Tutela dei minori e prevenzione del femminicidio 12° Corso di FORMAZIONE CONTINUA IN PEDIATRIA Sala Convegni Ordine dei Medici di Napoli IV giornata 23 marzo 2017 Presidente e Responsabile Scientifico: Antonio Campa Tutela dei minori e prevenzione del femminicidio Alberto Villani UOC Pediatria Generale e Malattie Infettive Dipartimento Pediatria Universitaria Ospedaliera Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS – Roma
Definizione di “femminicidio” Nel 1992 il femminicidio è stato definito “l’uccisione di una donna commessa da un uomo in virtù del fatto di essere donna, enfatizzando gli aspetti sociali dell’atto di violenza”
Numero femminicidi/anno Numero femminicidi/mese 2012 126 10,5 2013 134 11,2 2014 (gennaio-ottobre) 59 5,5 Femminicidi commessi in Italia dal 1 gennaio 2012 al 31 ottobre 2014. 1 delitto ogni 3 giorni
Calo del numero dei femminicidi Il calo dei femminicidi potrebbe avere le seguenti motivazioni: Legge n. 119 del 15 ottobre 2013 che contiene normative volte alla lotta al femminicidio e a contrastare la violenza di genere, nonché a proteggere le vittime. Maggiore attenzione da part dei media, delle forze dell’ordine, della magistratura, dell’opinione pubblica, potenziamento delle norme legislative.
Le donne assassinate sono prevalentemente italiane. I delitti sono stati commessi in tutte le fasce di età, ma con una prevalenza maggiore nella fascia di età tra 46-60 anni (23,20%). Le donne assassinate sono prevalentemente italiane.
Anno Nord (% femminicidi) Centro/Sud 2012 50,79 49,21 2013 33,58 66,42 2014 (gennaio-ottobre) 47,46 52,54 Femminicidi commessi in Italia avvengono prevaletemente nel Nord e in particolare nel Nord-Est
Regno Unito Spagna Germania Austria Danimarca Italia Z A Regno Unito Spagna Germania Austria Danimarca Italia Femminicidio in Europa
Gli oggetti taglienti (coltelli – 32%) e le armi da fuoco (27,27%) sono prevalentemente usati per commettere l’omicidio. Frequente anche l’uccisione per asfissia.
orfani/anno (< 18 anni) Numero orfani/anno (< 18 anni) Rapporto % maschi/femmine 2012 153 (79) 63/37 2013 173 (52) 54/46 2014 (gennaio-ottobre) 91 (49) 58/42 180 minori (< 18 anni) in 3 anni. 52/417 (12,47%) hanno assistito all’omicidio; 30/52 (57,69%) erano minori. Nel 38,56% dei casi il delitto è stato commesso dal padre di questi bambini. L’11,75% dei padre omicidi si sono poi suicidati.
Il 65,5 % dei delitti è commesso nella casa dove vive la vittima.
L’omicida è quasi sempre una persona molto vicina alla vittima e, in particolare, è il partner attuale (44,83%) o il partner pregresso (16,93%).
Tra le “motivazioni” prevalgono la fine della relazione (20,69%) e la gelosia (16,61%).
Quale destino per i figli delle vittime di femminicidio? I figli delle vittime di femminicidio rimangono “orfani” di entrambi i genitori (madre uccisa, padre o suicida o in carcere) Nessuna esperienza può essere considerata più drammatica dell’assistere all’omicidio della propria madre a opera del proprio padre Necessità di intervento tempestivo di assistenza a questi bambini, attento a tutti i bisogni, che comprenda anche ciò che resta del nucleo familiare.
Delitto d’onore e matrimonio riparatore 10 maggio 1954 7 luglio 1968 5 settembre 1981 14 ottobre 1974 8 giugno 1990
Delitto d’onore e matrimonio riparatore 10 maggio 1954 7 luglio 1968 5 settembre 1981 14 ottobre 1974 8 giugno 1990
73° Napoli Società Italiana Pediatria Congresso 29 maggio 1 giugno della Società Italiana di Pediatria Napoli 29 maggio 1 giugno 2017
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