L’energia idroelettrica Di Agnese P.
Cos’è l’energia idroelettrica? L'energia idroelettrica è una fonte energetica rinnovabile che origina dall'acqua tramite lo sfruttamento della trasformazione, al superamento di un dato dislivello, dell'energia gravitazionale presente all'interno di una data massa di acqua ad una quota altimetrica, in energia cinetica. La suddetta energia cinetica viene quindi trasformata in elettricità attraverso un sistema di alternatori e turbine appartenenti alle cosiddette centrali idroelettriche. L'energia idroelettrica viene ricavata dal corso di laghi e fiumi mediante la creazione di condotte forzate e dighe. Le dighe possono essere di varia tipologia sulla base dello sfruttamento di grandi altezze di caduta come nelle regioni montane o sulla base dello sfruttamento di grandi masse di acqua fluviale. Tramite un bacino idroelettrico, che serve a raccogliere le acque nella conca artificiale della diga e farne alzare la quota, l'acqua di un fiume o di un lago viene convogliata con velocità a valle tramite delle condutture forzate, trasformando la propria energia in energia di pressione e cinetica mediante distributori e turbine. L'energia meccanica subisce quindi una successiva trasformazione in elettricità attraverso un generatore elettrico e può essere sfruttata grazie alle centrali idroelettriche. Il suo sfruttamento, insieme alla conseguente produzione energetica, dipende dal rifornimento di acqua del bacino e dal regime precipitativo del bacino idrografico degli immissari.
Storia dell’energia idroelettrica I primi nella storia ad utilizzare la potenza dell'acqua e l'energia cinetica derivante prodotta dal liquido al fine di azionare mulini ad acqua per macinare il grano furono i greci e i romani. Nel basso Medioevo quindi, e soprattutto grazie alle scoperte degli Arabi del Nord Africa, iniziò ad essere sempre più utilizzata la ruota idraulica, un mulino senza pale capace di ruotare su un punto fisso grazie forza esercitata dall'acqua, che veniva utilizzato per l'irrigazione dei campi e per la bonifica delle zone paludose. In Europa, all'inizio della Seconda Rivoluzione Industriale, alla fine del 1800, l'evoluzione della ruota idraulica in una turbina motrice composta da una ruota a pale con perno su un asse, portò a un progresso tecnico di vaste proporzioni che incrementò nella prima metà del 1900, con la realizzazione di una turbina motrice maggiormente perfetta e funzionale. In Italia, dagli inizi del XX secolo fino al primo dopoguerra, l'energia idroelettrica rappresentò la maggioranza dell'energia totale prodotta nel paese, toccando picchi poco inferiori al 100%.
La diffusine dell’energia idroelettrica Attualmente, al primo posto dei maggiori produttori mondiali di energia idroelettrica vi è l'Asia, seguita dall'Europa con l'84% di energia pulita sul totale delle fonti rinnovabili. In Italia, l'energia idroelettrica rappresenta la principale fonte energetica alternativa ai combustibili fossili e garantisce circa il 15% del fabbisogno energetico nazionale grazie all'apporto di più di 2.000 centrali ad acqua fluente. Da diverso tempo, la produzione italiana si attesta sui 45 miliardi di kW annuali. Le recenti politiche incentivanti connesse alle fonti energetiche rinnovabili e le innovazioni presenti nel campo dei sistemi architettonici, hanno reso attualmente appetibile e conveniente l'energia idroelettrica, soprattutto grazie all'introduzione di mini-centrali capaci di sfruttare la forza dell'acqua anche su piccole portate.
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