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LA RELAZIONE come atto di CURA tra Ospedale –Territorio

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Presentazione sul tema: "LA RELAZIONE come atto di CURA tra Ospedale –Territorio"— Transcript della presentazione:

1 LA RELAZIONE come atto di CURA tra Ospedale –Territorio
ICM Carlotta Ruggeri Medicina Interna Cattolica 12 Febbraio 2019

2 LA RELAZIONE come atto DI CURA tra Ospedale –Territorio
In 3 parole La  relazione legame che unisce tra loro due o più fatti o concetti; Rapporto tra due o più persone … La creatività: virtù creativa, capacità di creare con l'intelletto … La connessione: l’essere connesso; legame, relazione stretta (anche in senso figurato):connessione di idee; questi eventi sono in connessione. Dizionario Di Italiano

3 LA RELAZIONE come atto DI CURA tra Ospedale –Territorio
Il CM è un professionista che gestisce uno o più casi a lui affidati con un percorso predefinito in un contesto spazio- temporale definito. Utilizza un approccio di cura OLISTICO … deve stimare le abilità dell’assistito e le possibilità di supporto della famiglia e dei sistemi sociali ed intervenire se identifica un problema. L’infermiere case manager - dalla teoria alla prassi. Seconda edizione. Paolo Chiari Antonella Santullo

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5 Cure Basate sulla Relazione
Un approccio di Cura basata sulla relazione favorisce una connessione di fiducia che determina un coinvolgimento attivo nel pianificare la dimissione. Decidere insieme all’assistito e alla famiglia consente un’adesione al PTDA. La relazione è un atto di cura. Dedicare tempo è dedicare tempo di cura!!! PA 145 Percorso di dimissioni protette: attività del nucleo di continuità ospedale -territorio legge 219/2017 ART 1 comma 8

6 IL RUOLO DELLA FAMIGLIA
“La relazione è centrata sui bisogni della persona specialmente nella complessità; l’approccio non deve essere psicologico. La persona fragile è parte di un sistema nel quale noi entriamo in un momento di tempesta, dove le abitudini e la quotidianità vengono messe in discussione da un evento acuto, improvviso ,inatteso ed inaspettato. Il SISTEMA è l’insieme di persone caratterizzati da ruoli e attributi legati tra loro in modo che ogni MODIFICAZIONE di un elemento produce modificazioni nell’intero sistema. Un evento che modifica gli equilibri richiede un processo di ridefinizione. Il momento di relazione del CM è un momento prezioso.” XI Congresso nazionale AICM - Camminiamo insieme verso un obiettivo comune : Case Manager e la fragilità. Parma 12 – 13 Ottobre 2018 SILVANA QUADRINO psicologa ,psicoterapeuta formatrice

7 Distribuzione Anziani Nel Distretto di Riccione
Piano di Zona per la Salute ed il Benessere Sociale 2018 – 2020 Distretto di Riccione

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9 Piano di Zona per la Salute ed il Benessere Sociale 2018 – 2020 Distretto di Riccione
Un dato essenziale che ci permette di indagare quale cambiamento sta attraversando la popolazione del Distretto di Riccione è l’indice di vecchiaia . Questo indice è in costante aumento, essendo passato da 141,2 nel 2011 a 157,9 nel 2017 e ci permette di capire il livello di invecchiamento degli abitanti di un territorio. Possiamo quindi constatare un tendenziale invecchiamento della popolazione e, vista la forte crescita numerica degli anziani, dedurre che sempre più servizi di assistenza saranno necessari e che la spesa sociale e sanitaria a loro dedicata è destinata ad aumentare. Piano di Zona per la Salute ed il Benessere Sociale 2018 – 2020 Distretto di Riccione

10 AZIONI DI MIGLIORAMENTO
anno 2018 Consapevoli che il passaggio dal presidio ospedaliero al domicilio, là dove ci siano i presupposti, specialmente nelle dimissioni protette (attivazione ADI – Sociale- Cure palliative) si gioca molto entro la struttura sanitaria. ABBIAMO:

11 Creato e rafforzato la relazione di cura in continuità con i colleghi del territorio ADI e Cure palliative. Interfaccia telefonica con i servizi sociali aziendali per casi complessi. Definito il percorso di dimissione,dal momento dell’accoglienza, coinvolgendo l’assistito e la famiglia. Dedicare tempo, accompagnato e supportato la scelta programmando momenti di ascolto e colloqui ( tracciati in diaria). Iniziato il processo di educazione terapeutica, coinvolgendo attivamente la rete famigliare sulla gestione e presa in cura della complessità assistenziale.

12 Nuovi scenari: strategie di miglioramento
Anno 2019 Consolidare le azione del 2018 Rendere maggiormente funzionale la relazione di cura ospedale-territorio con i Nuclei di Cure Primarie Comunicazione ai MMG Segnali di allarme

13 La relazione come atto di cura tra Ospedale –Territorio La nostra sfida insieme
Caso F.F. Neoplasia avanzata /celibe/ care giver fratello Indice di dipendenza assistenziale = 21 basso Coinvolta la rete famigliare Coinvolto il MMG Coinvolti i servizi sociali Comunali Coinvolta l’associazione per le Cure Palliative Oncologiche FINE VITA A CASA

14 “La differenza sull’assistenza la faremo se persevereremo nell’accrescere la concezione di lavorare in rete, abbattendo la frammentarietà della visione della persona.” XI Congresso nazionale AICM - Camminiamo insieme verso un obiettivo comune : Case Manager e la fragilità. Parma 12 – 13 Ottobre 2018 Giordano Cotichelli infermiere


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