diritto allo studio e diritto all’istruzione

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LA NOSTRA REALTA’.
Advertisements

Comune di Capaci Anno 2012 Associazione Codici Sicilia.
Beni comuni e diritti sociali
Da «capaci e meritevoli» al «successo formativo»:
TITOLO II – Rapporti etico-sociali 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è.
Esami di qualifica professionale secondo il sistema previsto dalla riforma dell’istruzione professionale. Gli studenti frequentanti le classi terze rientrano.
La libertà dell’ arte e dell’ insegnamento per la nostra classe 2 A Scuola secondaria Primo grado San Paolo d’Argon.
La parità Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 5.
Assistenza e disincentivi al lavoro Effetto sull’offerta di lavoro lavoro consumo w O B F D e.
L’ISTITUTO COMPRENSIVO «CANNIZZARO – Galatti» presenta la costituzione spiegata ai ragazzi realizzato dalle classi quinte della scuola primaria.
Domenico SugamieleGenova 21 gennaio OBBLIGO DI ISTRUZIONE ART. 34 COST. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e.
La privacy e il diritto di accesso alla documentazione amministrativa La trasparenza e la pubblicità sono principi generali dell’attività amministrativa.
L’articolo 38 della Costituzione italiana così prevede: Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento.
Dispensa di Diritto e Legislazione Socio-Sanitaria
Diritto Costituzionale
Diritti sociali e nucleo duro
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO (ASL)
Presidente CUG Corte dei Conti
Dispensa di Diritto e Legislazione Socio-Sanitaria
DIRITTI UMANI E CITTADINANZA: PROBLEMA CULTURALE
Il riparto del fondo perequativo in Italia
LE DISCRIMINAZIONI DI GENERE.
GESTIONE DELLA QUALITA'
Liceo Scientifico Statale
PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE
La scuola Italiana tedesca.
DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA
Perché un’esperienza all’estero? Il futuro dei giovani è sempre più proiettato verso scambi culturali e di lavoro fuori dalla propria nazione. Imparare.
Esonero dal lavoro notturno
Diritti reali e la proprietà
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
La Costituzione l’economia e le diseguaglianze
OBBLIGAZIONE E’ un rapporto giuridico (regolato dal diritto)
La legge n. 287 del 1990 l’art. 1: Il richiamo all’art. 41 della Costituzione I rapporti con il diritto comunitario: l’ambito oggettivo di applicazione.
Sussidiarietà orizzontale nella costituzione
Le norme costituzionali sulla p.a.
Le fonti del diritto I diversi atti normativi
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA
Rapporti etico-sociali
La scuola nella Costituzione
LE OBBLIGAZIONI.
La costituzione italiana
SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE miur. gov
Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 5
Il turismo nella Costituzione, come valore e
La Costituzione Italiana: la più bella del mondo
PROGETTO INTERDISCPLINARE
Situazione scuola Italiana
COMODATO D’USO GRATUITO DEI LIBRI SCOLASTICI
per una diversa pubblicità
Quadro Generale dell’ Istruzione Mondiale
La famiglia nella Costituzione
La regolamentazione degli asili nido
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Perché un’esperienza all’estero? Il futuro dei giovani è sempre più proiettato verso scambi culturali e di lavoro fuori dalla propria nazione. Imparare.
Principi costituzionali della scuola paritaria
Delega: principi e criteri direttivi (sent. 341/2007)
LA COSTITUZIONE ITALIANA. LA COSTITUZIONE è la legge fondamentale di uno Stato LA COSTITUZIONE è la legge fondamentale di uno Stato stabilisce i PRINCIPI.
La Costituzione Italiana
“Generi” conservati nel “frigorifero” della Costituzione del 1948
Il riparto del fondo perequativo in Italia
Limiti competenza regione Sardegna
PROGETTO INTERDISCPLINARE
Il «sistema» delle fonti regionali 1948
bozza - sono graditi suggerimenti
LE FONTI INTERNAZIONALI
CONSULTA 5As Nichol, Silvia, Rosa, Coumba.
I principi fondamentali (artt. 1-5)
Repubblica e costituzione
Principi che diventano regole
Transcript della presentazione:

diritto allo studio e diritto all’istruzione « Ognuno ha diritto ad un'istruzione. L'istruzione dovrebbe essere gratuita, almeno a livelli elementari e fondamentali. L'istruzione elementare dovrebbe essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale, dovrebbero essere generalmente fruibili, così come pure un'istruzione superiore dovrebbe essere accessibile sulle basi del merito. » (ONU, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, art. 26) « I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. » (Costituzione italiana, art. 34)

Differenza tra diritto allo studio e diritto all’istruzione Per «diritto all'istruzione» s'intende quello all'istruzione inferiore, di cui sono titolari tutti gli alunni della scuola dell'obbligo. L'espressione «diritto allo studio» indica, invece, il diritto di raggiungere i gradi più elevati degli studi da riconoscersi non indistintamente in capo a tutti gli studenti, ma solo a quanti fra essi presentino specifici requisiti: capacità, merito, appartenenza a famiglie in condizioni economiche disagiate («privi di mezzi»); perciò si parla di diritto all'istruzione superiore. Quest'ultimo orientamento merita attenzione non solo perché soddisfa quell'esigenza di chiarezza cui poc'anzi si accennava, ma soprattutto perché trova la sua giustificazione proprio nel disposto costituzionale in esame. L'art. 34 Cost., infatti, dà fondamento al diritto all'istruzione nel suo secondo comma; il diritto allo studio si deduce, invece, dalla formulazione del comma successivo.

Istruzione fondamentale <<L'art. 33 della Costituzione afferma che la Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Secondo la Corte Costituzionale il diritto di accedere e di usufruire delle prestazioni, che l'organizzazione scolastica è chiamata a fornire, parte dagli asili nido e si estende sino alle università. >> <<Sempre l'art. 33 garantisce che «Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato». Nella seduta del 29 aprile 1947, l'onorevole Epicarmo Corbino, uno dei firmatari dell'emendamento, chiarì davanti all'Assemblea Costituente il senso della precisazione «senza oneri per lo Stato»: «noi non diciamo che lo Stato non potrà mai intervenire a favore degli istituti privati; diciamo solo che nessun istituto privato potrà sorgere con il diritto di avere aiuti da parte dello Stato. È una cosa diversa: si tratta della facoltà di dare o di non dare.>>

La necessità di aprire la scuola a tutti denuncia, a quanto sembra, la volontà dei costituenti di fare in modo che l'istruzione, cessando di essere privilegio di pochi, potesse finalmente diventare diritto di tutti. E questo è il senso da dare alla proposizione in esame: essa sancisce il principio della non discriminazione ed il divieto di configurare l'istruzione come appannaggio di categorie determinate di persone, quelle situate più in alto nella scala sociale. A mente del secondo comma, l'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. Il legame fra le due caratteristiche è chiaro: l'imposizione di un obbligo, per adempiere al quale è previsto un sacrificio economico, non può che sposarsi con la garanzia della non onerosità dell'attività necessaria a tale adempimento.

Principio meritocratico Appare evidente la concezione dell'istruzione come un servizio pubblico necessario ad assicurare il pieno sviluppo della persona umana anche rispetto alla condizione di partenza sfavorevole di qualcuno. Quindi, l'impegno dell'autorità pubblica, come richiesto dall'art. 3, secondo comma della Costituzione, consiste nella rimozione di quegli ostacoli di ordine economico-sociale che caratterizzano il cammino di individui capaci e predisposti allo studio avanzato.