“Il PROGETTO PIEMONTESE di ELIMINAZIONE del MORBILLO” … Antonella Barale Servizio Sovrazonale Epidemiologia – ASL 20 2 dicembre 2002
Il “Progetto piemontese di eliminazione del morbillo” è una CAMPAGNA VACCINALE cioè un impegno straordinario con il quale si vuole raggiungere un obiettivo precedentemente mancato
La conduzione di una campagna vaccinale prevede importanti ATTIVITA’ preliminari: STUDIARE PIANIFICARE INFORMARE MISURARE
Tappe fondamentali per l’eliminazione del morbillo dalla Regione Europea 2003: tutti gli Stati membri devono avere avviato strategie supplementari e appropriate attività di sorveglianza 2007: il morbillo dovrà essere eliminato in tutti gli stati membri 2010: l’eliminazione del morbillo dovrà essere certificata nella Regione Europea
Obiettivi operativi per raggiungere l’eliminazione nella regione europea dell’OMS 95% di copertura per MPR entro i 2 anni Percentuale di suscettibili < 10-15% in ogni fascia di età Introduzione di sistemi di sorveglianza efficaci
La vaccinazione antimorbillo in Italia Nel 1979, raccomandata dal Ministero della Sanità a 15 mesi di età Disponibile dai primi anni ’90 come MPR Dal 1997 MPR obbligatoria per le reclute Nel 1999 MPR inclusa nel Calendario Nazionale di vaccinazione per l’età evolutiva
Copertura vaccinale per il morbillo per regione - 1998 e 2000 1998 - fonte ICONA 2000 - fonte MinSalute < 50% 50-75% >75%
Distribuzione percentuale dei casi di morbillo per età - Italia 1976-2001
Le quattro classiche ATTIVITA’ di un programma di vaccinazione CATCH - UP MOP - UP KEEP - UP FOLLOW - UP
Incidenza del morbillo - Italia 1960-2001 n. casi/ 100.000 anno
Incidenza del morbillo per mese Italia bambini 0-14 anni gennaio 2000-settembre 2002 (SPES)
Perciò … MORBILLO: In Italia, la copertura vaccinale ha portato ad una riduzione dell’incidenza, ma è insufficiente ad interrompere la trasmissione dell’infezione Il profilo italiano di sieroprevalenza corrisponde ad una nazione ad elevata suscettibilità
La vaccinazione antirosolia in Italia Introdotta nel 1972 e raccomandata per le ragazze prepuberi Dai primi anni ’90 vaccinazione con MPR dei bambini nel 2° anno di vita La copertura vaccinale per i bambini nel 2° anno di vita, è sovrapponibile a quella del morbillo Per la vaccinazione selettiva delle adolescenti non esistono dati nazionali recenti
Rosolia in Italia - 1970-2001
Perciò … ROSOLIA: Anche per la rosolia, la copertura vaccinale è insufficiente ad interrompere la trasmissione dell’infezione Questo, associato alla presenza di donne in età fertile suscettibili, costituisce un rischio per la Sindrome da Rosolia Congenita
“Programma nazionale di eliminazione del morbillo” La eliminazione del morbillo in Italia rappresenta la priorità nel campo delle malattie prevenibili con vaccinazione Il Programma di eliminazione del morbillo costituisce un “programma guida” per attuare una politica di miglioramento della qualità del sistema vaccinale
Obiettivi del piano di eliminazione entro il 2007 Raggiungere e mantenere l’eliminazione del morbillo a livello nazionale, interrompendone la trasmissione indigena Ridurre e mantenere l’incidenza della Sindrome da Rosolia Congenita a valori inferiori a 1 caso ogni 100.000 nati vivi
STRATEGIE A seconda degli OBIETTIVI definiti … Contenimento Eliminazione Eradicazione gli INDICATORI “crescono” Coperture vaccinali Sistemi di sorveglianza passiva Sistemi di sorveglianza attiva
SORVEGLIANZA ORIENTATA ALLE AZIONI Servizio sanitario Autorità sanitaria sorveglianza dati azioni informazioni decisioni controllo
Sorveglianza della malattia Le caratteristiche del sistema dipendono dal livello di controllo raggiunto più si progredisce verso l’eradicazione, più accurata deve essere la sorveglianza
Dovremo intensificare la SORVEGLIANZA e le INTERAZIONI fra diversi OPERATORI della SANITA’ migliorare la notifica dei casi di morbillo e rosolia, la loro indagine e il ricorso alla conferma di laboratorio introdurre la sorveglianza della Sindrome da Rosolia Congenita accertare lo stato immunitario verso la rosolia nel 95% delle donne gravide ridurre a meno del 5 % la proporzione di donne in gravidanza suscettibili alla rosolia raggiungere e mantenere nel tempo una proporzione del 95% di donne suscettibili alla rosolia in gravidanza vaccinate nel post partum
Strategie rosolia Dato che la rosolia è meno trasmissibile del morbillo, può apparire più facile raggiungere l’eliminazione con la vaccinazione, in realtà un programma di eliminazione della rosolia è più complesso, dato che l’obiettivo è la prevenzione della Sindrome da Rosolia Congenita Ogni programma di prevenzione della SRC ha come priorità la protezione delle donne in età fertile
Miglioramento del sistema di sorveglianza Punti focali Segnalazione immediata dei casi sospetti da parte del medico, con mezzi semplici (telefono, fax, e-mail) Indagine dei casi da parte della ASL e profilassi post-esposizione Analisi dei dati e ritorno di informazione, almeno mensile
Morbillo: identificare altri casi Rintracciare i contatti (esposti da 5 giorni prima a 4 giorni dopo la comparsa dell’esantema) Sorvegliare attivamente l’insorgenza di nuovi casi Assicurarsi che le direttive per il controllo della malattia siano state diffuse nelle strutture sanitarie, nelle scuole, ecc.
Morbillo: identificare e proteggere i suscettibili Offrire il vaccino MPR il più presto possibile ai contatti suscettibili, preferibilmente entro 72 ore dal contatto Avvisare le persone suscettibili che rifiutano la vaccinazione di evitare i luoghi dove possono incontrare persone infette
Morbillo: conferma di laboratorio quando è raccomandata Durante le epidemie: almeno in 5-10 casi (possibilmente i primi), per confermare che si tratta di morbillo isolare il virus e sequenziare il suo genoma Nella fase di eliminazione: per confermare ogni singolo caso
Morbillo: conferma di laboratorio Test positivo per IgM specifiche, su un campione di siero o saliva prelevato in fase acuta ed in assenza di vaccinazione recente Aumento significativo delle IgG specifiche dosate su due campioni di siero, in fase acuta e convalescente Isolamento del virus selvaggio o PCR positiva su un campione biologico prelevato in fase acuta
Gli operatori sanitari = “IL GRUPPO DI LAVORO” Condivisione di obiettivi Corretta e tempestiva comunicazione fra operatori Ritorno delle informazioni Corretta comunicazione con l’”utenza”