Didattica laboratoriale, verticalità ed interdisciplinarietà per la formazione del docente di scuola secondaria Didattica laboratoriale, verticalità ed.

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Didattica laboratoriale, verticalità ed interdisciplinarietà per la formazione del docente di scuola secondaria Didattica laboratoriale, verticalità ed interdisciplinarietà per la formazione del docente di scuola secondaria anno scolastico 2016/2017 Corso sulla modalità di formazione dei formatori connesso con il Master Professione Formatore In Didattica Delle Scienze tenuto presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Premessa Un formatore quando inizia un percorso formativo ha necessità di raccogliere dati per meglio strutturare la sua azione. Per questo motivo ho predisposto delle schede per supportare un laboratorio di riflessione sull’azione didattica normalmente svolta indipendentemente dai contenuti del corso L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

SPUNTI DI RIFLESSIONE E DISCUSSIONE    In che misura ritenete che questo questionario permetta di rilevare  i  vostri  effettivi   »bisogni e problemi legati alla didattica» ? Pensate che siano necessari aggiustamenti ?  Se si, quali? La prima osservazione che può essere fatta è che il campione su cui verte l’indagine è esiguo e pertanto una analisi statistica delle risposte non è significativa. Ciò nonostante le domande propongono spunti di riflessione su cui fare talune osservazioni: L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Didattica laboratoriale, verticalità ed interdisciplinarietà per la formazione del docente di scuola secondaria “La separazione delle discipline è semplicemente un fatto di convenienza umana, un fatto insomma del tutto innaturale. La natura non è affatto interessata alle nostre separazioni artificiali, e i fenomeni più interessanti sono quelli che rompono e travalicano le barriere tra i vari campi del sapere” R. Feynman (1918 – 1988) v L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Didattica laboratoriale, verticalità ed interdisciplinarietà per la formazione del docente di scuola secondaria “ Le metodologie delle varie scienze hanno molti tratti generali comuni; ma presentano anche alcune differenze specifiche che è pericoloso ignorare.” G. Toraldo di Francia, L’indagine del mondo fisico, Einaudi, Torino, 1976, p.10 (1916 - 2014). L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Per studiare le particelle elementari – i protoni, gli elettroni – serve la fisica. Le scienze sono interconnesse in una logica di emergenza dal basso, per cui dove termina la comprensione di una disciplina inizia la comprensione di un’altra. Sono nodi di una rete con relazioni multiple. Per studiare ciò che emerge dalle particelle elementari – gli atomi e le molecole – serve la chimica. Per studiare ciò che emerge dalle molecole – le biomolecole – serve la biologia. Per studiare ciò che emerge dalle biomolecole – tessuti e organi – serve la medicina. Per studiare ciò che emerge dai tessuti cerebrali – la coscienza individuale – serve la psicologia, la pedagogia, l’antropologia. Per studiare ciò che emerge dalla coscienza individuale – la coscienza collettiva sociale – serve la sociologia, la filosofia, l’economia ecc. L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Passato: Nessuna integrazione disciplinare Presente: Integrazione delle scienze Futuro: Integrazione delle discipline L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

L’apprendimento si “costruisce” Il laboratorio deve essere considerato come uno strumento, un metodo di insegnamento, che può essere più o meno utile a seconda del contesto e del materiale umano con cui ci si confronta. L’apprendimento si “costruisce” Solo facendo si può imparare ad insegnare L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Quadro di referimento (tratto da Pensare e fare Scienza a cura del prof. N. Vittorio e dalla prof.ssa F. Rocca con il contributo del comitato per lo Sviluppo della Cultura Tecnica Scientifica) I radicali mutamenti avvenuti negli ultimi decenni in termini anche di scoperte scientifiche richiedono sempre più attività ad alta conoscenza scientifica Ciò rende essenziale un investimento nella scuola per offrire allo studente in uscita gli strumenti per riconoscere autonomamente la valenza e spendibilità di quanto ha studiato e consentire l’esercizio della “cittadinanza scientifica” L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Valorizzare e stimolare un atteggiamento creativo è oggi indispensabile per realizzare forme di sperimentazione didattica che naturalmente aprano la mente a “ricerca e innovazione” Nel manifesto “For Creativity and Innovation in Europe” stilato dal Consiglio Europeo (2009) si sottolinea come la creatività porta benefici per l’economia, le imprese e la società, con la costruzione di una cittadinanza responsabile e consapevole. L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

La scuola riveste un ruolo primario nel promuovere la creatività, l’autonomia di pensiero, l’originalità l’interesse personale come stimolo dell’ apprendere ad apprendere L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Obiettivo è integrare il sapere con la creatività. Tutto ciò si deve confrontare con alcuni nodi teorici che pur se discussi non hanno trovato ancora una realizzazione nella scuola. Da un lato c’è la complessità dei saperi e la necessità dei relativi contenuti e metodi, dall’altro c’è la centralità dello studente su cui rimodulare l’apprendimento in termini di teoria e pratica, sapere e saper fare. L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Nella scuola c’è distanza fra lo studio della scienza e quello delle sue applicazioni e ciò rende i giovani, e quindi i cittadini, poco consapevoli dell’importanza che la scienza in ogni momento della quotidianità. E’ necessario che gli studenti, anche se non proseguono studi scientifici, capiscano il forte elemento innovativo delle applicazioni delle scienze alla tecnologia, così come i pro e i contro di qualunque proposta scientifica venga loro proposta. La diffusione della cultura scientifica significa questo e questo significa …esercizio della “cittadinanza scientifica” L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Tre parole chiave su cui riflettere: Laboratorialità Didattica laboratoriale, verticalità ed interdisciplinarietà per la formazione del docente di scuola secondaria Tre parole chiave su cui riflettere: Laboratorialità Cittadinanza scientifica Cultura della scelta 1) Premessa di una vera rivoluzione epistemologica e metodologica 2) ottenuta attraverso una integrazionedisciplinare 3) per la creazione di percorsi opzionali che consentano allo studente di coltivare interessi e seguire inclinazioni L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

E ciò non consente la costruzione della “cittadinanza scientifica” Attualmente le discipline scientifiche sono oggetto di insegnamento a partire dal biennio, ma ciò non è sufficiente per raggiungere l’apprendimento consapevole dei saperi e creare dei ponti fra le diverse discipline scientifiche né tra queste e quelle umanistiche. E ciò non consente la costruzione della “cittadinanza scientifica” L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Bisogna intervenire perciò all’interno del riordino con un nuovo e diverso approccio di lavoro che realizzi nella pratica del fare scuola quella rivoluzione metodologica di cui già molte esperienze sperimentali hanno dimostrato la validità ma che nella scuola italiana non sono ancora portate a sistema L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Lo studio delle discipline deve essere affrontato in una visione epistemologica nuova, d’area e di saperi integrati che superino, ogni volta che l’argomento lo consente, le distinzioni fra materie, partendo dall’osservazione e dai problemi che la realtà offre alla riflessione e alla discussione culturale. L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Laboratorialità Rischio di didattica non significativa Far giocare gli studenti con degli strumenti senza far capire la ragione Fare solo tabelle e grafici Ovviamente tutto dipende dal “come” più che dal “cosa” si fa. Ciò che conta è il ragionamento, l’organizzazione del pensiero, l’acquisizione di un metodo, di una strategia L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Didattica laboratoriale, verticalità ed interdisciplinarietà per la formazione del docente di scuola secondaria La laboratorialità è una pratica attiva, in laboratorio, ma soprattutto in aula, in cui esperienze pratiche, risoluzione di esercizi e problemi, utilizzo della multimedialità si accompagnano anche alle necessarie acquisizioni teoriche, secondo una scelta che faccia esperire allo studente il “senso del problema” che affronta e delle soluzioni che trova. E questa è una pratica non solo delle discipline scientifiche Laboratorialità anche come ricerca scientifica, attività di traduzione, indagine critica e filosofica di testi Esplorazione della reatà Valorizzazione della logica come strumento di conoscenza critica Sviluppo negli studenti di approccio a rete dell’apprendimento, discussione e apprendimento fra pari L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Didattica laboratoriale, verticalità ed interdisciplinarietà per la formazione del docente di scuola secondaria La creatività non è un processo individuale, ma necessità di un “ambiente” di cooperazione e collaborazione E’ applicabile tutto questo nelle nostre scuole? Aule-classi Aule-laboratorio Professore-studenti Docente-esperto alunno-esperto Più ricco è il bagaglio di esperienze, più abbondante è il materiale da elaborare, maggiore è la probabilità di fare collegamenti L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Indispensabile continuità e raccordo fra biennio e scuola secondaria di I grado E’ questo il periodo ideale per l’applicazione della laboratorialità L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Didattica laboratoriale, verticalità ed interdisciplinarietà per la formazione del docente di scuola secondaria Dopo l’obbligo con una impostazione generalista diventa auspicabile favorire interessi specifici attraverso un potenziamento del curricolo in direzione scientifica o umanistica, linguistica, tecnologica. Questo vorrebbe dire rendere praticabile una cultura della scelta Questa opzionalità, consolidata in molti paesi, valorizza l’autonomia scolastica Sezioni con potenziamento scientifico o altro. Oltre alla scelta già effettuata (liceo) ulteriore specializzazione L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Formazione La condivisione e la formazione insegnanti è conditio sine qua non dell’efficacia di ogni riforma scolastica. Ciò specialmente per gli insegnanti in servizio anche alla luce della riforma del ciclo secondario superiore e delle nuove Indicazioni nazionali L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Didattica laboratoriale, verticalità ed interdisciplinarietà per la formazione del docente di scuola secondaria Formazione Acquisire dimestichezza scientifica e metodologica con il laboratorio e con la laboratorialità Diminuire la separatezza delle discipline aumentandone la superficie di contatto sia nell’insegnamento curriculare sia nella realizzazione di percorsi specifici Familiarizzarsi con gli sviluppi più recenti delle discipline per coinvolgere i ragazzi più motivati su argomenti di frontiera mat@bel. PLS, piano ISS L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Per concludere Laboratorialità: elemento centrale della metodologia didattica, per la realizzazione di un apprendimento attivo, mirato a stimolare curiosità, pensiero critico e metodo scientifico Cittadinanza scientifica: attraverso la progettazione, realizzazione e valutazione di percorsi didattici dove integrazione disciplinare e apertura al quotidiano sono la premessa Cultura della scelta: che ha come obiettivo quello di rendere gli studenti ed i futuri cittadini attori consapevoli e non semplici comparse L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Il modello a shell L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Il ‘core’ delle discipline è individuato dalle competenze , abilità e conoscenze di base necessarie e sufficienti all’ammissione all’anno successivo. Questo è lo spazio dove si sviluppano le competenze utili al raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

L’Area B, invece, rappresenta l’area dei percorsi possibili che si sviluppano in un contesto legato alla crescita intellettuale e all’approfondimento. Questo è lo spazio in cui si sviluppa la verticalità cioè i percorsi che possono essere articolati e sviluppati intorno ai ‘nuclei fondanti’ della disciplina. Questi nuclei sono rappresentati da contenuti con i quali sviluppare quelle competenze chiave correlate ai traguardi fissati dalle Indicazioni Nazionali L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Nell’area C ci si propone di curare lo sviluppo di quei percorsi che vanno oltre i contenuti minimi essenziali (verso l’arte, la scienza, le lettere, la cultura in senso aperto, creativo, costruttivo,…) E’ l’area della creatività dell’espressione di quella di Gardner chiama intelligenza creativa L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Il curricolo è il principale strumento di progettualità didattica e si basa sull’integrazione tra conoscenze e competenze, cioè di abilità e di comportamenti funzionali all’esecuzione di specifici compiti L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17

Caratterizzazione dei percorsi Verticalità (dalla scuola dell’obbligo fino a quella superiore – risonanza fra esplorazione e formalizzazione) Correlazioni tecnologiche (uso di una significativa competenza disciplinare) Gestione qualitativa e gestione formale (a diversi livelli) dell’interpretazione disciplinare (esperienze non quotidiane e non strutturate da un lato e educazione strutturata dall’altro) Strategie-base (fondamenti e strategie della disciplina) Tecnologie informatiche e della comunicazione L.S. F. Sbordone - corso di formazione - docente: Valeria Facchini - a.s. 2016/17