RINASCIMENTO E NATURALISMO Lavoro realizzato da Laura Mirabella IV D a.s. 2016\2017
I due interessi principali di questo periodo furono: La magia (naturale,celeste e religiosa), in cui l’universo era visto come animato e vi era la credenza di poter dominare le forze naturali con incantesimi e lusinghe La natura che appare come uno strumento indispensabile per la realizzazione dei fini umani nel mondo. Nell’indagine naturale si possono distinguere due aspetti: la magia e la filosofia della natura
Giordano Bruno Nacque a Nola nel 1548. Vide il naturalismo come una “religione” della natura. Considera Dio una mente al di sopra di tutto e presente in tutte le cose. L’universo è inteso come immenso, infinito organismo, di cui la forma è Dio e la materia possiede già in sé le forme. La filosofia è un eroico furore, cioè la tensione per immedesimarsi nel processo cosmico. In Degli eroici furori Bruno servendosi del mito di Atteone,definisce l’anima umana,la quale andando in cerca della natura e giunta a vederla,diventa essa stessa la natura. A causa delle sue dottrine, che egli si rifiuta di ritrarre, venne arso vivo il 17 febbraio1600 in Campo dei Fiori a Roma.
TOMMASO CAMPANELLA Nacque a Stilo nel 1568. Egli accettò la fisica di Telesio, ma cercò integrazioni magiche e metafisiche: proprio per questo pensava che ogni cosa fosse animata. La conoscenza si divide in: conoscenza innata che accomuna ogni cosa e si fonda sulla sensibilità; conoscenza acquisita che è prodotta dalle cose esterne. Egli,nella Città del Sole,delineò lo stato perfetto,governato da un principe sacerdote,assistito da tre principi: potenza, sapienza e amore. A questi ultimi si contrappongono i principi del non essere: impotenza, insipienza e odio. Morì a Parigi il 21 maggio 1639