EVOLUZIONE Con l’eredità cromosomica costituisce la teoria base della ricerca zoologica
L’evoluzione prima di Darwin fissismo Gli antichi greci ritenevano che le specie si originassero dalla terra, le une separatamente dalle altre, e che rimanessero costantemente uguali nel tempo creazionismo
Linneo era un convinto fissista, ispirato da sentimenti religiosi Figura centrale del naturalismo della prima metà del ‘700 è lo svedese Carl von Linnè, (1707 – 1778) latinizzato in Linneo Linneo creò un sistema di classificazione basato su un insieme di gruppi, all’interno dei quali i viventi venivano inseriti in base ad alcuni caratteri significativi Linneo era un convinto fissista, ispirato da sentimenti religiosi “Tot sunt species quot ab inito supremus Ens creavit”
Le prime idee evoluzioniste vengono avanzate a partire dalla seconda metà del ‘700 Georges Leclerc de Buffon (1707 – 1788): naturalista francese contemporaneo di Linneo, sostenne che la vita ha avuto un’origine terrena e non divina Gli organismi sono capaci di adattarsi al variare delle condizioni climatiche sulla terra
Erasmus Darwin (1731 – 1802) Nonno di Charles, medico e naturalista, sostenne la modificazione dei viventi e l’ereditarietà dei caratteri acquisiti.
Jean Baptiste de Lamarck (1744 – 1829), è il primo a proporre una vera teoria della modificazione delle specie Tutti i fenomeni naturali, sono il risultato dell’azione di leggi chimiche e fisiche
Dagli organismi più semplici hanno avuto origine quelli più complessi Gli organismi più semplici hanno avuto origine per generazione spontanea, Dagli organismi più semplici hanno avuto origine quelli più complessi Gli organismi reagiscono alle modificazioni dell’ambiente utilizzando maggiormente alcuni dei loro organi a dispetto di altri (legge dell’uso e del disuso). così gli organismi si modificano lentamente nel tempo adattandosi all’ambiente. Le modificazioni sviluppate da un individuo vengono ereditate dai suoi discendenti (ereditarietà dei caratteri acquisiti)
Charles Darwin Nasce nel 1809 da una famiglia con forti tradizioni nello studio delle scienze naturali Nel 1831 si imbarca, come naturalista di bordo, sul Beagle, un brigantino della marina britannica incaricato di migliorare le conoscenze cartografiche e meteorologiche di alcune rotte commercialmente importanti dell’America meridionale
Il viaggio, che dura quasi cinque anni, toccando numerose località del sud America, del Pacifico e dell’Australia, gli dà la possibilità di effettuare numerose ed interessanti osservazioni naturalistiche e di raccogliere molto materiale, che costituirà la base dei sui studi successivi
Studiando la distribuzione delle flore e delle faune dei luoghi visitati, osserva interessanti adattamenti degli organismi al loro ambiente In contrasto con Lamarck osserva che ambienti simili per clima e natura del suolo ospitano specie diverse di organismi Famose saranno le osservazioni effettuate alle Galapagos, un arcipelago di isole vulcaniche nell’oceano Pacifico, ad ovest dalla costa dell’Ecuador.
Anche se vicine, con la stessa struttura geologica e lo stesso clima, le isole ospitano specie differenti di animali, che tuttavia risultano simili tra loro ed alle specie affini presenti sul vicino continente
Al rientro in patria Darwin acquista notorietà negli ambienti scientifici, grazie soprattutto alla pubblicazione dei resoconti delle sue osservazioni, ed inizia ad entrare in relazione con alcuni dei più famosi scienziati inglesi dell’epoca. Poco a poco si distacca dalla concezione creazionista, all’epoca ancora dominate, iniziando a ritenere che specie simili possano derivare da un antenato comune e che possano modificarsi col tempo
La selezione naturale Darwin centra l’attenzione sul lavoro degli allevatori e dei coltivatori, i quali, con occhio esperto, scrutano gli organismi alla ricerca di particolarità ritenute interessanti a fini economici e selezionano i portatori per farli incrociare tra loro
Darwin ipotizza quindi che in natura agisca un meccanismo simile, che egli definisce selezione naturale, il quale, agendo sulla variabilità naturale, favorisce i portatori di modificazioni favorevoli di un dato carattere, penalizzando allo stesso tempo coloro che tale modificazione non la possiedono.
La selezione naturale agisce su tempi estremamente lunghi, per cui è possibile ipotizzare la lenta modificazione degli organismi, che diventano così inizialmente varietà diverse di una stessa specie Tali varietà, se il processo continua, arriveranno alla fine diventare a loro volta una specie diversa rispetto ai loro antenati (speciazione).
Darwin non conosceva le cause della variabilità Darwin non conosceva le cause della variabilità. Le nuove modificazioni erano sicuramente spontanee e casuali ed ereditate dai discendenti tramite la riproduzione sessuale. Notò anche che le differenze si mantengono e si accentuano solo se, per qualche motivo, i portatori di una data modificazione si riproducono esclusivamente tra di loro (isolamento riproduttivo)
Cominciava così a prendere forma una possibile spiegazione della distribuzione delle varie specie di fringuelli delle Galapagos: Ma qual’erano le cause della selezione naturale?
La popolazione cresce molto più velocemente delle risorse R. Malthus R. Malthus (1766 – 1834) Studiando le cause della povertà nell’Europa di fine ‘700, faceva le seguenti considerazioni: La popolazione cresce molto più velocemente delle risorse Ad un certo punto le risorse non sono sufficienti per tutti quantità tempo cibo popolazione Ciò innesca la lotta per l’esistenza ove ognuno da il meglio di sé
Darwin trasferisce questi concetti economici nella natura: In ogni ambiente nascono più individui di quelli che possono sopravvivere, perché la prolificità naturale è incontrollata 2. E’ la lotta per l’esistenza, la competizione per le risorse (cibo, spazio ecc.), che innesca e mantiene il processo selettivo
3.La lotta favorisce il più adatto a combattere e riceverà in premio la possibilità di riprodursi maggiormente (vantaggio riproduttivo). 4. I caratteri ereditari del più adatto si diffonderanno maggiormente rispetto al meno adatto nelle generazioni successive 5. Molto lentamente le specie si modificano, grazie all’accumulazione nel corso del tempo delle variazioni vantaggiose.
Nell’estate del 1858 Alfred Wallace, scrive a Darwin esponendogli una teoria identica alla sua.