L’evoluzione dell’assetto finanziario e contabile degli enti locali: la strada da percorrere insieme tra autonomia e responsabilità A cura di Salvatore.

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Transcript della presentazione:

L’evoluzione dell’assetto finanziario e contabile degli enti locali: la strada da percorrere insieme tra autonomia e responsabilità A cura di Salvatore Bilardo

Gli obiettivi comuni tra lo Stato e le autonomie locali Concorso agli obiettivi di finanza pubblica Sviluppo degli investimenti pubblici Rispetto dei tempi di pagamento dei debiti Consolidamento e sviluppo della riforma della contabilità Definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni e funzioni fondamentali

Concorso agli obiettivi di finanza pubblica

Concorso agli obiettivi di finanza pubblica

Sviluppo degli investimenti pubblici: il trend degli investimenti dal 2001 al 2016 – Enti locali

Sviluppo degli investimenti pubblici: analisi delle criticità nell’anno 2016 Crescita al nord e calo al centro-sud: chiusura vecchia programmazione risorse comunitarie nel 2015 e attesa dell’avvio della nuova programmazione Carenza di risorse proprie Incertezza delle regole future (in particolare sul FPV) scarsa collaborazione tra Uffici di ragioneria e Uffici tecnici Entrata in vigore del nuovo codice degli appalti Difficoltà finanziamento progettazione

Sviluppo degli investimenti pubblici: misure poste in essere Superamento patto di stabilità Applicazione articoli 9 e 10 della legge n. 243/2012 (Intese regionali e patto verticale nazionale) Spazi finanziari concessi dallo Stato (700 mln annui) Risorse finanziarie per gli investimenti (ad es. bandi periferie, edilizia scolastica, ecc..) Finanziamento progettazione (5, 15 e 20 mln rispettivamente per ciascuno degli anni 2017/2019) Anticipo tempi per approvazione del bilancio di previsione Riforma della contabilità (FCDE, FPV) Incontri tecnici e politici per bestpractices e difficoltà

Sviluppo degli investimenti pubblici: i dati 2017 I dati SIOPE: cumulati a tutto settembre

Sviluppo degli investimenti pubblici: i dati 2017 I dati ANCE sui bandi pubblicati: I° trimestre 2017 (gennaio-marzo) I dati ANCE sui bandi pubblicati: I° semestre 2017 (gennaio-giugno) + 42,7% (numero bandi) e + 24,3% (importi a base di gara): I° trimestre 2017 vs 2016. Dati 2016 fortemente negativi rispetto a 2015. Ad eccezione di gennaio 2017 si registrano ancora flessioni tendenziali (febbraio e marzo) a conferma del trend negativo in atto già dal 2016. Vivacità «maggiore» sui bandi piccolissimi (fino a 150.000 euro) e medi (fino a 1 milione). + 29,3% (numero bandi) e + 21,7% (importi a base di gara). L’analisi mensile del valore posto in gara dai Comuni, vede, dopo il risultato negativo di gennaio, cali a febbraio, marzo e aprile, e un significativo incremento a maggio (+198%) per il livello estremamente basso di confronto (330 mln euro di maggio 2017 contro i circa 100 mln euro di maggio 2016; -72% rispetto a maggio 2015). A giugno si registra un +21% rispetto all’analogo mese del 2016.

Rispetto dei tempi di pagamento dei debiti

Rispetto dei tempi di pagamento dei debiti

Nuove misure strutturali finalizzate ad evitare il formarsi di nuovi debiti Piattaforma elettronica Fatturazione elettronica Registro delle fatture Riforma della contabilità Obbligo di attestare i tempi di pagamento Sistema sanzionatorio Potenziamento attività di vigilanza e controllo Coinvolgimento di tutti i soggetti interessati

Consolidamento e sviluppo della riforma della contabilità La contabilità finanziaria (il principio della competenza finanziaria potenziata) La contabilità economico-patrimoniale (a fini conoscitivi - in futuro chiara scelta da prendere) Gli indirizzi internazionali

L’andamento dei residui passivi rilevati dai certificati di conto consuntivo degli enti locali COMUNI   2009 2010 2011 2012 2013 2014 (*) 2015 (**) correnti 24,1MLD 25,2 MLD 26,3 MLD 27,5 MLD 27,3 MLD 23,8 MLD 18,8 MLD capitale 57,6 MLD 56,2 MLD 53,0 MLD 45,3 MLD 40,9 MLD 36,4 MLD 12,1 MLD TOTALE 81,7 MLD 81,4 MLD 79,3 MLD 72,8 MLD 68,2 MLD 60,2 MLD 30,9MLD (*) dato calcolato su 7.843 enti (**) dato calcolato su 7.742 enti PROVINCE 6,0 MLD 6,2 MLD 5,9 MLD 5,3 MLD 4,7 MLD 3,7 MLD 3,0 MLD 14,0 MLD 14 MLD 13 MLD 10,7 MLD 9,1 MLD 6,7 MLD 1,5 MLD 20,0 MLD 20,2 MLD 18,9 MLD 16,0 MLD 13,8 MLD 10,4 MLD 4,5 MLD (*) dato calcolato su 105 enti (**) dato calcolato su 100 enti

La Complessità del tema della contabilità economico-patrimoniale Complessità del tema della contabilità economico-patrimoniale, quale sistema principale per gli enti pubblici, che perseguono finalità diverse da quelle delle aziende private Articolo 55 della legge n. 142/1990: «i risultati di gestione sono rilevati mediante contabilità economica» La stagione del prospetto di riconciliazione per la redazione del Conto del patrimonio e del Conto economico: l. 421/92, d.lvo n. 95/95, DPR 194/1996. Ogni ente, a chiusura dell’esercizio finanziario, sceglieva discrezionalmente i meccanismi di riconciliazione delle informazioni di gestione finanziaria con i prospetti economico-patrimoniali.

La contabilità economico-patrimoniale «a fini conoscitivi» degli enti territoriali Mancata determinazione del decisore politico che si è orientato per la prevalenza della contabilità finanziaria Ciò anche con la nuova stagione di riforme avviata dalle leggi 42/2009 e 196/2009, che pur risente dei vincoli europei La contabilità economico-patrimoniale «a fini conoscitivi» Interpretazione limitativa non condivisibile: la contabilità economico patrimoniale «conoscitiva» è da intendere come un sistema che completa quello finanziario al fine di fornire ulteriori fondamentali informazioni sulla reale situazione di equilibrio dell’ente Il principio applicato di cui all’allegato 4/3 del decreto legislativo n. 118/2011, pur nei limiti della scelta del legislatore, prevede l’adozione di un sistema accrual che appare coerente con quanto previsto dai principi contabili nazionali (OIC) ed internazionali (IAS/IFRS, SEC 2010)

Gli Orientamenti Internazionali FMI, BCE, OCSE maggiore trasparenza ed accountability I Paesi europei verso una progressiva tendenza a sistemi Accrual Attenta riflessione in Italia non ancora del tutto avviata

Gli Indirizzi dell’Unione Europea Ancora lontani anche a livello europeo da una reale armonizzazione, con la conseguente necessità di riclassificazioni attraverso il sistema SEC 2010 Direttiva 2011/85/UE ".....gli Stati membri si dotano di sistemi di contabilità pubblica che coprono in modo completo e uniforme tutti i sotto settori .. E contengono le informazioni...per generare dati sul principio ACCRUAL al fine di predisporre dati basati sulle norme SEC 2010.". Art. 3 Direttiva 2011/85/UE , in particolare: "la Commissione…… valuta l’adeguatezza dei principi contabili internazionali applicabili al settore pubblico per gli Stati membri" Art. 16

Il Percorso individuato da Eurostat Strada già tracciata da Eurostat, a seguito dei lavori dell’apposita task-force IPSAS-EPSAS l'adozione degli EPSAS (European Public Sector Accounting Standards), quali sviluppo europeo degli IPSAS (International Public Sector Accounting Standards). 2020 2025 l'adozione della contabilità su base "accrual"

Quale lavoro ci aspetta? Azioni per un profondo cambiamento culturale per superare le abituali impostazioni contabili finanziarie-giuridiche-autorizzatorie Formazione per la diffusione di adeguate competenze tecnico-contabili di tipo economico-patrimoniale Fondamentale il ruolo dei revisori dei conti Modifica del complessivo sistema finanziario e contabile, in modo da porre al centro la contabilità economico-patrimoniale (ad es. regole pareggio, parametri virtuosità, art. 141 del TUEL,…)

Autonomia e responsabilità: la necessità di attuare la legge n. 42/2009 Dibattito parlamentare sul giusto livello di risorse da riconoscere a ciascun ente Modalità di finanziamento delle funzioni fondamentali e delle funzioni non fondamentali I LEP Il fondo perequativo Autonomia e responsabilità

Grazie per l’attenzione Dr. Salvatore Bilardo