Verso La Pasqua 2016 Cammino quaresimale 5
L’amore di Dio per l’uomo cambia ogni prospettiva ed uccide la nostra indifferenza.
La santità, non va intesa nella “assenza di peccati” ma in una “passione rinnovata” nei confronti di Cristo e del Vangelo.
La santità non è una “passione spenta” ma una “passione convertita” e “quando l’amore c’è, non ti puoi sbagliare, è evidente, solare, indiscutibile”.
Nell’uomo, Dio non cerca la “perfezione”, né “colma la povertà”.
“Non siamo al mondo per essere immacolati, ma per essere incamminati”.
E Gesù, “mendicante d’amore”, conosce la “povertà” di ognuno di noi e chiede “la verità di un po’ di amicizia”.
La fede si sviluppa in tre passaggi: “ho bisogno, mi fido, mi affido”.
Fidarsi, in particolare, significa accettare che “più amore è bene, meno amore è male”
Chi crede, è in primo luogo un “credente nell’amore”,
… ovvero un “rianimatore di legami” che “aiuta gli uomini a ritrovare fiducia nell’amore”.
Credere è anche “avere una storia con Dio” e “camminare nell’amore con una persona”; ….
…la salvezza è invece la consapevolezza che è Dio per primo ad “amare”.
L’Occidente, oggi, vive una crisi di fede, in primo luogo perché “non si crede nell’amore”, laddove l’amore è essenzialmente nel “dare”.
“il contrario dell’amore non è l’odio ma l’indifferenza che è linfa vitale che alimenta ogni male
la linfa segreta del peccato”, per la quale l’altro “non esiste, non conta, non vale, non è niente”.
Bisogna dunque tornare ad amare Dio “con tutto noi stessi, corpo e anima”:
non si può però amarlo da “sottomesso” o da “schiavo” ma da “innamorati”.
Buon Cammino Quaresimale 2016! P. Renato. Sì, il Dio in cui crediamo è così. Immensa rivelazione per cui Gesù darà la sua vita. Buon Cammino Quaresimale 2016! P. Renato. Testo: Ermes Ronchi