Organizzazione Aziendale

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A cura di: Alessandro Hinna
Lezione N° 6 L’organizzazione
Transcript della presentazione:

Organizzazione Aziendale Corso di Organizzazione Aziendale e Sistemi Informativi Anno Accademico 2016-2017

Il disegno delle mansioni e dei ruoli professionali

La progettazione degli assetti organizzativi di dettaglio CONTESTO ORGANIZZATIVO AZIENDALE ASSETTI ORGANIZZATIVI DI DETTAGLIO RUOLI / STRUTTURA MANSIONI

La progettazione dei ruoli e delle mansioni Riguarda i CONTENUTI di lavoro affidati alle diverse posizioni comprese nelle unità organizzative previste dalla struttura. Sono collegati alla gestione del personale Producono effetti sulla motivazione del personale, sulla flessibilità organizzativa e sulla produttività

La mansione TAYLORISMO Mansione (job) Insieme di attività da svolgere assegnate a una posizione di lavoro (e alla persona che la ricopre) TAYLORISMO

Progettazione delle Mansioni: approccio Classico Mansione SPECIALISTICA Mansione ROUTINARIA Mansione di RESPONSABILITÀ Mansione di SUPERVISIONE Alta SPECIALIZ-ZAZIONE Bassa Alta DISCREZIONALITÀ Bassa

La progettazione delle mansioni Caratteristiche e capacità dei lavoratori Contenuto del lavoro Ricerca di congruenza Interventi di analisi e progettazione

I parametri della progettazione delle mansioni Specializzazione delle mansioni divisione del lavoro Formalizzazione del comportamento standardizzazione dei processi di lavoro sistemi di flussi regolati Formazione standardizzazione delle capacità

Motivare i dipendenti Allargamento dei compiti, Rotazione dei compiti, Allargamento dei compiti, Arricchimento dei compiti.

Combatte monotonia e ripetitività e migliora le capacità Rotazione dei compiti Consente di variare periodicamente le mansioni al singolo lavoratore Combatte monotonia e ripetitività e migliora le capacità

Allargamento mansioni L’allargamento orizzontale delle mansioni consiste nell’aumento della varietà di compiti assegnati Finalità: far fronte alla variabilità del ciclo, per cambiamenti nel mix di modelli, o all’incertezza sui volumi richiesti per singoli sotto-insiemi  assicurare prestazioni lavorative migliori in quanto le persone sono più motivate

Arricchimento mansioni Al lavoratore è richiesto di esercitare un maggiore controllo sulla situazione di lavoro, sulla gestione delle varianze con conseguente responsabilizzazione Finalità: aumento della qualificazione professionale; consapevolezza degli obiettivi e delle risorse disponibili; feedback diretto degli operatori sulla qualità del risultato; riduzione proporzionale degli operatori indiretti, rispetto a quelli diretti, con effetti positivi sulla produttività per le maggiori possibilità di razionalizzazione e controllo.

Contenuto dei compiti e determinanti dei risultati ABILITÀ X TECNOLOGIA CAPACITÀ X MOTIVAZIONE RISULTATI

Nesso tra caratteristiche delle mansioni e motivazione SENSO DEL COMPITO SIGNIFICA- TIVITÀ VARIETÀ IDENTITÀ RESPONSA- BILITÀ MOTIVAZIONE AUTONOMIA CONOSCENZA DEI RISULTATI RISCONTRO DIRETTO

La definizione di motivazione Tutto ciò che spinge i lavoratori a mettere in atto un determinato comportamento organizzativo finalizzato a una determinata performance. Complesso sistema di spinte, energie, bisogni, desideri, passioni, forza di volontà e influssi emozionali, che possono manifestarsi congiuntamente o singolarmente, con consistenza variabile da individuo a individuo, influenzando la direzione e l’intensità dell’agire umano.

La classificazione delle teorie motivazionali Tre famiglie di teorie motivazionali: - Teorie di contenuto: Cosa motiva l’individuo? La teoria di Maslow: la piramide dei bisogni - Teorie di processo: Come motivare l’individuo? Si focalizzano sui meccanismi e dinamiche del processo con cui la motivazione si manifesta (Vroom-Teoria aspettativa-valore) - Teorie pragmatiche: Come sviluppare e facilitare la motivazione dell’individuo? Nascono dagli assunti della scuola della New Human Relations e si concentrano in un periodo temporale limitato (’50-’60) Ancorano la motivazione al contesto organizzativo (Mc Gregor)

La piramide dei bisogni di Maslow

La teoria aspettativa-valore di Vroom Nella sua essenza, la motivazione risulta essere direttamente proporzionale all’aspettativa, data dalla probabilità soggettiva di raggiungere lo scopo, e alla valenza che l’individuo riconosce soggettivamente al fine da perseguire, cioè: Motivazione = aspettativa * valenza

La Teoria X e la Teoria Y di McGregor Si focalizza specificatamente sul comportamento degli individui in un contesto lavorativo aziendale. Secondo la Teoria X il lavoratore medio non ama il lavoro in senso assoluto ma è costretto a lavorare non ama assumersi responsabilità e non ha ambizioni quindi la direzione ed il controllo dei subordinati devono essere esercitati attraverso l’autorità l’individuo è motivato esclusivamente da ricompense economiche Secondo la Teoria Y le persone amano il lavoro poiché fonte di soddisfazioni sono capaci di risolvere autonomamente i loro problemi sono produttivi e amano le responsabilità hanno un potenziale da manifestare ma devono avere un’adeguata motivazione. L’azienda deve favorire lo sviluppo di una visione ispirata alla Teoria Y

Dalla mansione al ruolo professionale Ruolo organizzativo Ciclo di prestazioni nella sua globalità e continuità, finalizzato ad un risultato significativo e inserito in un contesto di relazioni con altri ruoli organizzativi Mansione (job) Insieme di attività da svolgere assegnate a una posizione di lavoro (e alla persona che la ricopre) TAYLORISMO SCUOLA DELLE RELAZIONI UMANE

Il contesto relazionale e le quattro C Capo Colleghi Clienti Ruolo organizzativo Collaboratori

Analisi dei ruoli professionali (Goeta, 1992) G Ruolo Dimensione gestionale T Dimensione tecnica R Dimensione relazionale

Componenti di ruolo e qualità di riferimento Indica quanto è complesso il processo per produrre gli output finali e si misura in termini di entità di CONOSCENZE scientifiche e di metodologie professionali necessarie per svolgere il ruolo tecnica Indica quanto complesse e delicate sono le RELAZIONI da attivare e mantenere per ottenere risorse, informazioni, consenso, supporto da interlocutori su cui occorre esercitare influenza senza disporre della leva gerarchica relazionale gestionale Indica quanto ampie e delicate sono le risorse economiche e umane sotto la responsabilità del ruolo e si misura in base alla CAPACITÀ di gestione delle risorse richiesta per il raggiungimento dei risultati

L’analisi dei ruoli professionali Figure professionali: Figure con prevalente contenuto tecnico Figure con prevalente contenuto di relazione Figure con prevalente contenuto tecnico e di relazione

L’analisi dei ruoli manageriali Ruoli di general management Ruoli manageriali tecnici Ruoli manageriali di relazione