J.D. Salinger, The Catcher in the Rye
J.D. Salinger Nasce a New York, da padre ebreo e madre cattolica Diventa famoso con The Catcher in the Rye (1951), ma successivamente pubblica poche opere: la raccolta di racconti Nine Stories (1953), e le novelle Franny and Zooey (1961), Raise High the Roof Beam, Carpenters and Seymour: An Introduction (entrambe del 1963) e Hapworth 16, 1924 (1965).
The Catcher in the Rye Ha venduto più di 65 milioni di copie, ed è diventato uno dei testi sull’adolescenza più famosi della letteratura contemporanea Ha subito una lunga serie di censure a causa del suo linguaggio, ritenuto volgare e osceno Mark David Chapman (l’assassino di John Lennon) e John Hinckley Jr. (l’attentatore di Ronald Reagan) avevano in tasca una copia del romanzo al momento dell’arresto
Intreccio L’intreccio, piuttosto semplice, segue le peripezie di un adolescente appena espulso dalla scuola per le strade di New York La struttura sembra quella classica del racconto d’iniziazione, ma ben poche e poco significative sono le “prove” che il protagonista, Holden Caulfield, deve affrontare Alla fine del romanzo non sembra esserci alcun “passaggio” a un livello superiore La conclusione riporta il protagonista al punto di partenza, secondo un movimento circolare rappresentato metaforicamente dall’immagine del carousel
Stile Focalizzazione interna: il lettore/la lettrice “vede” solo quello che vede Holden Narrazione omo/autodiegetica: il protagonista è anche il narratore Importanza della funzione conativa: il narratore chiama spesso in causa il lettore/la lettrice, e lo/la spinge a “interpretare” quello che narra secondo le sue intenzioni Uso frequente del monologo interiore (non dello stream of consciousness, come spesso si sostiene) Uso del gergo giovanile
Temi La pressione del conformismo La perdita dell’innocenza Il conformismo dell’America post-II Guerra mondiale è rappresentato dai “phonies” (praticamente, tutti gli adulti) La perdita dell’innocenza Holden è nella fase in between tra adolescenza ed età adulta La sua è un’innocenza “deviante” che non accetta di trasformarsi in esperienza Holden perde l’innocenza senza acquistare nulla in cambio
Simbologia Red Hunting Cap: indica la condizione di “estraneo” (fuori luogo) di Holden – mette in discussione la sua identità di genere perché rimanda sia alla figura del cacciatore (tipicamente maschile) sia a quella di Cappuccetto Rosso (tipicamente femminile, ma che non rispetta le regole e rischia la morte per questo) Catcher’s Mitt: ricorda la figura del fratello scomparso, ed è il simbolo dell’immortalità attraverso la memoria The Ducks in Central Park Pond: domanda sui misteri della vita, destinata a restare senza soluzione, ma rassicurante (o angosciante?) a fronte dell’eterno ritorno delle anatre alla fine dell’inverno Museum of Natural History: illusione di ordine e stabilità (ma si tratta di animali morti, e anzi “finti”, “phonies”) Carousel: movimento circolare che non porta mai al “nuovo”
La ricerca di Holden Holden incarna il modello di adolescenza maschile che non accetta i codici della cultura dominante ma non è in grado di proporne di alternativi – per questo, resta bloccato in uno stato di voluta “immaturità” Il rifiuto di “diventare uomo” lo rende sovente “femminile” La sua ricerca ha come obiettivo quello di diventare un “catcher in the rye”, immagine che simboleggia sia il sesso libero (in opposizione alla morale neopuritana degli anni ‘50) sia la “protezione” dalla perdita dell’innocenza attraverso le esperienze sessuali
La cornice narrativa La “circolarità” dell’immagine finale del carousel rimanda alla “circolarità” della cornice narrativa e al “confinamento” in cui si trova Holden nel momento in cui inizia a narrare dei due giorni trascorsi dopo l’espulsione dalla scuola – è in un ospedale, forse psichiatrico, istituzione-simbolo dell’universo concentrazionario dell’America degli anni ’50