PROGRAMMARE PER COMPETENZE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Esami di Stato 2014/15 primo ciclo Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Corpo Ispettivo.
Advertisements

PTOF 2016/2019 INDICE RAGIONATO  I) PRIORITA’ STRATEGICHE o Premessa: il percorso per la definizione del PTOF, composizione. o Analisi del contesto: Pero.
CIDI Milano - 20 gennaio 2011 L'obiettivo del pomeriggio è trovare strategie didattiche atte a valutare le competenze acquisite in ambito matematico alla.
IO NON HO PAURA NEANCHE DEL TEOREMA DI PITAGORA....CHE POI NON ERA NEMMENO NEL PROGRAMMA!” “
1 Esempi pratici sulla progettazione di percorsi di alternanza IL CASO DELL’ I.T.A. SERENI ANNO SCOLASTICO Francesca Guastadisegni.
L’avvio della valutazione del sistema educativo di istruzione, secondo il procedimento previsto dall’art. 6 del D.P.R. n. 80/2013, costituisce un passo.
LAVORO PROGETTAZIONE Prof.Senarega. Fasi impostazione Riferimento Competenze chiave europee Riferimento Competenze di cittadinanza Riferimento Assi culturali.
LA DIDATTICA PER COMPETENZE Progettazione e Valutazione a.sc. 2016/2017 prof. Lorena Pirola 1.
Indicazioni per la realizzazione del Pdm Anno scolastico 2016/17 Collegio dei Docenti 2 settembre 2016.
Alunni stranieri e valutazione degli apprendimenti Elio Gilberto Bettinelli.
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO di ISTRUZIONE Seminario informativo per gli insegnanti di scuola primaria e i docenti di scuola secondaria.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE E UNITA’DI APPRENDIMENTO. Programmazione e Progettazione In estrema sintesi, due sono di criteri di base per distinguere l’una.
Programmazione per Obiettivi
Dalla SPERIMENTAZIONE, alla INNOVAZIONE, all’attuazione della RIFORMA
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
RUOLO E COMPITI DELL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO
Esempio di Pianificazione delle azioni progettuali
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Risultati, problematiche e obiettivi
Misure di accompagnamento Competenze di base
Istituto Comprensivo “Carmine “ Cannobio a.s.2016/2017
Progetto Indicazione nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione misure di accompagnamento 2015/2016 Certificazione.
PROGETTO ORIENTAMENTO Referenti: prof.sse Silvia Iannello,
La valutazione formativa nell’Unità di Apprendimento e i suoi attori
CURRICOLO E VALUTAZIONE Dino Cristanini. IL CURRICOLO NEL REGOLAMENTO DELL’AUTONOMIA Il Ministro della Pubblica Istruzione… definisce …: a) gli obiettivi.
Esami di Stato 2014/15 primo ciclo disp. confermate per l’a.s. 2015/16
Sistema Istruzione e Formazione
Competenze nel primo ciclo di istruzione
IRFED/CISL - Savona 2016/2017 Corso di formazione per Formatori di formatori [ Per il Dossier curricolo, per il Curricolo per competenze e situazionale.
MIUR- Sala della Comunicazione
Ipotesi di materiali di lavoro a supporto dell’applicazione
DOCENTI neo-assunti Incontro iniziale
MIUR- Sala della Comunicazione
Esami di Stato 2014/15 primo ciclo
ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
Profilo culturale, educativo, professionale Indicazioni Nazionali
Dimensione "Avalutativa"
La Riforma: obiettivi e strumenti
RETE TELEMATICA IMPRESE FORMATIVE SIMULATE
VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine del primo quadrimestre) Prove comuni A.S. 2017/2018.
le fasi del processo Fase 1: Definizione del profilo
per un Apprendimento di qualità
Valutazione studenti stranieri Stefania Mariotti a.s 2017/18.
MIUR- Sala della Comunicazione
MIUR- Sala della Comunicazione
Nuovi approcci alla progettazione e alla valutazione didattica
Convegno nazionale della Rete delle Reti VIII Forum sul Lago Complessità e cambiamento Scuole autocorrettive Stresa 31/8 - 1/9/2018.
Valutazione delle competenze
Il Progetto Continuità Proposto Prevede:
MIUR- Sala della Comunicazione
Unità di apprendimento a cura di Iole Bogliacino
LOGICA DEI COMPITI, UNITA’DI APPRENDIMENTO, VALUTAZIONE
per un Apprendimento di qualità
MIUR- Sala della Comunicazione
USR CAMPANIA POLO REGIONALE IIsS A.TORRENTE
GLI OGGETTI DELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA
Come cambia il nuovo esame di stato
FORM-AZIONE IMPARARE DALL’ESPERIENZA
INDICAZIONI E RACCOMANDAZIONI PER L'INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA c.m. 8 gennaio 2010.
MIUR- Sala della Comunicazione
MIUR- Sala della Comunicazione
Appunti sulla revisione dei percorsi dell'istruzione professionale
MIUR- Sala della Comunicazione
LEGGE 28 MARZO 2003 N. 53 Recepire le attese degli alunni
VALUTARE L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
I saperi ed i sapori della nostra terra
Docenti di ogni ordine e grado
INCONTRO INFORMATIVO/FORMATIVO
MIUR- Sala della Comunicazione
DOCUMENTAZIONE DI COLLABORAZIONE ALLA RICERCA DIDATTICA A.S. 2016/2017
14 dicembre 2016 Prof.ssa Silvana del Gaudio
Transcript della presentazione:

PROGRAMMARE PER COMPETENZE D.M. 254/2012 Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (sostituiscono le Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati D.lgs 59/2004 e successive Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione di cui al D.M. 31 luglio 2007) C.M. 3/2015 Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo i istruzione  prevede che al termine del primo ciclo di istruzione sia rilasciata ad ogni allievo una certificazione delle competenze acquisite in esito al percorso formativo frequentato.

PROGRAMMAZIONE PER OBIETTIVI analisi situazione Definizione obiettivi Criteri verifica e valutazione Definizione contenuti e metodi

Da: C.M. 22/2013 Avvio delle misure di accompagnamento delle Indicazioni Nazionali 2012 Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzioni scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati

DEFINIZIONE DEI TRAGUARDI DI COMPETENZE E OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANALISI DELLA SITUAZIONE SELEZIONE DEI TRAGUARDI E DEGLI OBIETTIVI SELEZIONE DELLE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO CRITERI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE

I traguardi di competenza, essenziali e irrinunciabili, vanno “definiti” e spalmati nell’arco dei tre e cinque anni, a seconda della potenzialità della classe Dall’analisi della distanza tra traguardi di apprendimento e situazione reale del singoli alunni, definisco gli obiettivi ed escogito le strategie e attività per avvicinarmi il più possibile al traguardo (personalizzazione) Gli obiettivi di apprendimento, “indicativi” e non prescrittivi, sono strumentali a sviluppare i traguardi di competenza adeguati alla classe.

LE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO Fanno riferimento a: Spazio fisico (classe,scuola, extrascuola) Dimensione sociale (lavoro individuale, di gruppo, cooperativo) Materiali (libro, materiale digitale, materiale cartaceo) Contemplano quindi una diversificazione ampia delle attività, nel rispetto delle potenzialità dei singolo allievi. In questa fase si realizza la prescrittività dei traguardi di competenza: Non basta definirli e non basta selezionarli E’ NECESSARIO CHE TUTTI GLI ALLIEVI POSSANO RAGGIUNGERLI

VERIFICA E VALUTAZIONE I docenti sono chiamati a valutare tre aspetti: gli apprendimenti (conoscenze e abilità) il comportamento le competenze I criteri e le prove di valutazione dei tre aspetti sono diversi. Partiamo da una distinzione tra verifica e valutazione: la verifica si attua durante il processo di apprendimento e consente di raccogliere dati e informazioni per “verificare” se il processo si sta compiendo in modo giusto e se sia necessario attivare procedure compensative e migliorative. La verifica non ha funzione misurativa, ma informativa, migliorativa e proattiva. La valutazione avviene alla fine del processo per accertare il livello di possesso degli apprendimenti e delle competenze.

risorse interne possedute Si tratta del soggetto considerato nella sua complessità. Entrano qui in gioco non solo le conoscenze concettuali e operative acquisite significativamente e stabilmente, ma anche l'insieme delle convinzioni (incluso il sistema di assunzioni e di attese di natura prevalentemente epistemologica), delle motivazioni, delle aspirazioni e dei desideri; inoltre, la flessibilità intellettuale, la sensibilità al contesto specifico e la volizione, intesa quest’ultima come capacità di perseguire con costanza, sistematicità e perseveranza le scelte effettuate; ecc. Tra queste risorse interne sarebbe necessario includere la disponibilità a impegnarsi nella “pratica di sé”, “tecnologia del sé”, “cura di sé”: impegno formativo rivolto alla propria persona e diretto a fornire senso, energia e prospettiva allo sviluppo del sé e delle sue risorse interne (M. Foucault )

UNITA’ DI APPRENDIMENTO FASE DELLA PROGETTAZIONE Contesto sociale e culturale di riferimento Percorso rivolto ad alunni di scuola primaria, classe _______ Sono presenti nella classe: alunni stranieri __________________________________________________ alunni diversamente abili __________________________________________ alunni DSA _____________________________________________________ alunni BES _____________________________________________________ Scopo del percorso Favorire la socializzazione e la conoscenza del’altro….. Competenze del profilo e traguardi c.m.3/2015 Indicazioni Nazionali D.M.254/12 Obiettivi di apprendimento Organizzazione dell’ambiente di apprendimento

FASE DELLA REALIZZAZIONE Motivazione Svolgimento dell’attività Dall’osservazione alla concettualizzazione Dal gioco alla concettualizzazione Dalla realizzazione del gioco all’invenzione di …. Dall’azione alla riflessione ……. FASE DELLA VALUTAZIONE FORMATIVA E AUTENTICA DOCUMENTAZIONE ALUNNI DOCUMENTAZIONE DOCENTI (diario di bordo, osservazioni sistematiche, autobiografie cognitive)

COMPITI DI REALTA’ L’accertamento delle competenze richiede un passaggio dalla Pedagogia della risposta Alla Pedagogia del problema Compito di realtà (consiste nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica complessa e nuova, più vicina al mondo concreto, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive da un contesto a un altro)

ESEMPI DI COMPITI DI REALTA’ UDA: PICCOLE STORIE CRESCONO… (classe seconda) Immaginate di essere dei giovani scrittori che devono inventare delle fiabe da raccogliere in un libro che potrà essere donato alle mamme e ai papà per la fine dell’anno scolastico. Lavorando in piccoli gruppi dovrete: Scegliere gli elementi da cui partire per il vostro racconto Elaborare la vostra fiaba Inserire delle parti descrittive Inserire delle illustrazioni

UDA: LE COLONNE SONORE CHE ACCOMPAGNANO LE NOSTRE ESPERIENZE (classe quinta) In previsione della giornata dell’Open Day per la presentazione della scuola ai futuri iscritti alla classe prima, in gruppi di cinque alunni, progettate uno spot sulla vostra scuola elaborando uno slogan, scegliendo un brano musicale appropriato e immaginando le possibili forme di realizzazione dello spot (presentazione power point, semplice video…)