Plinio il giovane (nipote dello zio Plinio il vecchio)

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Transcript della presentazione:

Plinio il giovane (nipote dello zio Plinio il vecchio) Molto ricco di famiglia, importante personaggio politico, amico di tacito. Alla morte del padre viene adottato dallo zio, da cui per riconoscenza prende il nome. Fa un ottimo “cursus honorum” (questore, tribuno della plebe, pretore, prefetto e infine console). Funzionario fidato di traiano.

Plinio e l’imperatore Traiano Plinio è stato il funzionario più fedele, scrupoloso e leale di Traiano. Di Plinio ci è pervenuto l’epistolario, cioè lo scambio di lettere fra i due (celebre quella su come trattare i cristiani, in cui Plinio influenza l’imperatore aprendolo alla tolleranza verso i cristiani). Oltre al carteggio con Traiano è da ricordare anche il Panegirico di Traiano: una lode encomiastica dell’imperatore (un pochino esagerata in realtà), che segnò l’inaugurazione di un nuovo genere letterario . In esso Plinio ne esalta le virtù politiche, militari e morali; auspica inoltre una rinnovata collaborazione fra imperatore e senato e cerca di delineare sull’esempio di Traiano un modello di comportamento per i prìncipi futuri. Nonostante il tono fondamentalmente ottimistico, affiora tuttavia la preoccupazione che prìncipi malvagi possano poi salire al potere dopo Traiano.

L’epistolario di Plinio Le LETTERE sono state scritte con un evidente intento letterario per essere raccolte e diffuse, in modo da fargli ottenere la fama dai posteri. Nel proemio egli afferma che la disposizione delle lettere è del tutto casuale, ma in realtà sembra proprio il contrario ed è più probabile l’ipotesi che l’ordinamento segua un preciso criterio di alternanza di argomenti e di motivi, in modo da evitare al lettore la monotonia. Plinio cura molto l’eleganza formale e anche per questo le sue lettere non appaiono alla critica molto spontanee. Tende ad imitare lo stile brillante e nello stesso tempo famigliare dell’epistolario di Cicerone, da lui assunto come modello, anche se l’epistolario di Cicerone (agli amici e ai famigliari) non era stato concepito per essere pubblicato ed era dunque più vero.

L’importanza dell’epistolario di Plinio Plinio, seguendo Cicerone come modello, si dichiara contro la ‘brevitas’ dell’amico Tacito e preferisce essere molto dettagliato nei propri resoconti, risultando a volte un po’ troppo cerimonioso. Descrive la vita del suo tempo con lo stile di un attento reporter di cronaca mondana. entrando nei minimi dettagli delle situazioni. Al di là delle varie notizie di cronaca, comunque, come quella importante che documenta la morte dello zio durante l’eruzione del Vesuvio, è passata alla storia la lettera di Plinio all’imperatore Traiano (insieme alla risposta di quest’ultimo) in merito all’atteggiamento da tenere con i cristiani, allora perseguitati: non raccogliere denunce anonime, essere indulgenti davanti al pentimento ed eventualmente punire soltanto la loro ostinata caparbietà e non la religione in sé, ridimensionando così l’importanza del cristianesimo come se si trattasse di una semplice superstizione. L’imperatore accolse i suggerimenti del fidato Plinio e si comportò come lui gli aveva suggerito, risparmiando così la vita a molti cristiani.