Elementi essenziali H He Li Be B C N O F Ne Na Mg Al Si P S Cl Ar K Ca

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Transcript della presentazione:

Elementi essenziali H He Li Be B C N O F Ne Na Mg Al Si P S Cl Ar K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te I Xe Cs Ba La Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn Figura 1 La loro assenza non consente una normale attività cellulare

La concentrazione di un elemento essenziale è un parametro importante morte Effetti tossici Sintomi da deficienza Stato di “salute” Concentrazione dell’elemento essenziale Risposta fisiologica negativa positiva Figura 2

Alcuni tipici sintomi da deficit di elementi essenziali Elemento deficitario Tipici sintomi da deficit Ca Ritardo crescita scheletrica Mg Crampi muscolari Fe Anemia F Carie dentale I Disfunzioni della tiroide Mn Infertilità Zn Ritardo maturazione sessuale

Funzioni biologiche svolte dagli elementi inorganici. portatori di carica per il trasferimento veloce di informazioni (es. Na+, K+, per gli impulsi elettrici nei nervi, Ca2+ per la contrazione muscolare) funzione strutturale (es. Ca2+ e Mg2+ per il polianione DNA) processi di trasferimento elettronico. Questa funzione richiede elementi con attività redox (es. FeII/FeIII, CuI/CuII, CoI/CoII) formazione, metabolismo e degradazione di composti organici. Queste funzioni richiedono catalisi acido/base secondo Lewis (es. Zn2+)

Farmaci a base di metalli

LEGANTI DI INTERESSE BIOLOGICO peptidi e/o proteine attraverso residui aminoacidici leganti chelanti macrociclici basi azotate degli acidi nucleici gruppi idrossido degli zuccheri teste lipidiche

1) residui aminoacidici di proteine istidina metionina cisteina Aminoacido R tirosina aspartato glutamato Aminoacido R H Hard Soft

Modalità di coordinazione dei residui aminoacidici

siti in Metallo-proteine Cluster Fe-S Zn carbossipeptidasi

I complessi di coordinazione tra ioni metallici e residui aminoacidici presenti nei sistemi biologici possono presentare coordinazione completa o incompleta attorno allo ione metallico in relazione all’attività biologica (es. se il substrato si deve legare al metallo, se deve avvenire solo un trasferimento elettronico…ecc.) Con ioni tipo Fe2+ le proteine formano complessi stabili termodinamicamente ma labili dal punto di vista cinetico La stabilità cinetica è garantita da un’altra classe di leganti

2a) leganti macrociclici tetradentati sp3 Tutti C sp2 Orbitale p non ibrido per coniugazione doppi legami planare Manca un ponte metinico Eme, clorofilla, cobalamine

PRINCIPALI PROPRIETA’ DEI LEGANTI TETRAPIRROLICI anello planare, nessuno stress geometrico (lunghezze ed angoli di legame) assicurano stabilità cinetica al complesso chelato data la rigidità dell’anello sono selettivi sulle dimensioni dello ione e accolgono ioni metallici di raggio 60-70 pm. Fe2+ basso spin ha raggio di 61 pm, Fe2+ alto spin ha raggio di 78 pm. il sistema coniugato p è responsabile del colore intenso di questi leganti e dei relativi complessi. Sono i pigmenti della vita. il metallo tetracoordinato può fare altri due legami sfruttando le posizioni assiali (es. eme dell’emoglobina)

Complessi macrociclici tridimensionali 2b) Ionofori, leganti macrociclici multidentati good for coordination of Na+, K+, Mg2+, Ca2+ Multiple heteroatoms are strategically positioned for bonding metal ions ring size is tailored to fit metal ionic radius Dissociation is possible but very unlikely Inner cavity is polar, outside is lipophile. So these complexes can be transported through biological membranes. Complessi macrociclici tridimensionali

Etere corona che coordina uno ione K+

[Co(NH3)6]3+ + 3en [Co(en)3]3+ + 6 NH3 EFFETTO CHELATO La sostituzione di leganti monodentati da parte di leganti chelanti è accompagnata da un forte guadagno di stabilità termodinamica [Co(NH3)6]3+ + 3en [Co(en)3]3+ + 6 NH3 K = [[Co(en)3]3+] [NH3]6 [[Co(NH3)6]3+] [en]3 DG° = - RT lnK DG° = DH° -TDS°

Reazione con legante chelante [Cd(H2O)6]2+ + en [Cd(en)(H2O)4]2+ + 2 H2O DH° = -29.4 kJmol-1 DS° = +13.0 JK-1mol-1 DG favorevole Kf elevata Reazione con legante NON chelante [Cd(H2O)6]2+ + 2NH3 [Cd(NH3)2(H2O)4]2+ + 2 H2O DH° = -29.8 kJmol-1 DS° = -5.2 JK-1mol-1 DG meno favorevole, Kf più bassa DG° = - RT lnK DG° = DH° -TDS° Il vantaggio entropico è tanto maggiore quanto maggiori sono le proprietà chelanti del legante

3) Basi azotate imine amino amido osso idrosso R = ribosio o deossribosio Coordinano ioni metallici utili a neutralizzare la carica negativa del DNA. Offrono diversi siti per la coordinazione.

4) Carboidrati

5) Lipidi