Le fonti di energia in Giappone Di Agnese P.
In Giappone l’86 % del fabbisogno energetico è costituito dalle importazioni. Questa dipendenza da altri paesi è dovuta al fatto che il carbone, che è stata la principale fonte di energia fino al 1950, è stato sostituito dal petrolio. Carbone Petrolio
Altre fonti di energia sono il gas naturale, di cui non si prevede un grande sviluppo, e l’energia nucleare che invece sta crescendo notevolmente.
In Giappone una delle i industrie più sviluppate è quella di raffinazione del petrolio. Le raffinerie sono in massima parte concentrate nella baia di Tokyo e sul Mare Interno centrale e orientale: la più grande è quella di Negishi, a ovest di Tokyo.
Dal grande disastro di Fukushima sono cambiate molte cose Dal grande disastro di Fukushima sono cambiate molte cose. Per esempio, confidando nell’aiuto del governo, si sono avviati dei programmi per sostenere lo sviluppo delle risorse rinnovabili. Una legge del 2012, inoltre, chiedeva alle società energetiche di utilizzare energie rinnovabili, comprandole da terzi e pagandole ad un prezzo superiore rispetto a quello di mercato, facilitando così la nascita di industrie del settore.
Da quando il Giappone si è trovato a dover fare i dolorosi conti con le disastrose conseguenze dell'esplosione nucleare di Fukushima Dai-ichi, il settore delle rinnovabili è balzato prepotentemente al centro degli interessi politici ed economici del Paese del Sol Levante.
Dal fotovoltaico all'eolico, passando per il geotermico di nuova generazione, c'è spazio per qualsiasi idea sia all'insegna dell'ecosostenibilità, incluse utilissime proposte di riciclo creativ. La nuova frontiera arriva dal mare che, a quanto pare, sembra destinato a essere solcato da navi ecologiche, made in Japan.
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