pregiudizio, in ogni caso, non era appannaggio esclusivo dei chierici. Anche la prima cultura laica della storia occidentale, la cultura cortese-cavalleresca, mentre sembra esaltare la donna, in realtà ne ha un'opinione piena di pregiudizi. L'esempio più noto è il De amore di Andrea Cappellano, considerato il manuale dell'amore cortese, ma che, nelle ultime pagine, rivela i suoi preconcetti:

Come uscire dal pregiudizio? Il peso del pregiudizio si fa sentire non solo in coloro che vi credono, ma anche in chi lo subisce. Le donne del Medioevo erano esse stesse convinte della loro inferiorità: fisica intellettuale morale

la dimensione religiosa della vita: uno spazio libero accanto all'immagine di Eva, prototipo della donna "ianua diabuli" la tradizione cristiana conosce quella di Maria, che con il suo "fiat" ha permesso al Figlio di Dio di incarnarsi. Nel cuore del medioevo poi, si è affermata sempre più una terza figura di donna: la Maddalena, la peccatrice, liberata da sette demoni, che per il suo grande amore ha meritato di essere la prima testimone della Resurrezione.