Fonti e problemi per la storia dell’Università e del sistema formativo

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Transcript della presentazione:

Fonti e problemi per la storia dell’Università e del sistema formativo 2016

Fonti per la storia dell’Università e del sistema formativo Il superamento dell’egemonia culturale ecclesiastica nella trasmissione dei saperi Le scuole cattedrali (a partire dall’età carolingia) Forme di trasmissione occasionale delle conoscenze teoriche e pratiche nei diversi campi dello scibile (medico, giuridico, filosofico, letterario, tecnico e tecnologico…)

Fonti per la storia dell’Università e del sistema formativo Lo snodo dei monasteri e delle biblioteche ecclesiastiche L’importanza, dal punto di vista metodologico, di un rapporto corretto con la tradizione manoscritta: dal «testo» al «codice» come contenitore e come testimone I cataloghi dei manoscritti

Fonti per la storia delle Università e del sistema formativo L’assenza di una cultura «tecnologica» nel medioevo occidentale Interi comparti scientifici restano legati alla trattatistica antica o tardo-antica, senza sviluppi, e vengono riscoperti a secoli di distanza: L’architettura (la riscoperta di Vitruvio è quattrocentesca) L’arte della guerra (Vegezio, Palladio) La medicina (il tramite arabo), ecc.

Fonti per la storia dell’Università e del sistema formativo Il diritto si trasmette a lungo attraverso canali informali e «pratici» (la circolazione di materiali non sistematici: le collezioni canonistiche, la trasmissione delle conoscenze in materia di diritto romano da notaio a notaio, da giudice a giudice; il diritto feudale dall’oralità alla scrittura ) In generale, la tarda nascita degli specialismi scientifici e del sistema delle conoscenze come lo conosciamo oggi

Fonti per la storia dell’Università e del sistema formativo Il sistema si apre e si complica a partire dal Duecento - sistema formativo di base - «sistema» universitario - trasmissione dei saperi tecnici all’interno del sistema corporativo

Fonti per la storia dell’Università e del sistema formativo I comuni cittadini (e rurali) e l’insegnamento dei rudimenti grammaticali («conducere magistrum») Ingaggio di maestri di grammatica da parte del comune cittadino, ma rapporto professionale privato (le famiglie degli studenti, che spesso convivono con il maestro, pagano il salario, talvolta parzialmente sostenuto dal comune) Numero chiuso e obbligo del «repetitor» pagato dal maestro se si supera un certo standard numerico Dalla scuola alla cancelleria comunale: non c’è un confine preciso

Fonti per la storia dell’Università e del sistema educativo Scuole di abaco: Cifre arabe Matematica ai fini del commercio, «contabilità» (egemonia culturale del ceto mercantile su questo comparto)

Fonti per la storia dell’Università e del sistema educativo Per questi ambiti di ricerca (storia della formazione «primaria» in età medievale e rinascimentale) non esistono fonti seriali specifiche, perché non esiste una istituzione e dunque non esiste una memoria istituzionalizzata, un «archivio» Praticamente per ogni città esistono studi «monografici» (la scuola a ****, maestri e grammatici a ****) costruiti attraverso fonti disparate e artigianalmente raccolte

Fonti per la storia dell’Università e del sistema formativo - Contabilità comunale, fonti pubbliche, deliberazioni dei consigli (nomi, provenienze, salari) materiale didattico conservato negli archivi privati (quaderni, esercitazioni, appunti….) e da lì finito in varie serie archivistiche (fondi ecclesiastici, archivi familiari….) «manuali» prodotti dai docenti Inventari di biblioteche (prima e dopo la stampa): una tipologia di fonte e genere letterario

Fonti per la storia delle Università e del sistema educativo E’ un esempio interessante della (frequente) necessità di costruirsi il proprio sistema di fonti in funzione del problema che si vuole approfondire

Fonti per la storia delle Università ecc. Le vocabulaire des écoles et des méthodes d’enseignement au M.A., Turnhout 1992 O. Weijers, Le maniement du savoir. Pratiques intellectuelles à l’époque des premières universités, Turnhout 1996 J. Verger, Istituzioni e sapere nel secolo XIII, Milano 1996 J. Verger, Le università del medioevo, Parigi 1973 (ed.it. Bologna 1991) Università in Europa. Le istituzioni universitarie dal medioevo ai nostri giorni. Strutture, organizzazione, funzionamento, a cura di A. Romano, Soveria Mannelli (CZ) 1995

l Les universités européennes du XVI au XVIII siècle. Histoire sociale des populations étudiantes, a c. di D. Julia, J. Revel, R. Chartier, Parigi 1986-89 Le Università dell’Europa, a cura di G.P. Brizzi, J. Verger, (La nascita delle Università, 1990; Gli uomini e i luoghi: secoli XII-XVIII, Milano 1993; Le scuole e i maestri, Il medioevo, Milano 1994, e voll. Successivi) Università e società nei secoli XII-XVI, Pistoia 1982 Studenti e università degli studenti a Bologna dal XII al XIX secolo, a cura di G.P. Brizzi, A.I. Pini, Bologna 1986

, Le tipologie di fonti: Le fonti «ufficiali» prodotte dall’istituzione e conservate negli archivi dell’istituzione o presso i destinatari Statuti delle universitates Statuti dei collegi universitari Ruolini delle cattedre Diplomi di laurea Certificazioni (Acta graduum): rapporti con le curie vescovili e con i poteri universali

. Istituzioni «parallele» e derivate: le corporazioni cittadine dei ‘doctores’ e lo Studium Infatti il conferimento dei gradi accademici non è solo un diritto delle autorità universali che delegano (ad es., a Bologna 1219, all’arcidiacono della Chiesa di Bologna), ma anche un’operazione squisitamente tecnica affidata a un corpo definito di esaminatori

, Il sistema para-istituzionale di supporto Le «pecie» e la produzione del libro universitario Medicina, Diritto Università e libro a stampa (Cataloghi degli incunaboli e delle cinquecentine)

. Nei collegi sono riuniti i cittadini provvisti di titolo di studio nelle diverse discipline: il diritto civile, il diritto canonico, la medicina, le arti liberali, a partire dal secondo Trecento anche il collegio dei teologi («magistri in sacra pagina»; a Padova la facoltà teologica è istituita nel 1363) che però ha caratteristiche diverse

. Fonti «studentesche» Le fonti notarili (università e città): alloggi, vita sociale…., L’orazione di laurea L’Università come luogo di lobbying e di incontro tra le élites La corrispondenza La contabilità, le spese