Fluttuazioni economiche di breve periodo

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Transcript della presentazione:

Fluttuazioni economiche di breve periodo Laura Resmini a.a. 2014-2015 1

Pil reale dell’Italia (1900-2010) Fonte: Banca d’Italia Linea rossa: livelli; linea blu: tassi di crescita

Ciclo economico Ciclo economico: fluttuazioni attorno a un trend di crescita di lungo periodo dell'attività economica nell'arco di diversi mesi o anni; Fasi del ciclo: Espansione Massimo Contrazione / recessione Minimo Ripresa A volte si parla di: Boom, per grandi espansioni Depressioni, per forti recessioni Tecnicamente si entra in recessione dopo 2 trimestri consecutivi di calo del PIL reale.

Caratteristiche del ciclo economico Le fluttuazioni cicliche hanno frequenza, durata e ampiezza irregolare; Alcune variabili economiche sono indicatori chiave delle fluttuazioni cicliche: Variabili pro-ciclicle (si muovono nella stessa direzione del PIL, es. occupazione, consumi) Variabili anti-cicliche (si muovono in direzione opposta, es. disoccupazione) Variabili a-cicliche (non sono influenzata dalla variazione del PIL, es. salari)

Variabili anticicliche: il tasso di disoccupazione

Variabili pro-cicliche: i consumi delle famiglie (Italia, prezzi costanti e trend, logaritmi, 1970-2005) Nota: Pil in grigio; Consumi in nero

Variabili pro-cicliche: Investimenti fissi lordi (prezzi costanti e trend, logaritmi, Italia, 1970-2005) Nota: Pil in grigio; Investimenti in nero

Produzione potenziale e gap di produzione Produzione potenziale, Y* (o produzione di piena occupazione): Produzione ottenibile da un sistema economico che utilizza le sue risorse (capitale, lavoro, terra, ecc.) a livelli normali PIL potenziale diverso da produzione massima La produzione potenziale varia nel tempo in base alla disponibilità dei fattori (lavoro, capitale) e in relazione alla loro produttività. Gap di produzione: differenza tra PIL effettivo (Y) e PIL potenziale (Y*) Gap espansivo: PIL effettivo maggiore PIL potenziale (Y>Y*) Gap recessivo: PIL effettivo inferiore PIL potenziale (Y<Y*)

I gap di produzione Gap recessivo: Y – Y* < 0 Le risorse di capitale e lavoro non vengono utilizzate appieno La produzione e l’occupazione sono inferiori ai livelli normali Gap espansivo: Y – Y* > 0 Produzione e occupazione superiori ai livelli normali La domanda di prodotti è superiore alla capacità delle imprese di produrli e i prezzi aumentano Un’inflazione elevata riduce l’efficienza economica Per eliminare i gap di produzione si ricorre alle politiche di stabilizzazione.

Output gap in Italia, 1980-2019 Output gap in % PIL potenziale Fonte: IMF, WEO 2014

Gap di produzione e disoccupazione Tassi di disoccupazione elevata segnalano la presenza di risorse inutilizzate Tasso naturale di disoccupazione (u*): somma di: Disoccupazione frizionale: disoccupazione di breve periodo legata al matching tra domanda e offerta di lavoro Disoccupazione strutturale: disoccupazione cronica di lungo periodo compatibile con il PIL potenziale Disoccupazione ciclica, disoccupazione aggiuntiva rispetto al tasso normale che si verifica durante i periodi di recessione: u - u* > 0

Perché si verificano le fluttuazioni cicliche? In un mondo caratterizzato da prezzi che si aggiustano immediatamente per equilibrare domanda e offerta, i gap di produzione non sono possibili; L’ipotesi di immediato aggiustamento dei prezzi non è realistica; In particolare: Nel breve periodo, le imprese tendono a soddisfare la domanda a prezzi dati; Nel lungo periodo, i prezzi si adattano ai livelli di equilibrio del mercato Nel lungo periodo l’economia è autocorrettiva e la produzione è determinata dalla capacità produttiva del sistema economico e non dal livello della spesa.