I DISTURBI DELL’UMORE IN ONCOLOGIA Ospedale Maggiore di Lodi DOVE CI TROVATE Il supporto psicologico per pazienti oncologici e familiari è attivo su appuntamento presso il presidio ospedaliero di Lodi e di Casalpusterlengo PRESIDIO OSPEDALIERO DI LODI L.go Donatori del Sangue, 1 – 1° piano (Day-hospital Oncologico) 0371 372229 Raggiungibile con i mezzi pubblici oppure con mezzi propri (parcheggio a pagamento adiacente alla struttura). PRESIDIO OSPEDALIERO DI CASALPUSTERLENGO Via A. Fleming 1 – 4°piano (Hospice) 0377 924675 Raggiungibile con i mezzi pubblici oppure con mezzi propri (parcheggio pubblico adiacente alla struttura). . I DISTURBI DELL’UMORE IN ONCOLOGIA Quando sentirsi fragili può trasformarsi in depressione 10 ottobre 2017 dalle h 9 alle h 12 SPORTELLO DI PSICONCOLOGIA: Servizio Day Hospital Oncologico 1° piano, ala nuova Ospedale Maggiore di Lodi Editing e grafica a cura di Dr.ssa Barbara Grecchi Coordinamento Aziendale Promozione Salute - WHP & HPH - ASST di Lodi www.xxxx.it www.asst-lodi.it
IL SUPPORTO PSICOLOGICO IN ONCOLOGIA IL RISCHIO DELLA DEPRESSIONE ESSERE FRAGILI NELLA MALATTIA ONCOLOGICA La diagnosi di una malattia oncologica rappresenta uno degli eventi più drammatici e stressanti che una persona può trovarsi ad affrontare nel corso della vita. Un cambiamento non solo fisico, ma anche mentale, emotivo, affettivo e relazionale che riguarda non solo il paziente, ma anche i propri familiari. Ci sono famiglie che a fronte del cancro si uniscono, quasi rafforzandosi nei legami, altre si disgregano, ma nessuna sfugge agli inevitabili cambiamenti che derivano dall’intrusione della malattia. IL RISCHIO DELLA DEPRESSIONE I 12–18 mesi successivi alla diagnosi di un tumore sono sempre vissuti dalle pazienti come i più difficili da un punto di vista fisico ed emotivo: sono mesi in cui il sentirsi fragili rischia di trasformarsi in un disturbo dell’umore. Il disturbo depressivo è uno dei più comuni disturbi dell’umore che rischia di svilupparsi a seguito di questa esperienza traumatica. 1. Provate un dolore che nessun familiare o amico riesce a consolare? 2. Non avete più fiducia nei confronti di niente e di nessuno? 3. Pensare al futuro vi terrorizza ed angoscia? 4. Vorreste non uscire mai di casa? 5. Vi capita di piangere senza apparente motivo? Se la risposta è Sì ad alcune di queste domande rivolgetevi al medico oncologo di riferimento: potrà orientarvi se necessario ad un colloquio di supporto per voi o per i propri familiari con uno psicologo specializzato in psico-oncologia. IL SUPPORTO PSICOLOGICO IN ONCOLOGIA Affrontare il decorso di una malattia come il tumore implica notevoli livelli di stress e momenti di naturale fragilità, sia per colui che ne è affetto, che per i familiari. Dalla diagnosi alla cura, non è semplicemente il fisico ad essere messo a dura prova, ma anche lo stato psichico. Entrambi questi aspetti devono essere valutati e seguiti attentamente se si vuole incrementare la buona riuscita del trattamento; per questo motivo un supporto psicologico può costituire un valido alleato alla lotta contro la patologia. Quando viene diagnosticata una malattia come il tumore ci si confronta innanzi tutto con i problemi legati all’accettazione della diagnosi. In un secondo momento si aggiungono lo stress e le emozioni negative associate alla debilitazione del corpo: il dolore, l’affaticamento, l’abbassamento del sistema immunitario, non solo indeboliscono il corpo, ma contribuiscono a creare un senso di sconforto. La presenza di uno psicologo all’interno dell’equipe medica del Dipartimento Oncologico e di Cure palliative permette quindi a pazienti e familiari di avere spazi di colloquio individuale, di coppia, di famiglia.