Il Capitale: Analisi Quantitativa Corso di E.A - prof. Bronzetti Giovanni
Il capitale Analisi quantitativa Corso di E.A - prof. Bronzetti Giovanni
Il Capitale:analisi quantitativa Come è possibile passare da una visione qualitativa ad una quantitativa del capitale? Corso di E.A - prof. Bronzetti Giovanni
Il Capitale: analisi quantitativa È necessario: Rendere omogenei i diversi elementi del capitale Individuare un’ unità di misura comune: la Moneta Attribuire un valore monetario ai singoli elementi che compongono il capitale. Corso di E.A - prof. Bronzetti Giovanni
Il Capitale: analisi quantitativa Occorre adottare una diversa terminologia: non si parlerà più di investimenti e finanziamenti, bensì di attività e passività. Investimenti ATTIVITA’ Finanziamenti esterni o di terzi PASSIVITA’
(A) + (- P) = Fondo netto di valori Il Capitale: analisi quantitativa In Particolare: L’Attivo esprime valori con segno Positivo (+) Il Passivo valori con segno negativo (-) La Differenza fra Attivo e Passivo esprime il Fondo netto di Valori. (A) + (- P) = Fondo netto di valori
Il Fondo Netto di Valori Indica la consistenza, in valore monetario, della ricchezza di pertinenza del soggetto economico, ricchezza sottoposta al rischio d’impresa e che viene impiegata nell’azienda al fine di accrescerne la consistenza. Corso di E.A - prof. Bronzetti Giovanni
(A) + (- P) = Fondo netto di valori Analisi quantitativo – monetaria (A) + (- P) = Fondo netto di valori A > P il fondo netto di valori ha segno positivo e prende il nome di capitale netto (CN) A < P il fondo netto di valori ha segno negativo e viene definito deficit patrimoniale (DP)
Analisi quantitativo – monetaria L’uguaglianza A = P + N Esprime in termini qualitativi l’entità degli investimenti, presenti nel capitale di un’impresa in un dato istante, è pari alla somma dei finanziamenti di terzi e dei mezzi propri.
Analisi quantitativo – monetaria Nella fase iniziale della vita di un’azienda si ha: A = CN il valore della ricchezza investita sarà pari al valore del Capitale Netto dell’impresa.
Analisi quantitativo – monetaria Nel momento in cui, per espandere gli investimenti, si acquistano Capitali di Terzi, la relazione diventerà: A = P + CN
Analisi quantitativo – monetaria Supponendo che la produzione aziendale si svolge convenientemente, generando dei profitti, che vengono trattenuti nell’impresa, secondo la logica del risparmio, l’uguaglianza sarà: A = P + CN + π
Analisi quantitativo – monetaria Se invece l’impresa distrugge ricchezza, il valore degli investimenti si riduce Non si riducono tuttavia i debiti contratti per realizzare tali investimenti La parte di valore degli investimenti perduta è dunque da attribuirsi anzitutto al CN
Analisi quantitativo – monetaria Qualora le perdite raggiungono la consistenza del Capitale Netto, l’uguaglianza sarà: A = P
Analisi quantitativo – monetaria Se l’erosione di valore continua, l’uguaglianza si trasforma in: A + DP = P DP = Deficit Patrimoniale
Analisi quantitativo – monetaria Il valore massimo che si può raggiungere è: DP = P In tale ipotesi (teorica) il valore delle attività dell’impresa è ormai azzerato.