Inizio tour: Piazza Sant’Ambrogio #GiraVigevano Le origini di Vigevano sono antiche ma è difficile fissare l’epoca esatta della sua fondazione. Probabilmente la città fu colonia dei Levi, discendenti dei Liguri, popolo celtico già potente sulla riva sinistra del Po prima della dominazione romana. La sua fondazione potrebbe risalire al IV-III secolo a.C. Poche e incerte sono le notizie sull’antica storia della città e sul tempo in cui fu conquistata da Roma. Si crede che l’avvenimento sia coevo alla conquista della Gallia Cisalpina per opera di Gneo Pompeo Strabone. Inizio tour: Piazza Sant’Ambrogio
San Dionigi Questa ex-chiesa è ricca di stratificazioni murarie e reperti che vanno dall’epoca romana a quella longobarda, dal tardo antico al settecento. Nel 1323 nel luogo in cui sorge attualmente, esisteva già una chiesa detta Casa delle Elemosine. Al primo edificio se ne sovrappose un altro rappresentato dalla cripta paleo-cristiana di Santa Liberata, in seguito inglobata, con una seconda trasformazione architettonica, nella chiesa romanica di Santa Margherita. . Nel 1750 questa chiesa fu modificata per la terza volta. Nel 1780 fu costruita la cupola e cinquant'anni dopo fu riadattato il campanile e trasformata nell'attuale edificio barocco. Fra il 2007 e il 2009, l'edificio è stato sottoposto ad un radicale restauro; venne poi sconsacrato e trasformata in un auditorium per ospitare conferenze, convegni e meeting. Al suo interno, nella parte del coro, spicca la grande tela del Martirio San Dionigi, e vicino all'entrata spicca la curiosa lastra di granito posta nel pavimento, in cui venivano deposti, in passato, i copri dei condannati alla pena capitale.
San Francesco Questa chiesa era uno degli edifici sacri collocati fuori dalle mura cittadine, nel 1379. L'edificio era piú piccolo di quello odierno: occupava infatti, lo spazio dell'attuale transetto. I lavori di ampliamento sono stati realizzati in fasi diverse: i più importanti nel 1447, poi nel 1847. I i vari interventi subiti dall'edificio nel corso del tempo ne hanno modificato in modo importante l'aspetto. Ciò che noi oggi abbiamo l'opportunità di ammirare risale ad interventi di ripristino della linea gotica, che hanno avuto luogo tra il 1891 ed il 1903. Come é avvenuto per la maggior parte delle costruzioni sacre durante il periodo napoleonico, anche questa è stata utilizzata per scopi militari, in questo caso come ospedale di campo. Nel 1825 é stata ripristinata la funzione religiosa, e sono iniziati i lavori di restauro importanti. Al suo interno le pareti mostrano decorazioni e affreschi, ed inoltre la chiesa conserva tavole di autori del '500 e '600. Uscendo dalla chiesa, si trova sulla sua sinistra uno scurolo barocco nel quale sono visibili teschi di frati, ricordo del cimitero ivi esistente, chiamato dal popolo "Gisiò di mort". Sempre al di fuori della chiesa troviamo la fontana di San Francesco, che rappresenta il Santo intento a benedire delle colombe; e sulla fiancata della fontana possiamo ammirare dei bassorilievi raffiguranti San Francesco che dimostra le sue capacità ammaliando un lupo aggressivo, che terrorizzava il paese. Oltre a questa scena, sui lati della fontana troviamo alcuni versi della sua opera "Cantico delle creature", in cui loda la natura.
Santa Maria del Popolo Essa fu eretta nel 1698 nell'area di un pre-esistente oratorio. L'importanza di questo ex-oratorio é testimoniata dall'interese dimostrato da Francesco II Sforza, che lo elesse come oratorio della corte ducale, e lo dotò di molti oggetti preziosi. L'edificio sforzesco fu abbattuto nel 1696, su ordine del consiglio della Confraternita, che lo ritenne troppo piccolo per contenere il popolo dei fedeli. La facciata della chiesa fu completata nel 1717. Verso la fine dell'Ottocento subì alcuni restauri, di tipo conservativo, che interessarono soprattutto la facciata e l'esterno.
San Pietro Martire La chiesa è stata eretta nel 1363 e dedicata a San Pietro Martire, con annesso il convento dei frati domenicani. I lavori di ampliamento vennero fatti secoli dopo e, in conseguenza ai lavori, la facciata venne spostata in avanti. L’intero edificio venne consacrato nel 1480. È in stile gotico lombardo, presenta una pianta a croce latina imperfetta, e nella cripta situata sotto l'altare, viene conservato il corpo del Beato Matteo Carreri, patrono di Vigevano, che visse e morì nel convento annesso. Nella parte esterna, sulla facciata laterale, un tempo era presente una porta, oggi murata, che serviva da accesso per il duca e la sua corte.
Duomo L’edificio é stato eretto nel 1606 e consacrato nel 1612. Fu iniziata da Francesco II Sforza nel 1532 dopo aver demolito in gran parte la struttura precedente (della quale fu salvata solo la parte absidale), risalente alla seconda metà del Trecento, ma edificata su fondamenta ben piú antiche. Sono presenti infatti documenti del 963 e del 967 che testimoniano la preeseistenza della Basilica di Sant'Ambrogio in Vigevano. Del precedente edificio si conservano alcuni frammenti degli archetti decorativi del cornicione di stile gotico-lombardo, appartenenti all'antica Basilica. La facciata della chiesa venne progettata anni dopo da l, Caramue che fu vescovo della città nella seconda metà del 1600. Poiché la posizione del Duomo e della piazza sono differenti, Caramuel fece erigere la nuova facciata in forma concava e fece eliminare la rampa di accesso al castello. Durante tutto l'Ottocento si susseguirono numerosi lavori di restauro.Il Duomo è anche divenuto famoso per il tesoro della cattedrale, che in parte risale alle donazioni elargite da Francesco II Sforza. Oltre a notevoli calici, esso conserva anche manoscritti di grande valore, preziosi arazzi fiaminghi di Bruxelles con raffigurazioni sacre e profane e due pregevoli stendardi cinquecenteschi. Nel tesoro della cattedrale è conservato inoltre un prezioso paramentale ricamato con fili d'oro, utilizzato dal Papa per incoronare Napoleone Bonaparte re d'Italia nel Duomo di Milano.