LA QUALITA’ DEL CALCESTRUZZO

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Transcript della presentazione:

LA QUALITA’ DEL CALCESTRUZZO La resistenza a compressione è la proprietà più qualificante del calcestruzzo Il metodo per determinare la resistenza a compressione è la prova a compressione per schiacciamento Per opere in costruzione si effettua su provini confezionati con calcestruzzo fresco in fase di getto secondo metodologie standardizzate RESISTENZA CONVENZIONALE Per il calcestruzzo indurito (costruzioni esistenti) si effettua su campioni estratti dagli elementi strutturali RESISTENZA IN OPERA

rispondenza del prodotto resistenza caratteristica CONVENZIONALE RESISTENZA IN OPERA rispondenza del prodotto alle caratteristiche di norma e di progetto  resistenza caratteristica sulle strutture finite in fase di collaudo in strutture “datate”

RESISTENZA CONVENZIONALE RESISTENZA IN OPERA Prove di compressione su campioni standard Prove di compressione su campioni prelevati dalle strutture finite prelevati in fase di getto dimensioni confezione normalizzate compattazione maturazione

confrontabili con le richieste rispecchiano l’effettiva RESISTENZA CONVENZIONALE RESISTENZA IN OPERA risultati convenzionali ripetibili confrontabili con le richieste rispecchiano l’effettiva qualità del cls in opera

 Condizioni di posa, compattazione, stagionatura RESISTENZA CONVENZIONALE RESISTENZA IN OPERA Condizioni di posa, compattazione, stagionatura Pressione degli strati superiori durante la presa e l’indurimento Perdita di umidità Segregazione degli inerti …

Resistenza cilindrica standard Si determina su cilindri con rapporto altezza su diametro pari a 2 Rcil h=2d d

Cilindri di diverso rapporto altezza/diametro per calcestruzzi di media resistenza: d Rh/d Rcil h=2d Rh/d

Provini cubici e cilindrici Rcil Rc Linee guida sul calcestruzzo strutturale, 1996

Valutazione della resistenza del calcestruzzo in opera La norma europea EN 13791 del 2007 tratta della valutazione della resistenza a compressione in situ nelle strutture ed elementi strutturali in calcestruzzo. Tale norma fornisce indicazioni sul numero e tipo di prove necessarie ed i criteri di elaborazione dei risultati delle prove ai fini della stima della resistenza in opera. E' specificato che la determinazione della resistenza deve essere effettuata per lotti omogenei di calcestruzzo (test region); pertanto ogni indicazione, relativa anche al numero di prove, deve intendersi con riguardo ad insiemi di elementi strutturali costituiti da calcestruzzo di caratteristiche omogenee.

Resistenza a compressione per schiacciamento su campioni prelevati mediante carotaggio Si effettua la prova di compressione sulle carote estratte dagli elementi strutturali. Occorre controllare: che i campioni non siano disturbati non includano spezzoni di armature il diametro della carota rispetto a quello max degli inerti Se interessa la resistenza cubica, il campione può avere altezza uguale al diametro. Se interessa la resistenza cilindrica, il campione può avere altezza uguale a 2 volte il diametro. Se il rapporto altezza/diametro è intermedio, si deve fare la conversione

Microcarotaggio Microcarote: diametro inferiore a 3 volte il diametro massimo dell'inerte Risultati delle prove su microcarote molto dispersi distribuzione casuale degli inerti: inerti piccoli o frantumi di inerti possono distaccarsi dalla superficie laterale indebolendo la sezione, in misura maggiore quanto più questa è piccola Per ottenere risultati affidabili, occorre effettuare le prove su un numero maggiore di campioni. Si estraggono microcarote sufficientemente lunghe, in modo da poter ricavare più campioni da ciascuna.

Metodi non distruttivi Metodi distruttivi Metodi non distruttivi misure indirette misure dirette correlazioni resistenza del cls maggiore attendibilità dei risultati resistenza del cls limitazione nel numero di prove minore attendibilità dei risultati indagini estese Individuazione di zone omogenee Individuazione di difetti

Metodo dello sclerometro o dell'indice di rimbalzo La dispersione dei risultati riguardanti uno stesso tipo di materiale è piuttosto piccola; pertanto, le prove sclerometriche si prestano bene per rilevare l'uniformità delle caratteristiche del calcestruzzo nelle strutture o per misure di confronto con calcestruzzi di caratteristiche note.

Misura dell'indice sclerometrico per la stima della resistenza del cls Nella determinazione della resistenza del calcestruzzo in situ, invece, sono molti i fattori che influenzano le misure sclerometriche: tipo di cemento, tipo di aggregato, tipo di superficie, umidità superficiale, carbonatazione, età del calcestruzzo, modalità di maturazione, compattazione. E' quindi molto importante tener conto degli effetti dei vari fattori di influenza per una corretta interpretazione delle prove sclerometriche.

Correlazione Rc - Ir metodi diversi, ciascuno caratterizzato da un diverso campo di applicazione e una diversa precisione. curva di taratura fornita insieme allo strumento, che correla il valore dell'indice di rimbalzo con la resistenza cubica convenzionale, è stata ottenuta su calcestruzzi con cemento Portland, con materiale sabbia-ghiaia resistente, età da 14 a 56 giorni, superficie liscia ed asciutta.

Nella EN 13791:2007, il metodo di valutazione della resistenza in opera mediante prove non distruttive prevede l'applicazione di curve di correlazione di base, tarate per ogni singola zona di prova sulla base del confronto con valori ottenuti da prove su carote. curva di base: R = indice sclerometrico fR = resistenza stimata attraverso l'indice sclerometrico

METODO DELLA VELOCITA’ DI PROPAGAZIONE DEGLI ULTRASUONI Consiste nell'analisi delle modalità di propagazione di onde elastiche di vibrazione attraverso il materiale in esame, modalità che sono strettamente collegate con le caratteristiche elastiche del mezzo (modulo di elasticità e modulo di Poisson dinamici) e con la sua densità:

Misura della velocità degli ultrasuoni per la stima della resistenza del calcestruzzo Stima della resistenza a compressione del calcestruzzo attraverso misure della velocità di propagazione delle onde ultrasonore: la correlazione non è molto chiara. La resistenza a compressione si riferisce ad uno stato del materiale in cui si ha rottura dei legami e formazione di fratture; il modulo elastico, invece, e quindi la velocità di propagazione, sono relative al comportamento del materiale in un campo di sollecitazioni molto lontano dai valori di crisi. Pertanto queste caratteristiche non risultano direttamente correlate. Per stimare la resistenza si usano correlazioni empiriche

Correlazione Rc - V EN 13791:2007 curva di base: v = velocità degli ultrasuoni fv = resistenza stimata attraverso la velocità degli ultrasuoni

METODI COMBINATI Risultati migliori nella stima della resistenza di un calcestruzzo attraverso metodi indiretti, si ottengono utilizzando combinatamente più metodologie. L'impiego di diverse metodologie di prova sullo stesso campione offre innanzi tutto il vantaggio di poter confrontare i risultati delle misure effettuate, in modo da poter individuare eventuali anomalie. Tali anomalie possono derivare da un improprio utilizzo della metodologia o da fattori che influenzano in misura diversa le diverse metodologie. In tali casi, è opportuno approfondire le indagini per individuare le cause delle discordanze e comunque non procedere acriticamente alla valutazione della resistenza del calcestruzzo tramite i valori misurati.

Metodo SONREB Combina misure di velocità di onde ultrasonore con misure dell'indice di rimbalzo, ottenute con uno sclerometro Schmidt Il metodo consente di ottenere un'informazione più completa sul materiale, in quanto prende in considerazione due parametri legati a caratteristiche diverse: la velocità di propagazione, legata alla densità e all'elasticità del materiale, e l'indice sclerometrico, legato alla durezza superficiale. L'influenza dell'umidità e del grado di maturazione si compensano, avendo effetti opposti nei due metodi componenti

Le curve di isoresistenza, e la relazione che le descrive, sono state ricavate per un calcestruzzo definito come standard; per calcestruzzi di composizione diversa da quella standard, il metodo suggerisce di moltiplicare il valore ottenuto dal grafico o dalla formula per un coefficiente di influenza Ct. Le curve di isoresistenza sono descritte dalla relazione: Rcil,sonreb è la resistenza cilindrica ricavata secondo il metodo Sonreb R è l'indice sclerometrico v è la velocità degli ultrasuoni.

All'applicazione sul campo, il metodo combinato si mostra effettivamente più efficace dei singoli metodi indiretti. Dai dati raccolti si è verificato che la resistenza stimata con il metodo Sonreb è sempre piuttosto vicina a quella valutata tramite schiacciamento delle carote, l'errore in media è del 10%, ed inoltre il metodo tende a sottovalutare la resistenza, quindi risulta in un certo senso cautelativo. Anche nell'applicazione dei metodi combinati esiste la possibilità di tarare i risultati ottenuti dall'applicazione delle correlazioni classiche, di volta in volta sullo specifico campione analizzato.

Un esempio dati cerchiati in rosso: setti in calcestruzzo molto degradati superficialmente; valori dell'indice di rimbalzo piuttosto bassi a causa delle condizioni superficiali del calcestruzzo, mentre la velocità degli ultrasuoni non ne è troppo influenzata. dati cerchiati in verde e azzurro: pilastri con spesso strato superficiale carbonatato: l'indice sclerometrico presenta valori relativamente elevati, mentre la velocità degli ultrasuoni è in linea con la resistenza del calcestruzzo.

la valutazione della resistenza attraverso l'indice sclerometrico porta a valori molto distanti da quelli ottenuti sulle carote, mentre la valutazione attraverso la velocità ultrasonica e il metodo Sonreb conducono a risultati accettabili. In via generale, nei casi di discordanza delle due misure, è consigliabile, dopo aver verificato le cause delle discordanze, utilizzare solo le misure che appaiono meno affette da fattori di disturbo.

Le prove considerate sono quelle oggetto delle norme europee della serie EN 12504, che riguardano: Carote. Prelievo, esame e prova di compressione. Determinazione dell'indice sclerometrico. Determinazione della forza di estrazione. Determinazione della velocità di propagazione degli impulsi ultrasonici.

CONCLUSIONI La valutazione della resistenza del calcestruzzo è un problema complesso: a seconda dei casi, i metodi applicabili sono diversi e ciascun metodo fornisce un risultato in generale diverso, in dipendenza di numerosi parametri. Le prove distruttive forniscono risultati certamente più attendibili. Le prove non distruttive sono estremamente valide per la possibilità di estendere le indagini a vaste zone delle strutture senza arrecare alcun danno e con impegno economico ragionevole. Si possono ricavare informazioni globali sulla qualità dei getti che sono altrettanto importanti dei livelli di resistenza: il grado di omogeneità, la presenza di difetti, lo stato di degrado, ...

Le stime della resistenza del calcestruzzo che si ottengono dai metodi indiretti sono affette da margini di errore talvolta elevati. Utilizzando più metodi combinatamente, si ottengono risultati più attendibili. Ma la maggior garanzia di ottenere risultati affidabili da qualsivoglia metodologia è di non limitarsi ad effettuare misure ed applicare correlazioni in maniera acritica: è invece necessario raccogliere quante più informazioni possibile, analizzarle criticamente sotto diversi aspetti, confrontare i risultati di valutazioni diverse, sintetizzare i risultati ottenuti: solo così alla fine sarà possibile esprimere la resistenza del calcestruzzo con un numero significativo.

Normativa di riferimento EN 13791:2007 - Assessment of in-situ compressive strength in structures and precast concrete components.