L’applicazione del principio di competenza economica e del principio di prudenza: le valutazioni di bilancio e le rettifiche di storno e di integrazione.

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l’applicazione del principio di competenza economica e del principio di prudenza: le valutazioni di bilancio e le rettifiche di storno e di integrazione

il rispetto dei principi il bilancio deve risultare composto in maniera tale da rispettare i principi di correttezza e di aderenza al vero previsti dalla clausola generale (art. 2423) è così di fondamentale importanza applicare al meglio il principio di competenza economica e quello di prudenza estimativa (art. 2423-bis)

gli storni Al momento della chiusura dell’esercizio si deve verificare se nel periodo amministrativo sono stati rilevati costi e ricavi che non devono influenzare per competenza economica il reddito dell’esercizio che si sta chiudendo, bensì sono di pertinenza di redditi di futuri esercizi devono effettuarsi modifiche contabili al sistema dei valori, chiamate rettifiche di storno, poiché attraverso di esse si deflettono dal sottosistema del reddito quei costi e quei ricavi che non possono influenzare il reddito dell'esercizio in chiusura, in quanto non risultano di sua competenza economica

La capitalizzazione I costi e i ricavi che sono oggetto di storno, e che pertanto non influenzano il calcolo del reddito d'esercizio, sono destinati al sottosistema del patrimonio e vanno a costituire quei valori comunemente denominati costi capitalizzati e ricavi capitalizzati, e che figurano nello stato patrimoniale

Costi e ricavi capitalizzati I costi capitalizzati sono inseriti tra le attività in quanto esprimono modalità di investimento del capitale di funzionamento, ad esempio il costo di un impianto che viene utilizzato per cinque esercizi tra loro susseguenti I ricavi capitalizzati sono inseriti tra le passività o nel patrimonio netto in quanto sono fonti di finanziamento del capitale di funzionamento, ad esempio il ricavo derivante dall’incasso di un fitto attivo relativo a un periodo di locazione che termina in un successivo esercizio

La loro collocazione Un costo capitalizzato, invece che risultare nel nella sezione DARE (segno +) del conto economico è inserito in quella DARE (segno +) dello stato patrimoniale un ricavo capitalizzato, invece che figurare in AVERE (segno -) del conto economico, figura in AVERE (segno -) dello stato patrimoniale In ragione della loro iscrizione nello stato patrimoniale, i costi e i ricavi capitalizzati risultano deflessi ai successivi esercizi, fino a quell’esercizio in cui anche essi non diventano di competenza economica e sono pertanto rilevanti per il calcolo del reddito

Costi sospesi e ricavi rinviati Nella pratica i costi capitalizzati sono definiti costi sospesi in quanto è sospesa la loro influenza sulla determinazione del reddito i ricavi capitalizzati sono chiamati anche ricavi rinviati, in quanto è rinviato il loro effetto sul reddito Quando essi diventano di competenza economica, si può parlare di costi e di ricavi e ripresi dagli esercizi precedenti

Rettifiche di integrazione Alla fine dell'esercizio occorre rilevare se nel corso di tale periodo amministrativo non siano stati rilevati i costi e ricavi che spettano per competenza economica all’esercizio in chiusura, anche se la loro manifestazione numeraria avverrà in futuri esercizi L’analisi è fondamentale per rispettare il principio di prudenza Si chiamano rettifiche di integrazione e sono modifiche contabili da apportare al sistema dei valori per aggiungere al sottosistema del reddito ulteriori costi e ricavi che devono influenzare il reddito dell'esercizio in chiusura, dal momento che sono effettivamente di sua competenza economica

contropartita contabile La rilevazione contabile dei costi e dei ricavi integrati nel sistema dei valori richiede naturalmente una contropartita contabile L'inserimento di un nuovo costo nel sistema di valori ha come contropartita un valore nelle passività o nel patrimonio netto dello stato patrimoniale (es. rilevazione di un costo di acquisto di materie prime delle quali non è ancora pervenuta la relativa fattura, iscrivendo in contropartita un debito verso fornitori) L'inserimento di un nuovo ricavo nel sistema di valori ha per contropartita un valore nelle attività dello stato patrimoniale (es. rilevazione di un ricavo per un fitto attivo, che va fatturato al locatario soltanto nel successivo esercizio, iscrivendo in contropartita un valore numerario attivo che esprime il credito che si è già formato o maturato alla chiusura dell’esercizio)

valutazioni di bilancio Sono quelle operazioni fondamentali per valutare se un costo o un ricavo sia o meno di competenza economica, cioè se un costo o se un ricavo sia da stornare o da integrare quale sia la misura e quale l’ammontare di un costo o di un ricavo che non è di competenza economica L’esito delle valutazioni di bilancio fornisce i valori che si rilevano con le scritture contabili di storno e di integrazione

Natura delle valutazioni di bilancio Sono processi cognitivi extra contabili e cioè non si svolgono in base alla sintassi della partita doppia Poggiano su giudizi critici e cioè su ipotesi avanzate da chi redige il bilancio, e concernono anche previsioni sul futuro della gestione aziendale e su variabili esterne ambientali In alcuni casi l’esattezza delle ipotesi può essere riscontrata puntualmente ex post (con le valutazioni si formulano valori stimati – es. esigibilità di un credito) In altri casi è impossibile giungere a un riscontro veritativo delle ipotesi assunte: le valutazioni generano valori congetturati, come per la determinazione dell’ammontare delle quote di ammortamento

Valutazione e discrezionalità Le valutazioni di bilancio sono conseguenza dell’estensione del potere discrezionale degli amministratori, il cosiddetto potere causale, frutto di soggettività più o meno intensa il rischio è che possano diventare strumento per realizzare illecite politiche di bilancio, con eventuale conseguenze di falsi nel documento (artt. 2621 ss)

Limiti alla discrezionalità Gli articoli 2423 ss e i principi contabili sono finalizzati a circoscrivere e regolamentare il potere discrezionale degli amministratori affinché le ipotesi assunte risultino aderenti al vero e corrette Tuttavia le disposizioni non possono evitare chi è il bilancio costituisca anche un sistema di scelte con riferimento alle valutazioni In funzione delle scelte adottate si modifica il reddito di esercizio e la composizione quali-quantitativa del capitale di funzionamento, per cui le valutazioni di bilancio hanno una evidente valenza morale prima ancora che pratico-metodologica