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LA PARTITA DOPPIA OBIETTIVI, STRUMENTI, METODI Dottor Domenico Luddeni

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Presentazione sul tema: "LA PARTITA DOPPIA OBIETTIVI, STRUMENTI, METODI Dottor Domenico Luddeni"— Transcript della presentazione:

1 LA PARTITA DOPPIA OBIETTIVI, STRUMENTI, METODI Dottor Domenico Luddeni
Dottore Commercialista Legnano-Varese, 26/27 settembre 2018

2 CONTABILITÀ OBIETTIVI STRUMENTI METODO FORMA 2

3 “CONTABILITÀ”: obiettivi
RACCOLTA INFORMAZIONI NECESSARIE PER: GESTIRE COMUNICARE: ALL’INTERNO (responsabili, dipendenti, ecc.) ALL’ESTERNO ( investitori, banche, fisco, ecc.) 3

4 ““CONTABILITA – OBIETTIVI E STRUMENTI
A OBIETTIVI DIVERSI CORRISPONDONO “STRUMENTI” DIVERSI GESTIONE REPORT GESTIONALI COMUNICAZIONE BILANCIO (d’esercizio, consolidato, relazione trimestrale, semestrale, ecc.) ... MA STESSO METODO 4

5 “CONTABILITÀ”: strumenti
NON OBBLIGATORI PER LEGGE INTERNI CARATTERISTICHE VARIABILI REDAZIONE MENSILE OBIETTIVI REPORT GESTIONALI CONTROLLO DIREZIONALE CONTROLLO GESTIONE ECC. OBBLIGATORIO PER LEGGE ESTERNO STRUTTURA RIGIDA REDAZIONE ANNUALE BILANCIO OBIETTIVI CONOSCENZA REDDITO CONOSCENZA PATRIMONIO 5

6 “CONTABILITÀ”: strumenti
REPORT GESTIONALE In generale un report è costituito da: informazioni economiche riferimenti a singole aree gestionali elementi specifici relativi alla gestione 6

7 “CONTABILITÀ”: strumenti
BILANCIO TUTTE LE IMPRESE BILANCIO D’ESERCIZIO GRUPPI D’IMPRESE BILANCIO CONSOLIDATO BILANCIO D’ESERCIZIO RELAZIONE SEMESTRALE RELAZIONE TRIMESTRALE SOCIETÀ QUOTATE 7

8 “CONTABILITÀ”: strumenti
BILANCIO In generale uno schema di bilancio si compone di: STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO NOTA INTEGRATIVA 8

9 “CONTABILITÀ”: Bilancio
STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO COSTI RICAVI PATRIMONIO NETTO ELEMENTI PATRIMONIALI ATTIVI (es. Immob., crediti, cassa) ELEMENTI PATRIMONIALI PASSIVI (es. debiti) La “NOTA INTEGRATIVA” contiene specifiche informazioni relative a: -criteri di valutazione adottati -contenuto delle voci di STATO PATRIMONIALE e CONTO ECONOMICO -- altri elementi caratterizzanti l’impresa (dipendenti, tipologie di azioni, ecc.) 9

10 CONTABILITÀ”: metodo Deve consentire la raccolta e l’elaborazione di dati e informazioni : FINANZIARIE E PATRIMONIALI ECONOMICHE

11 “CONTABILITÀ”: LE REGOLE
1) Ogni operazione di gestione viene esaminata nel Duplice aspetto finanziario che genera entrate, uscite, variazioni nei crediti e debiti. - economico cioè costi, ricavi, variazioni del patrimonio netto. 2) Per ogni operazione di gestione bisogna utilizzare almeno due conti diversi in modo tale che il totale degli addebitamenti sia sempre uguale al totale degli accreditamenti. 3)Si utilizzano due libri contabili differenti: - Libro mastro= insieme dei conti finanziari ed economici - Libro giornale=cronologico in base alla data I conti di mastro possono essere conti finanziari o economici. Quelli finanziari possono essere accesi alle liquidità, ai crediti o ai debiti, o ai ratei fondi rischi sospesi. Invece i conti economici o valori economici sono accesi ai costi o ai ricavi d'esercizio ai costi pluriennali al patrimonio netto.

12 “CONTABILITÀ”: LE REGOLE
Il funzionamento dei conti: REGOLA PRINCIPALE Le variazioni finanziarie attive si registrano in dare. Le variazioni finanziarie misurano le variazioni economiche. Variazioni finanziarie attive: DARE + cassa crediti + banca - debiti Variazioni finanziarie passive: AVERE - cassa crediti - banca debiti Quindi in dare rileviamo una variazione finanziaria attiva e nell'avere rileviamo una variazione finanziaria passiva. Posto che le variazioni finanziarie misurano quelle economiche nei conti economici nella sezione dare rileviamo i costi quindi una variazione economica negativa; in avere rileviamo un aumento di ricavi quindi una variazione economica positiva.

13 “CONTABILITÀ”: metodo
CHE COSA RILEVARE QUANDO RILEVARE DOVE RILEVARE COME RILEVARE

14 “CONTABILITÀ”: metodo
CHE COSA RILEVARE La contabilità consente di rilevare le informazioni: COSTI RICAVI ECONOMICHE FINANZIARIE ENTRATE/CREDITI USCITE/DEBITI

15 “CONTABILITÀ”: metodo
CHE COSA RILEVARE FATTI AMMINISTRATIVI Acquisti Vendite Incassi Pagamenti Altre...

16 “CONTABILITÀ”: metodo
QUANDO RILEVARE Le informazioni si traggono da opportuni DOCUMENTI Fatture di acquisto Fatture di vendita documenti di trasporto Assegni Cambiali/Ricevute bancarie Impegni e Accertamenti 14

17 “CONTABILITÀ”: metodo
DOVE RILEVARE Le informazioni sono materialmente rilevate su appositi “supporti” (informatici e cartacei) rappresentati da: LIBRI CONTABILI Libro giornale Libro mastro Libro inventari Libro cespiti ammortizzabili Libri IVA Altri… 15

18 “CONTABILITÀ”: metodo
COME RILEVARE Metodo della “PARTITA DOPPIA” CONSENTE DI RILEVARE “SIMULTANEAMENTE” LE INFORMAZIONI FINANZIARIE ED ECONOMICHE ATTRAVERSO: STRUMENTO CONTO REGOLE SCHEMA DI FUNZIONAMENTO

19 STRUMENTO METODO PARTITA DOPPIA CONTO
Denominazione del conto Sezione Dare (sinistra) Sezione Avere (destra) PROSPETTO CONTABILE CHE CONSENTE DI RILEVARE OPERAZIONI DI SEGNO OPPOSTO

20 CONTO METODO PARTITA DOPPIA Rilevazione sistematica Esempio (1) CASSA
Euro 100,00 Euro 100,00 Euro 80,00 significa che sono entrati ed attualmente Euro 20,00 significa che in cassa ci sono significa che sono usciti 80,00 Euro in cassa ci sono 100,00 Euro 20,00 Euro (residuo) 18

21 METODO PARTITA DOPPIA (finanziaria) ECONOMICA
accolgono movimentazioni finanziarie o numerarie: entrate di cassa - uscite di cassa sorgere di crediti - sorgere di debiti estinzione di crediti e debiti accolgono movimentazioni “reali”: ECONOMICA DI REDDITO COSTI e RICAVI d’esercizio COSTI PLURIENNALI DI CAPITALE INCREMENTI e DECREMENTI di CAPITALE

22 METODO PARTITA DOPPIA SCHEMA DI FUNZIOANMENTO DEI CONTI
entrate di cassa sorgere di crediti estinzione di debiti uscite di cassa sorgere di debiti estinzione di crediti ricavi storni di costo sezione Dare Conti numerari sezione Avere sezione Avere Conti di reddito costi storni di ricavo costi pluriennali sezione Dare Conti economici sezione Dare Conti di capitale Variazioni attive di capitale netto Variazioni passive di capitale netto sezione Avere sezione Dare

23 “CONTABILITÀ” Riepilogando si possono delineare le seguenti fasi (procedura amministrativa) FATTO AMMINISTRATIVO Documento contabile Informazioni economico - finanziarie RILEVAZIONE CONTABILE Metodo partita doppia OUTPUT REPORT BILANCIO (BILANCIO GESTIONALE) Economico patrimoniale

24 METODO PARTITA DOPPIA FATTO AMMINISTRATIVO (1):
Rilevazione con utilizzo di piano dei conti FATTO AMMINISTRATIVO (1): Vendita di prodotto finito

25 METODO PARTITA DOPPIA METODO PARTITA DOPPIA Esempio di rilevazione
FATTO AMMINISTRATIVO (1) CREDITI VS CLIENTI VENDITE Euro 100,00 Euro 100,00 METODO PARTITA DOPPIA Crediti v/so clienti A Vendite di prodotti 100,00

26 Liquidazione fattura per prestazioni di un professionista
METODO PARTITA DOPPIA Esempio di rilevazione FATTO AMMINISTRATIVO (2): Liquidazione fattura per prestazioni di un professionista

27 METODO PARTITA DOPPIA METODO PARTITA DOPPIA Esempio di rilevazione
FATTO AMMINISTRATIVO (2) FORNITORE PRESTAZIONI PROFESSIONALI Euro 30,00 Euro 30,00 METODO PARTITA DOPPIA Spese per servizi A Debiti v/so Fornitore 30

28 CONTABILITÀ OGNI CONTO HA UNA SPECIFICA “INFLUENZA” SUL BILANCIO
STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO COSTI PLURIENNALI (Es. Impianti, macchinari, ecc.) CONTI NUMERARI DELL’ATTIVO (Es. crediti, cassa, ecc.) CONTI CAPITALE (Es. Capitale sociale, ecc.) COSTI RICAVI CONTI NUMERARI DEL PASSIVO (Es. debiti, ecc.) CONTI “dello Stato Patrimoniale” CONTI “REDDITUALI” 26

29 PIANO DEI CONTI CONTABILITÀ
È l’ELENCO dei CONTI utilizzati in una AZIENDA e le sue REGOLE di FUNZIONAMENTO” IL CONTO è identificato da: DENOMINAZIONE (ad esempio “cassa”) CODICE CONTABILE (es ) 27

30 ASPETTI FISCALI IVA - RITENUTE

31 IMPOSTA SUL VALORE aggiunto
ERARIO CONSUMATORE FINALE VERSA Euro 20,00 VENDE IMPRESA “A” INCASSA Euro 100,00 + IVA 20,00

32 IMPOSTA SUL VALORE aggiunto
Rilevazione con utilizzo di piano dei conti FATTO AMMINISTRATIVO (1): Vendita di prodotto finito (operazione imponibile)

33 FATTO AMMINISTRATIVO(1)
IMPOSTA SUL VALORE aggiunto Esempio di rilevazione con utilizzo di piano dei conti INTEGRATO FATTO AMMINISTRATIVO(1) CREDITI COMM.LI ITALIA VENDITE Euro 120,00 Euro 100,00 IVA A DEBITO Euro 20,00

34 IMPOSTA SUL VALORE aggiunto
ERARIO VERSA Euro 14,00 CONSUMATORE FINALE VENDE VERSA Euro 6,00 INCASSA Euro 100,00 + IVA 20,00 IMPRESA “A” VENDE INCASSA Euro 30,00 + IVA 6,00 IMPRESA “B”

35 RITENUTE D’ACCONTO FATTO AMMINISTRATIVO (2):
Rilevazione con utilizzo di piano dei conti INTEGRATO FATTO AMMINISTRATIVO (2): Liquidazione fattura prestazione professionista (operazione imponibile)

36 RITENUTE D’ACCONTO FATTO AMMINISTRATIVO (2) FORNITORE
PRESTAZIONE SERVIZI Euro 36,00 Euro 30,00 IVA A CREDITO Euro 6,00 Diversi Acquisti di beni Iva a credito a Debiti v/so Fornitori 36,00 30,00 6,00

37 RITENUTE FISCALI IMPRESA COSTO DEBITO ERARIO PERCIPIENTE euro
ACQUISTA UN COSTO “SERVIZIO” (PROFESSIONISTA) DEBITO euro 36,00 PAGAMENTO euro 6,00 ERARIO PERCIPIENTE euro 30,00 (PROFESSIONISTA)

38 RITENUTE D’ACCONTO FATTO AMMINISTRATIVO (2) FORNITORE BANCA Euro 30,00
Debiti verso erario Euro 6,00 Debiti v/so Fornitori 36,00 a BANCA 30,00 6,00 Erario

39 RATEI E RISCONTI Un'azienda suddivide la propria vita in dei periodi.
Questi periodi sono gli esercizi e corrispondono, normalmente, all'anno solare. Capita molto spesso che alla fine di un esercizio rimangano costi, ricavi, debiti e crediti non ancora correttamente imputati dal punto di vista della competenza economica. Contabilmente si usano i ratei e i risconti per sospenderli (riscontarli) e rinviarli all'anno nuovo oppure imputarli all'esercizio. Sia i ratei che i risconti si calcolano entrambi in base al tempo. Queste scritture fanno parete delle scritture di assestamento. Il RATEO è l'imputazione di un componente positivo o negativo che in parte ha già avuto la sua manifestazione economica di competenza ma non è ancora avvenuta la manifestazione finanziaria. RATEO ATTIVO – IMPUTAZIONE RICAVO DI COMPETENZA (INTERESSI RISCOSSI IN VIA POSTICIPATA) RATEO PASSIVO – IMPUTAZIONE COSTO DI COMPETENZA (LOCAZIONE PASSIVA POSTICIPATA) Il RISCONTO è l'imputazione di un componente positivo o negativo che ha già avuto la sua manifestazione finanziaria ma economicamente una parte del componente è di competenza dell’esercizio successivo RISCONTO ATTIVO – STORNO COSTO DI COMPETENZA (ASSICURAZIONE ANTICIPATA) RISCONTO PASSIVO – STORNO RICAVO DI COMPETENZA (LOCAZIONE ATTIVA ANTIICIPATA)

40 Risconti attivi L’azienda Verdi & c. S.n.c. deve pagare il data 16/11 un effetto di euro. Essa chiede ed ottiene il rinnovo dello stesso per 4 mesi. Quindi l’effetto verrà pagato in data 16/3. Per ottenere il rinnovo l’impresa deve pagare un interesse pari a: (3.000 x 15 x 4 mesi)/ = 150 euro. Questo interesse viene corrisposto anticipatamente e la sua competenza va dal 16/11 al 16/3. Questo significa che in bilancio dobbiamo iscrivere un risconto attivo. La parte di costo da rinviare al futuro esercizio è quella che va dal 1° gennaio al 16 marzo dell’anno successivo. Per il calcolo del risconto attivo dobbiamo impostare la seguente proporzione: 150 euro : 120 giorni (ovvero dal 16/11 al 16/3) = x euro : 75 giorni (ovvero dal 1/1 al 16/3) x = (150 x 75)/ 120 = 93,75. Quindi in bilancio dobbiamo iscrivere un risconto attivo di 93,75 euro.

41 Risconti attivi Nel corso dell’anno sono state registrate in contabilità Spese relative al premio di assicurazione contro i furti, che non sono interamente di competenza dell’esercizio. Tali spese, infatti, sono pagate anticipatamente il 1° settembre di ogni anni. Ciò significa che esse, hanno avuto la loro manifestazione finanziaria nel corso dell’anno (il 1° settembre) per l’importo di euro, competenza economica dal 1° settembre dell’anno al 31 agosto dell’anno successivo. l’importo pagato non è interamente di competenza dell’esercizio, ma per la parte che va dal 1° settembre al 31 dicembre. La parte restante di costo, di competenza dell’esercizio successivo, deve essere sospesa e rinviata all’esercizio di competenza. Quindi:12 mesi : costo sostenuto = 8 mesi : x costo da rinviare al futuro esercizio x = risconto attivo.

42 Risconti passivi Nel corso dell’anno è stato registrato in contabilità canone di locazione attivo, che non è interamente di competenza dell’esercizio. Il canone viene incassato anticipatamente il 1° settembre di ogni anno. Ciò significa che esso, ha la manifestazione finanziaria nel corso dell’anno (il 1° settembre) per l’importo di 12,000 euro, competenza economica dal 1° settembre dell’anno al 31 agosto dell’anno successivo. l’importo incassato non è interamente di competenza dell’esercizio, ma solo per la parte che va dal 1° settembre al 31 dicembre. La parte restante di ricavo, di competenza dell’esercizio successivo, deve essere sospesa e rinviata all’esercizio di competenza. Quindi:12 mesi : costo sostenuto = 8 mesi : x ricavo da rinviare al futuro esercizio x = risconto passivo. (riduce i ricavi)

43 Rateo passivo L’azienda Bianchi & C. S.p.A. doveva pagare in data 22/11 una fattura. Poiché ha ottenuto una dilazione di pagamento di 60 giorni, paga la fattura in data 21 gennaio. Per la dilazione ottenuta paga un interesse pari a: (1.850 x 60 giorni x 10%)/ = 30,41 interesse per 60 giorni. Questo interesse viene pagato alla scadenza, quindi in data 21 gennaio, ma esso è in parte di competenza dell’esercizio in corso. Quindi nel bilancio dobbiamo iscrivere un rateo passivo. Il suo importo deve essere calcolato tenendo conto della parte dell’interesse passivo di competenza dell’esercizio, ovvero 39 giorni (dal 22 novembre al 31 dicembre). Quindi avremo: 60 giorni : 30,41 euro di interessi = 39 giorni : x euro interesse x = (39 x 30,41)/60 = 19,77 euro. Il rateo passivo ammonta a 19,77 euro.

44 Rateo attivo In data n abbiamo concesso una dilazione di 4 mesi sul pagamento di un credito di Alla scadenza oltre l’importo del credito ci dovranno essere pagati anche gli interessi al tasso del 5%. Questa operazione (la concessione della dilazione di pagamento) comporta per noi degli interessi attivi che cominciano a maturare dal ma che potremo incassare solo il 1 febbraio dell’anno successivo. Cosa fare al 31.12: Gli interessi sulla dilazione saranno rilevati in contabilità al momento del loro incasso (01.02 n+1) e quindi in questo caso al n di questo ricavo che sta maturando non c’è traccia nella nostra contabilità;

45 Rateo attivo tuttavia gli interessi che vanno dall’1.10 al sono sia un ricavo (nell’aspetto economico) di competenza dell’esercizio sia un credito (nell’aspetto finanziario) e così devono essere rilevati in sede di scritture di assestamento; Calcoliamo gli interessi dal al 31.12 ricavo di competenza da rilevare Rateo attivo ______01/02/ n+1 Rateo attivo giorni intercorrenti dal al = 92 2.920 x 92 x = 36.8 Interessi dal al =

46 AMMORTAMENTI L’ammortamento è il procedimento tecnico- contabile mediante il quale il costo d’acquisto di un’immobilizzazione viene ripartito tra gli esercizi della sua vita utile. N.B.: TUTTE LE IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE VANNO ASSOGGETTATE AD AMMORTAMENTO AD ECCEZIONE DI QUELLE LA CUI UTILITA’ ECONOMICA NON SI ESAURISCE (es. I TERRENI) L’AMMORTAMENTO INIZIA DAL MOMENTO IN CUI L’IMMOBILIZZAZIONE E’ DISPONIBILE E PRONTA PER L’USO

47 AMMORTAMENTI Il calcolo dell’ammortamento presuppone la determinazione dei seguenti elementi: il valore da ammortizzare: dato dalla differenza tra il costo di acquisto dell’immobilizzazione e il suo presumibile valore residuo al termine del periodo di vita utile (in genere non se ne tiene conto) la vita utile dell’immobilizzazione: è il periodo (espresso in numero di esercizi) durante il quale si prevede di utilizzare l’immobilizzazione nell’attività produttiva Dipende da: DURATA FISICA: periodo oltre il quale non è più conveniente mantenere in funzione il bene OBSOLESCENZA: il superamento tecnologico determinatO dall’introduzione sul mercato di modelli innovativi in grado di fornire prestazione più efficienti o di qualità più elevata il criterio di ammortamento: modo con il quale ripartire il valore da ammortizzare nell’arco della vita utile

48 AMMORTAMENTI al 31 dicembre del suo primo esercizio l’ENTE presenta la seguente situazione contabile: costo storico ammortamento Fabbricati (2%) Impianti e macchinari (20%) Attrezzature (15%) Automezzi (25%) Mobili e arredi (20%) I fabbricati, i macchinari, i mobili e gli arredi, le attrezzature, gli automezzi hanno partecipato all’attività produttiva dell’anno; occorre assegnare all'esercizio la quota di competenza del costo dei fattori produttivi a utilizzo pluriennale (ammortamento) Per ciascuna immobilizzazione bisogna determinare la misura in cui essa ha contribuito all'attività produttiva dell'anno La rilevazione della scrittura di ammortamento a Libro Giornale sarà: 31/ DARE AVERE AMMORTAMENTO a FONDO AMMORTAMENTO , ,325

49 Alienazione immobilizzazioni tecniche
LA DISMISSIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ORIGINA UN COMPONENTE DI REDDITO pER LA DIFFERENZA TRA IL RICAVO DI REALIZZO E IL VALORE NETTO CONTABILE. RICAVO DI REALIZZO > VALORE CONTABILE NETTO componente positivo di reddito detto - PLUSVALENZA RICAVO DI REALIZZO < VALORE CONTABILE NETTO componente negativo di reddito detto - minUSVALENZA

50 Alienazione immobilizzazioni tecniche
VENDITA IMMOBILIZZAZIONI: macchinari per Euro (costo storico 3000, fondo ammortamento 500) automezzi per Euro (costo storico 4000, fondo ammortamento 1000) macchinari: automezzi c.s f.amm residuo Prezzo vendita Plus(minus)valenza ( 100) (

51 RILEVAZIONI Alienazione immobilizzazioni
DIVERSI A DIVERSI F.DO AMM.TO IMMOB. MATERIALI CREDITI DIVERSI IMPIANTI E MACCHINARI IVA ns. DEBITO PLUSVALENZE DIVERSI A DIVERSI F.DO AMM.TO IMMOB. MATERIALI CREDITI DIVERSI MINUSVALENZE AUTOMEZZI IVA ns. DEBITO


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