Il principio del Bene comune

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il principio del Bene comune
Advertisements

Il principio del Bene comune
 “L’atteggiamento delle gerarchie vaticane conferma la separazione esistente fra Chiesa e Santa Sede; quest’ultima obbedisce, deve obbedire, alla “ragione.
1. PRINCIPIO - PERSONA SOLIDARIETÀ SUSSIDIARIETÀ BENE COMUNE 2.
dall’innamoramento all’amore
Città bene comune: cultura e commercio per la valorizzazione e la rigenerazione urbana Mantova, 24 marzo 2014.
L’ISTITUTO COMPRENSIVO «CANNIZZARO – Galatti» presenta la costituzione spiegata ai ragazzi realizzato dalle classi quinte della scuola primaria.
…allo scopo di soddisfare i bisogni delle persone che li compongono Sin dall’antichità, l’uomo per soddisfare i suoi bisogni si è associato con altre persone.
 Gli esponenti del platonismo rinascimentale : Cusano, Ficino e Pico della Mirandola a.s Lavoro realizzato da Violetta Bucceri 4D.
Incontro educatori – Azione Cattolica Torino 20 novembre 2016
Libertà religiosa.
LE ORIGINI DEL PENSIERO FILOSOFICO
Realizzato da Giulia Campo, Classe IV D Anno Scolastico 2016/2017
BIOETICA INTERCULTURALE
Quarta A.
PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE
Lavoro realizzato da Maria Pia Bonaccorso a.s 2016/2017 IV D
Le domande dell’uomo contemporaneo: al confine tra senso e non senso
che si impegnano al dono reciproco di sè
1. Terminologia e caratteristiche “misurabili” della maturità umana in alcuni Documenti della Chiesa.
PLATONE.
Realizzato da Chiara Amodeo IV D a.s. 2016/2017
La partecipazione democratica nella pubblica amministrazione e la lotta per il diritto di Jhering: due modelli a confronto.
epicureismo e stoicismo nell’età di Cesare
TEOLOGIA MORALE Scuola pastorale.
LE ORIGINI DEL PENSIERO POLITICO MODERNO
Dalla guerra fredda alla coesistenza pacifica
Differenze tra i tre modelli
Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino 1789 Art. 1 – Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali.
lavoro e risorse umane: a. smith
ATTO DI FEDE 2 - INDICE Fiducia negli Apostoli Reazioni
MORALE UMANA MORALE CRISTIANA L’UOMO SECONDO COSCIENZA (Rom 14,14)
LE ORIGINI DEL PENSIERO POLITICO MODERNO
LA FAMIGLIA CRISTIANA :.
Il lavoro di gruppo Cfr - Tratto da materiale corso di formazione su: organizzazione aziendale dott. Stefano Colferai.
Cittadinanza e Costituzione
Immanuel Kant Critica della Ragion Pratica. La legge morale come imperativo categorico.
Sul detto comune 1793.
“Quale umanesimo per una società liquida ?
L’alienazione del lavoro. Il materialismo storico
I 12 principi fondamentali della:
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda Elementi costitutivi dell’azienda L’azienda di produzione L’azienda come sistema L’azienda.
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda
E I LORO DIRITTI NELLA COMUNITA’
Il Rinascimento.
Caritas in Veritate Benedetto XVI
Democrazia e cittadinanza
IN CRISTO PER COSTRUIRE IL «NOI» DELL’UOMO E DELLA CHIESA
VALORI CONDIVISI universali
LA SOSTENIBILITA’.
L’ORDINAMENTO GIURIDICO
Il mondo, l’etica e la conoscenza secondo Democrito.
Lavoro realizzato da Maria Pia Bonaccorso IV D a.s 2016/2017
LA PACE, DONO DI DIO Dalle parole di Benedetto XVI e Giovanni Paolo II.
LA COSTITUZIONE ITALIANA. LA COSTITUZIONE è la legge fondamentale di uno Stato LA COSTITUZIONE è la legge fondamentale di uno Stato stabilisce i PRINCIPI.
© Pearson Italia spa 1 Il Rinascimento. © Pearson Italia spa Il Rinascimento 2 Dal Medioevo al Rinascimento la vita ha pieno valore in se stessa la cultura.
La Costituzione Italiana
Lezione N° 6 L’organizzazione
TOMMASO MORO ( ) IL PENSIERO UTOPISTICO RINASCIMENTALE
Libertà e Salvezza Temi teologici nell' IRC
Lezione N° 1 L’AZIENDA: Nozioni Introduttive
Il classico bengalese trasferitosi a Oxford e Harvard
(Westport, 5 aprile 1588 – Hardwick Hall, 4 dicembre 1679)
Lezione N° 1 L’AZIENDA: Nozioni Introduttive
IO SONO UNA MISSIONE #perlavitadeglialtri
I principi fondamentali (artt. 1-5)
Lezione N° 6 L’organizzazione
ORDINAMENTO GIURIDICO
Lezione N° 6 L’organizzazione
Transcript della presentazione:

Il principio del Bene comune Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa nn° 164-170

Il principio del Bene Comune Dignità, unità, uguaglianza di tutte le persone Gaudium et Spes (26): «L’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alle collettività sia ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente»

Matrice individualista e utilitarista Il Bene Comune Non è la somma dei beni particolari di ciascun soggetto del corpo sociale E’ di tutti e di ciascuno: rimane comune perché indivisibile e soltanto insieme è possibile raggiungerlo. Matrice individualista e utilitarista

Il principio del Bene Comune Logica della SOMMA: 2 + 3 + 5 = 10 0 + 3 + 8 = 11 Logica della MOLTIPLICAZIONE (o indivisibilità): 2 X 3 X 5 = 30 0 X 30 X 50 = 0 Azzeramento di un addendo Azzeramento di un fattore Non necessariamente diminuisce il totale!!! Nonostante l’aumento degli altri fattori il totale si AZZERA!!!

Bene comune, bene delle persone I “fattori” nella società sono gli esseri umani che la compongono: gli esseri umani non possono essere azzerati perchè sono persone e la persona è intangibile: perciò ogni società è al servizio degli esseri umani. BENE COMUNE: BENE DI TUTTO L’UOMO E DI TUTTI GLI UOMINI

Bene comune e persona umana Il bene comune è connesso al rispetto e alla promozione della persona e dei suoi diritti fondamentali. La dimensione fondamentale della persona umana è la dimensione spirituale. La persona non può trovare compimento solo in se stessa, a prescindere cioè dal suo essere «con» e «per» gli altri (natura “sociale” e “relazionale” della persona umana).

Esigenze del bene comune Meta prioritaria di ogni corpo sociale non può che essere il bene di tutti gli uomini e di tutto l’uomo. Bene Comune obiettivo di tutti i corpi sociali, dalla famiglia alla comunità dei popoli e delle nazioni. Va perseguito il bene “comune” anche alle generazioni future.

Il Bene comune ha valore solo in riferimento al fine ultimo della persona (e della creazione): DIO “Per nessun motivo si può privare il bene comune della sua dimensione trascendente, che eccede ma anche dà compimento a quella storica. Una visione puramente puramente storica e materialistica finirebbe per trasformare il bene comune in semplice benessere socio-economico, privo di ogni finalizzazione trascendente ovvero della sua più profonda ragion d’essere”.

Responsabilità per il bene comune Impegna tutti i membri della società Ricerca del bene comune come fosse proprio a seconda delle proprie capacità no visione riduttiva subordinata a vantaggi di parte “Arduo” Bene comune conseguente alle più elevate inclinazioni dell’uomo. Per S. Tommaso “conoscere la verità su Dio” e “vivere in società”.

Ragion d'essere dell'autorità politica Bene comune Ragion d'essere dell'autorità politica

La società civile Uomo singolo Famiglia Corpi intermedi non sono in grado di pervenire da se stessi al loro pieno sviluppo necessità delle istituzioni politiche

Compiti della Comunità politica Autorità politica/Stato Garantire: coesione unitarietà organizzazione della società civile… …di cui è espressione in modo che il bene comune possa essere conseguito con il contributo di tutti i cittadini

Compiti della Comunità politica Autorità politica/Stato Rendere accessibili alle persone i beni necessari (materiali culturali, morali, spirituali) alle persone per condurre una vita veramente umana. Armonizzare con giustizia i diversi interessi settoriali. “Funzione delicata”. Bene di tutti i membri della comunità, non solo della maggioranza

LA NOZIONE di POLITICA nel Compendio di Dottrina Sociale della Chiesa 384 La comunità politica scaturisce dalla natura delle persone, la cui coscienza « rivela e ordina perentoriamente di seguire » 777 l'ordine scolpito da Dio in tutte le Sue creature: « un ordine etico-religioso, il quale incide più di ogni altro valore materiale sugli indirizzi e le soluzioni da dare ai problemi della vita individuale ed associata nell'interno delle comunità nazionali e nei rapporti tra esse ».778 Tale ordine deve essere gradualmente scoperto e sviluppato dall'umanità. La comunità politica, realtà connaturale agli uomini, esiste per ottenere un fine altrimenti irraggiungibile: la crescita più piena di ciascuno dei suoi membri, chiamati a collaborare stabilmente per realizzare il bene comune,779 sotto la spinta della loro tensione naturale verso il vero e verso il bene. 777Giovanni XXIII, Lett. enc. Pacem in terris: AAS 55 (1963) 258. 778Giovanni XXIII, Lett. enc. Mater et magistra: AAS 53 (1961) 450. 779Cfr. Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 74: AAS 58 (1966) 1095-1097.

LA NOZIONE di POLITICA nel Compendio di Dottrina Sociale della Chiesa 385  La comunità politica trova nel riferimento al popolo la sua autentica dimensione: essa « è, e deve essere in realtà, l'unità organica e organizzatrice di un vero popolo ».780 Il popolo non è una moltitudine amorfa, una massa inerte da manipolare e strumentalizzare, bensì un insieme di persone, ciascuna delle quali — « al proprio posto e nel proprio modo »781 — ha la possibilità di formarsi una propria opinione sulla cosa pubblica e la libertà di esprimere la propria sensibilità politica e di farla valere in maniera confacente al bene comune. Il popolo « vive della pienezza della vita degli uomini che lo compongono, ciascuno dei quali ... è una persona consapevole delle proprie responsabilità e delle proprie convinzioni ».782 Gli appartenenti ad una comunità politica, pur essendo uniti organicamente tra loro come popolo, conservano, tuttavia, un'insopprimibile autonomia a livello di esistenza personale e dei fini da perseguire. 780Pio XII, Radiomessaggio natalizio (24 dicembre 1944): AAS 37 (1945) 13. 781Pio XII, Radiomessaggio natalizio (24 dicembre 1944): AAS 37 (1945) 13. 782Pio XII, Radiomessaggio natalizio (24 dicembre 1944): AAS 37 (1945) 13.