Sistemi per la Gestione Aziendale. Ingegneria Gestionale (LM) SGA Sistemi normativi Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo Prof. Cristina Ponsiglione
Evoluzione delle teorie organizzative ‘900 ‘20 ‘30 ‘40 ‘50 ‘60 ‘70 80 ‘90 2000 Rivoluzione industriale Rivoluzione informatica Rivoluzione telematica Organizzazione scientifica del lavoro Relazioni umane Teorie motivazionaliste Scuola socio-tecnica Human Resouce Mgmt Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo Tipologie di sistemi Sistema normativo Esegue i comandi Sistema cibernetico Adatta le risposte alle variazioni ambientali Sistema generativo Si riorganizza a seguito dell’apprendimento Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
I sistemi organizzativi come macchine Le organizzazioni sono sistemi razionali Intenzionalmente creati per raggiungere obiettivi specifici che operano in maniera razionale ed efficiente I sistemi org. sono macchine che possono essere sistematicamente progettate e implementate Gli aspetti formali sono prioritari È possibile ricercare soluzioni universali L’analisi scientifica è fonte del miglioramento organizzativo e gestionale Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo REGOLE Le regole consistono in norme esplicite o implicite, in regolamentazioni e aspettative che strutturano il comportamento degli individui e le interazioni tra loro Le regole impongono restrizioni cognitive e normative ai comportamenti individuali ritenuti idonei per le diverse situazioni di lavoro (James G. March, Martin Schultz, Xueguang Zhou, Per una teoria delle regole: nascita. Cambiamento e strutturazione delle regole, Università Bocconi Editore, 2003, pag. 5) Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Un esempio di un sistema di regole ASIMOV: le tre leggi della robotica Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purchè questa autodifesa non contrasti con la Prima e la Seconda Legge. Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo Caso, ordine e regole Immaginiamo le regole come istruzioni o linee di un programma che detto a qualcuno che deve eseguirle passivamente Il caso non ammette regole Posso correggere una tabella di numeri casuali? Solo quando i fatti in una situazione hanno un loro ordine è possibile individuare regole di produzione dei fatti Le migliori regole spiegano molti fatti Le regole ad hoc non sono regole, ovvero il numero delle regole deve essere sempre inferiore al numero dei fatti Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Esempio: regole per produrre numeri ESEMPIO 1 numeri naturali ESEMPIO 2 numeri casuali LISTA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13…20 LISTA 3 4 7 5 1 2 4 7 6 11 20 16 14 9 3 5 18 11 6 8 3 ALGORITMO ALGORITMO INIZIO Per N che va da 1 a 20 Stampa N FINE INIZIO Stampa 3 Stampa 4 Stampa 7 Stampa 5 Stampa 1 Stampa 2 Stampa 6 … Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Le regole del gioco organizzativo L’individuo deve sviluppare continuamente tre interpretazioni: Riconoscere la propria Identità (chi sono io? Qual è la mia storia? Quali le mie aspettative?) Riconoscere la Situazione in cui si trova (dove mi trovo? Che cosa è importante? chi sono gli altri? Cosa vogliono?) Riconoscere l’Azione possibile che connette al meglio il Sé alla Situazione (che fare per non essere “fuori posto”? Che fare per trarre vantaggio?) Le regole semplificano il processo interpretativo mettendo a disposizione dell’individuo le interpretazioni dell’Identità, della Situazione e dell’Azione, le cosiddette REGOLE DEL GIOCO Concetti associati: Gioco di Eigen, I giochi di Laing Problemi di razionalità. La logica dell’apprpriatezza vs. la logica della previsione. Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo Regole come strumenti Sono i principali strumenti organizzativi. Definiscono le relazioni di autorità, le relazioni funzionali tra le unità, i ruoli e le fasi nei processi decsionali, ecc. Es: L’organigramma visualizza le regole della gerarchia, dei doveri e delle responsabilità Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
La forma logica delle regole Regole dichiarative X è A (in S) X è A Regole procedurali Se X è A allora esegui l’azione P esegui P Strutture di regole (cicli, ripetizioni, controlli, ecc.) Algoritmi Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Incorporare le regole negli agenti Regole logiche Persone Macchine Informazioni Relazioni Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo Modelli di regole Regole come modelli dell’azione Regole come burocrazia Regole come costruzioni di significato Regole come codifiche della storia Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
1. Regole come modelli per l’azione 1.1. Regole per aumentare l’efficienza di un gruppo di individui impegnati a realizzare un obiettivo comune Le regole sono azioni, consapevoli ed intenzionali Le regole sono impersonali e durevoli Le regole sono esplicite o implicite Le regole sono decisive quando il tempo e poco e i comportamenti altrui sono poco prevedibili Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
1. Regole come modelli per l’azione 1.2. Regole come tregua tra individui che hanno obiettivi contrastanti L’organizzazione è vista come luogo di conflitti tra gruppi che hanno interessi contrastanti Le regole sono contratti negoziati tra gruppi di interesse Vi sono contratti espliciti ed impliciti I contratti sono spesso “incompleti” Es: le regole di una votazione Es: la contrattazione sindacale Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
2. Regole come burocrazia Le organizzazione hanno una naturale deriva burocratica Perché proliferano gli organismi di controllo Perché la variabilità dell’ambiente esterno esige nuove regole Perché le nuove regole producono nuovi problemi che esigono nuove regole Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
3. Regole come costruzioni di significato 3.1 Le regole sono rappresentazioni dell’org. Le regole sono il codice genetico dell’org. che prescrive come dovrebbero accadere le cose Es: certificazioni di qualità, regolamenti di sicurezza (in questi casi le org. sono giudicate dalle proprie regole) 3.2 Le regole sono trofei: registrano chi ha vinto e chi ha perso Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
4. Regole come codifiche della storia Le regole sono depositarie dell’esperienza dell’org. Le regole sono uno strumento della memoria org. per assicurare la cooperazione tra attori che perseguono il proprio interesse personale Le regole evolvono nel tempo attraverso una catena di esperienze Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Comportamenti e regole I comportamenti sono guidati da norme sociali, convincimenti taciti, pratiche standard, regole pratiche, regole verbali, regole scritte Regole scritte Regole esplicite Regole verbali Regole tacite Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Regole non scritte e scritte Le regole non scritte (usi, costumi, pratiche,…) Spesso ambigue Convincimenti condivisi Rispondono a bisogni di sopravvivenza del gruppo L’efficacia diminuisce all’aumentare delle dimensioni del gruppo Regole scritte (procedure, contratti, manuali, …) Frame per l’azione Artefatti organizzativi Simboli organizzativi, immagini di ordine, autorità Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
TAYLOR (1856-1915) e l’organizzazione scientifica del lavoro Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Le regole del Taylorismo Il progresso scientifico Economie di scala ed espansione della domanda Elevato turn-over, alta mobilità e scarsa qualificazione (“hire and fire”) Empiria e arbitrio nell’organizzazione di fabbrica L’ “impero dei capireparto” I cd. “contrattisti” Black box management Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Frederic Winslow TAYLOR (1856-1915) “La massima prosperità può esistere solo come risultato della massima produttività possibile degli uomini e delle macchine della fabbrica, vale a dire quando ciascun uomo e ciascuna macchina produce al massimo delle sue possibilità, perché solo nel caso in cui i vostri uomini e le vostre macchine producano più lavoro di tutti gli altri intorno a voi, la concorrenza non vi obbligherà a pagare ai vostri lavoratori salari più alti di quelli pagati dal vostro concorrente” (Scientific Management - Preliminary Statement, Conferenza 28 aprile 1909: 11) Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo One best way “Esiste un solo sistema di direzione nel quale sia i lavoratori che le macchine sono non solo più produttivi, ma infinitamente più produttivi che in qualsiasi altro sistema” Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Scienza ed organizzazione Il ricorso alla scienza costituisce l’elemento sulla base del quale viene affermato il primato assoluto dell’organizzazione su ogni componente sociale che vi lavora Lavoratori Dirigenti Proprietà Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo I principi dell’ OSL Il metodo scientifico Selezione e addestramento scientifico della manodopera Ristrutturazione dell’apparato direttivo Intima e cordiale collaborazione tra dirigenti e manodopera Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
1. Il metodo scientifico (1) 1. Selezionare 10 o 15 individui (preferibilmente occupati in aziende separate e situate in parti diverse del paese) che siano particolarmente abili nell’esecuzione del lavoro da analizzare; 2. Studiare l’esatta serie delle operazioni o dei movimenti elementari che ciascuno di questi uomini compie per svolgere il lavoro oggetto dello studio e studiare anche gli utensili usati da ciascuno; Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Il metodo scientifico (2) 3. Cronometrare il tempo occorrente per compiere i singoli movimenti elementari e scegliere quindi il modo più celere per compiere ogni singola operazione; 4. Eliminare i movimenti errati, lenti o inutili; 5. Dopo aver eliminato tutti i movimenti inutili, si riuniscano in una serie tutti quelli più rapidi e più efficaci e si raggruppino gli utensili più adatti” (The Principles of Scientific Management, 1911: 132) Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Il metodo scientifico (3) “Questo nuovo metodo operativo, comprendente la serie di movimenti che risultano più celeri e più razionali, viene quindi a sostituirsi ai 10 o 15 metodi, di qualità inferiore, usati in precedenza. Il metodo così adottato diventa il metodo standard e sarà quindi quello che verrà insegnato dapprima agli istruttori (o ai capisquadra funzionali) e da questi a tutti gli operai dello stabilimento, restando perciò il solo metodo standard fino a quando esso non sarà superato da un altro che preveda una serie di movimenti ancora più rapidi e razionali”. Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Il metodo scientifico (4) Decomporre il lavoro umano e ricostruirlo in base a principi dettati dall’esterno 1 gruppo sperimentale 2 scomposizione e analisi 3 correzione 4 ricomposizione 5 standardizzazione 6 tempo teorico 7 addestramento 8 osservazione 9 coefficienti di correzione del tempo teorico ⇒ lavoro standardizzato e uniforme ⇒ resa prevedibile ⇒ rendimento multiplo Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
2. Selezione e addestramento scientifico della manodopera L’uomo giusto al posto giusto Teoria degli operai di prim’ordine Uomini “naturalmente infingardi” Test psicofisici Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo Task management “Ciascun lavoratore deve avere un compito ben definito da compiersi in un determinato lasso di tempo e, a tal fine, gli viene fornita ogni possibile conoscenza, agevolazione e aiuto; si creano le condizioni perché non possa sottrarsi al suo compito. In un simile sistema la direzione deve conoscere ogni dettaglio del lavoro e al lavoratore non viene chiesta alcuna iniziativa. Gli viene affidato un compito e diventa uno strumento di lavoro” (Scientific Management - Preliminary Statement, Conferenza 28 aprile 1909: 12) Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
Le qualità del “lavoratore di successo” 1. Saper eseguire il lavoro; 2. Possedere abilità manuale; 3. Usare costante attenzione; 4. Avere velocità di rendimento e l’energia per mantenerla. Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
3. Ristrutturazione dell’apparato direttivo Divisione del lavoro Verticale Esecuzione della produzione Ricerca dei possibili miglioramenti tecnici Formulazione delle strategie Orizzontale Parcellizzazione del lavoro (l’ “operaio parziale”) Standard prestabiliti dalla direzione Aumento numerico dei quadri intermedi Principio di eccezione Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo
L’organizzazione di fabbrica Accentramento e razionalizzazione delle linee di autorità: la piramide aziendale Separazione tra gestione ed esecuzione Separazione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale Parcellizzazione delle fasi produttive Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo