Criteri per l’organizzazione dei tribunali e per l’azione degli operatori giuridichi dopo il M. P. Mitix Iudex Carlos M. Morán Bustos.

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Criteri per l’organizzazione dei tribunali e per l’azione degli operatori giuridichi dopo il M. P. Mitix Iudex Carlos M. Morán Bustos

Introduzione. Snellimento e semplificaziones dei processi di nullità Agire a livello legislativo Snellimento e semplificaziones dei processi di nullità Descendere al livello di governo e d’organizzazione dei tribunali Trasformare la coscienza e la sensibilità degli operatori giuridici Verità del vínculo coniugale e indissolubilità, principii rectori della organizzazione-prassi giudiziale Conversione delle strutture iuridico-pastorali e i criteri d’organizazione dei tribunali Abstract L’organizazione dei tribunali e la dinamica processuale secondo criteri deontologici

I. Verità del vinculo coniugale e indissolubilità, principi della organizazione dei tribunali e della dinamica processuale. Cercare la verità e proteggere l’indissolublità, primo principio della organizazione giudiziale e della dinamica processuale. Questa è la ratio del M. I.: “….salvando sempre il principio della indissolubilità...” (Proemio). Proteggere la verità-indissolubilità, no soltanto al libello dei principi, ma anche nelle soluzioni tecnichi-processuali: Rapporto tra processo e istituzione (beni giuridichi) L’impegno degli operatori giuridichi con la ricerca de la verità e la protezzione della indissolubilità È essenziale Descendere a livello organizzativo e alla prassi forense

I. Verità del vinculo coniugale e indisolubilità, principi della organizazione dei tribunali e della dinamica processuale. Che i nostri tribunali siano “tribunali delle familie e della verità del vincolo sacro”. Fare compatibili: ““La misericordia di Dio..a la ricerca della verità”. Corregere certe paute negative in rapporto con l’istruzione: Attendere alla liceità, trasparenza e utilità delle prove… Fare giuramento di dire la verità (al inizio e alla fine). Unica sessione istruttoria. Conoscere le circonstanze dei fatti. Essere fedeli a cio che è stato dichiarato. Mettere attenzione alla proba periziale... Giudici L’impegno di tutti con la verità e l’indissolubilità sopratutto Gli avvocati

II. Conversione delle strutture giuriche e i criteri d’organizzazione dei tribunali secondo il Mitis Iudex Evangelii Gaudium e Mitis Iudex. Ci troviamo davanti ad una delle chiavi della riforma: C’e bisogno di una conversione delle strutture giuridiche della Chiesa Criteri d’organizazione dei tribunali secondo il M.I. Compromesso del Vescono nella amministrazione di giustizia Il tribunale diocesano come modelo d’organizzazione Principium proximitatis

II. 1. Impegno del vescovo nell’amministrazione di giustizia. Esercizio “deconcentrato” della potestà giudiziale: É il criterio del can. 1420 CIC’83. E anche del nuovo can. 1673 §2 (e il art. 8 §1 RP). Il M. I. ha messo al vescovo nell vertice della funzione giudiziale. La chiave è l’impegno del vescovo nella funzione giudiziale (can. 1673 §1 = can. 1419) Al di lá di fare il giudice (si è invertito l’art 22 §2 DC)

Integrare la funzione giudiziale nell ministero episcopale II. 1. L’impegno del vescovo nella amministrazione di giustizia. Ci sono ragioni practiche importanti a favore della deconcentrazione. Integrare la funzione giudiziale nell ministero episcopale Azioni concrete che dovrà attendere il vescovo: Stabilire le direttive generali poer l’azione dei membri del tribunale Cercare persone idonee Controlare l’attivitá Controlare se si rispetta la verità del vinculo e l’indisolubilità Favorire la gratuità Corregere la negligenza e il dolo Il vescovo non può eludere la sua responsabilità circa l’amministrazione di giustizia

II. 2. Il tribunale diocesano, modello di organizzazione giudiziaria. Il tribunale diocesano, modello preferibile di organizzazione giudiziaria nella Chiesa I tribunali interdiocesani come opzione straordinaria Allontanano la giustizia Contrarii all’art. 8 RP Deprivazione della potestà giudiziale del vescovo

II. 2. Il tribunale diocesano, modelo dell’organizazione giudiziaria. 1º Il tribunale diocesano é la struttura ordinaria Il vescovo ha il diritto di abbandonare il tribunale (art. 8 §2 RP) 2º Il M. I. e il rescripto 7-XII-’15 salvaguardano le strutture esitenti 3º Non si prevede tribunali interdiocesani ex novo, ma come opzione transitoria e sussidaria, si potrebbero creare 4º

Circa la configurazione del tribunale Circa l’elezione del tribunale II. 3. Il principio della prossimità giudice-fedele. La prossimità è una delle finalità della riforma. Principium proximitatis e l’obbligo di constituire quam primum il tribunale diocesano (can. 1673 §2 y art. 8 §1). Novità processuali e prossimità Circa la configurazione del tribunale Circa l’elezione del tribunale - Nuovi titoli di competenza - I tribunali vicini - Tribunale monocratico - Giudici laici

III. L’organizzazione dei tribunali e la dinamica processuale debbono rispondere a criteri deontologici. Per compiere il telos de la riforma si dovrebbe ricondurre la prassi processuali a criteri di “dover essere” e “ben agire”. Cercare la giustizia di ogni matrimonio concreto Rispettare la legge sustantiva e la giurisprudenza Criteri deontologici Agire secondo scienza e coscienza Professionalità e laboriosità, dignità e lealtà Indipendenza, libertà, diligenza, celerità Vivire questo ministero come una vera vocazione

III. Diligenza e celerità dei processi di nullità. Telos del M.I: celerità e diligenza nella tramitazione dei processi. L’indagine pregiudiziale o pastorale I nuovi titoli di competenza, i laici come giudici e il tribunale monocratico Nuovi stituzioni processuali L’obbligo di costituire il tribunale diocesano, la opzione del tribunale vicino, e il diritto a ricedere del tribunale interdiocesano Il processo brevior La sopressione della duplex conformis L’apello dilatorio

III. Diligenza e celerità dei processi di nullità. La mancanza di celeridad non dipende del processo, ma di fattori d’indole “soggetivo-personale Ritardo dei processi Risponsabilità del giudice di minimizzare i termini In relazione con la domanda: incerto i termini per ammetere e citare il convenuto; proposta di ammissione Dubium e costituzione del Turno: incerti i termini De iure condendo L’istruzione: immediazione, fissare il tempo per la perizia… Le cuestioni incidentali L’apello: soppresione del dupplice meccanismo Introdurre sistemi per controlare la durazione Meccanismi disciplinari correttivi del dolo e la negligenza

Criteri per l’organizzazione dei tribunali e per l’azione degli operatori giuridichi dopo il M. P. Mitix Iudex Carlos M. Morán Bustos