«Esercito un mestiere che è sporco e difficile: la pittura» Vincent Van Gogh «Esercito un mestiere che è sporco e difficile: la pittura»
Vincent Van Gogh: Biografia Van Gogh è il pittore che inau- gura un capitolo nuovo dell’arte europea, negli anni in cui l’Im- pressionismo va declinando. Autodidatta come Gauguin (che egli frequentò ad Arles dal 1888), non ignora l’arte contemporanea, ma elabora una tecnica propria, capace di dare forma alle sue immagini interiori: come Gauguin, trasfigura la realtà in relazione al proprio “io” interiore. Autore di quasi 900 tele e di più di mille disegni, tanto geniale quanto incompreso in vita Vincent Van Gogh pose le basi dell'Espressionismo
Vincent Van Gogh:Fase realistica Nei suoi primi dipinti ritraeva soprattutto umili lavoratori della terra e delle miniere Le opere di questo periodo non sono una denuncia ma la rappresentazione della miseria vissuta con grande umiltà e dignità adini venivano rappresenati Mangiatori di patate, 1885, Amsterdam
Vincent Van Gogh:Fase realistica Mani ossute e deformi van Gogh disse:<< i miei contadini sono brutti e atroci>>
Vincent Van Gogh: Parigi A Parigi resterà fortemente affascinato dalla luminosità delle opere impressioniste, tuttavia stravolgerà completamente il senso della ricerca impressionista. Realizzò ben 37 autoritratti Vuole riportare sulla tela le proprie emozioni
Vincent Van Gogh Van Gogh Ritratto di Pere Tanguy 1887 Tanguy era il fornitore di colori degli artisti Impressionisti che ,giovani e “squattrinati”, gli davano in cambio i loro quadri. Lui li appendeva nel suo negozio. Si notino alle sue spalle le stampe giapponesi.*
Vincent van Gogh: Arles Provenza (1888) Si trasferì ad Arles il 20 febbraio 1888, affittò un appartamento di quattro stanze di una casa dalle mura gialle ritratta in un quadro famoso. Qui, produsse una tela dopo l'altra, Vincent provava emozioni molto forti di fronte alla natura provenzale La casa gialla (acquarello), 1888
Vincent van Gogh: Arles Provenza (1888) La sua tavolozza divenne talmente luminosa da abbagliare Il ponte di Langlois Veduta di Arles con iris Van Gogh Museum.
Vincent Van Gogh: Arles Provenza Nell’ottobre 1888 giunse ad Arles Paul Gauguin Il sogno di van Gogh era di fondare un'associazione di pittori che perseguissero un'arte nuova, ma Gauguin e van Gogh erano spesso in disaccordo La camera di Van Gogh, 1888
Vincent Van Gogh: Arles Provenza Trasforma quindi gli elementi della realtà in “simboli” che rispecchiano i suoi stati d’animo e nei quali proietta se stesso e le proprie sofferenze. Notte Stellata 1889 New York, The Museum of Modern Art
Vincent Van Gogh: Auvers - sur - Oise “CAMPO DI GRANO CON VOLO DI CORVI” (1890) - Vincent Van Gogh Il quadro precede di venti giorni la morte tragica dell’autore per suicidio: forse è stato dipinto il 6 luglio del 1890, giorno in cui il pittore si reca a Parigi per andare a trovare il fratello Thèo e la cognata. La tela, considerata dalla critica il suo testamento spirituale, potrebbe far parte di un gruppo di più quadri di sog- getto analogo che l’artista ricorda come “...immense distese di grano sotto cieli tormentati... Non ho avuto difficoltà nel cercare di esprimere tristezza e solitudine estrema”.
Vincent Van Gogh: Auvers - sur - Oise Questo dipinto appartiene all’ultima fase dell’attività di Van Gogh. In esso scompaiono ogni traccia di attenzione alla realtà, ogni dettaglio naturale: abbiamo qui la raffigurazione pittorica dello stato d’animo dell’artista. La tela è realizzata con violenti colpi di pennello, che seguono l’andamento prospettico, dal primo piano alla linea dell’orizzonte. I colori sono essenziali: ci sono tre colori primari (il blu del cielo, il rosso della strada e il giallo del grano) e un solo colore secondario, il verde dell’erba. Le singole pennellate sono scomposte e cariche di passione. I corvi, presenze minacciose, si stagliano sul giallo del grano e sul blu del cielo, e sono realizzati con linee nere zigzaganti.