Forme di governo e sistemi economici

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Transcript della presentazione:

Forme di governo e sistemi economici Sognare sugli atlanti, II

Il ruolo della monarchia in Europa

Stati unitari Federazioni

Italia, stato unitario L’Italia nel 1843 L’Italia nel 1870

Germania, stato federale 16 Länder

Democrazia = Forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti, e in cui ad ogni cittadino è garantita la possibilità di partecipare alla vita politica e di esprimere liberamente la propria opinione. Anna Stepanovna Politkovskaj

Sistemi economici in Europa Liberismo. Il principale teorico di questo modello è stato l’economista scozzese Adam Smith. In un sistema liberista lo Stato si occupa della difesa della nazione e del mantenimento dell’ordine pubblico e non interviene in alcun modo nell’economia, che si basa sul libero mercato e sulla libera iniziativa. I mezzi di produzione (miniere, fabbriche e suolo agricolo) sono privati. I prezzi dei prodotti sono stabiliti dal mercato, attraverso la concorrenza. Il sistema liberista ha avuto ampia diffusione in Europa tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 Adam Smith Socialismo ( = comunismo). Il principale teorico di questo modello è stato il filosofo tedesco Karl Marx. Oggi il socialismo è presente in pochi Stati al mondo (Cuba, Vietnam, Corea del Nord), ma nel corso del ’900 questo modello è stato ampiamente applicato anche in Europa (URSS e stati dell’Europa dell’Est). Il sistema socialista si caratterizza per un fortissimo intervento dello Stato in campo economico: lo Stato possiede i mezzi di produzione e pianifica l’intera economia, stabilendo cosa produrre e quanto produrre. Non esistono quindi la proprietà privata e la libera iniziativa. Karl Marx

Sistema misto. Il principale teorico del “sistema misto” è stato l’economista J. M. Keines. In questo modello, che oggi è il più applicato in Europa, è consentita la proprietà privata e la libera iniziativa (come nel modello liberista) ma lo Stato interviene nell’economia per garantire uno sviluppo più equilibrato (come nel sistema socialista-comunista). I mezzi di produzione possono appartenere sia allo Stato che ai privati. I prezzi sono stabiliti dai mercati ma in determinate occasioni lo Stato può imporre dei limiti a tutela dei consumatori. L’adozione del sistema misto ha portato alla nascita del Welfare State (stato sociale o stato del benessere), ossia di un sistema in cui la ricchezza generata dal mercato non va a beneficio soltanto di pochi ma viene redistribuita dallo Stato per consentire il benessere di tutti i cittadini. In un moderno Welfare state l’istruzione e la sanità sono gratuite per tutti; lo stato inoltre mette in atto varie forme di assistenza nei confronti dei cittadini più deboli (assegni di maternità, indennità di disoccupazione ecc.). J. M. Keines