L’arte bizantina Ana Knežević
L’arte bizantina L'arte che nasce a Bisanzio dopo il IV secolo d.C. quando l'impero romano si divise in due parti: l'Impero d'Occidente con capitale a Roma e l'Impero d'Oriente con capitale a Bisanzio. Trasse origine dall’arte romana e si differenzia da lei perché ritrae i soggetti in modo distaccato e celeste, è impregnata di misticismo, mentre l’atre romana ritrae la natura restando molto fedele al modello che la realtà le offre.
Durante il suo regno Costantino fa di Bisanzio (l’antica città greca sul Bosforo) la nuova capitale dell’impero, con il nome di Constantinopoli
Ravenna Dal 402 è capitale dell’Impero d’Occidente fino alla sua caduta (476); regno goto di Teodorico; Conquistata dall’imperatore Giustiniano (540); Ravenna e i suoi monumenti: dagli inizi del V fino alla seconda metà del VI secolo;
San Vitale, Ravenna, 525-547.
San Vitale, Ravenna, pianta
Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna, metà del V secolo
Basiliche --- pianta centrale (quadrata o ottagonale); Senza un centro d’attenzione privilegiato; I mosaici erano il tipo di decorazione più frequente per le pareti e le volte delle chiese bizantine, perché l`effetto luminoso prodotto dalle tessere in vetro colorato o dorato esprimeva bene il carattere mistico del cristianesimo ortodosso, e la loro ricchezza e preziosità si accordava con la magnificenza della corte dell'imperatore, considerato il capo della Chiesa e quindi venerato come rappresentante di Cristo sulla terra.
Per mosaico si intende un' opera artistica e decorativa che si ottiene accostando piccoli frammenti di vari materiali duri. Questo tipo di decorazione si adatta soprattutto a grandi superfici lisce quali pavimenti, pareti, volte o soffitti. Può tuttavia essere usato anche per impreziosire pannelli e oggetti di piccole dimensioni.
Mosaici: Mausoleo di Galla Placidia
Galla Placidia, Il Buon Pastore, metà del V secolo, Ravenna
San Vitale, Imperatore Giustiniano, metà del VI secolo, Ravenna.
San Vitale, Imperatrice Teodora, metà del VI secolo, Ravenna Fondo d’oro – spazio divino
San Vitale, Ravenna, Agnello di Dio, metà del VI secolo
L'Ultima cena. Mosaico. Sant'Apollinare Nuovo, Ravenna
Battesimo di Gesu, Battistero degli Ariani, Ravenna, fino del V secolo
Costantinopoli Antemio di Trale e Isidoro di Mileto, Santa Sofia. 532-537, Costantinopoli
Costantino nel 325 decise di erigere la prima basilica inaugurata nel 360; Distrutta da un incendio, fu ricostruita nel 415 da Teodosio II e nuovamente bruciata da una rivolta durante il regno di Giustiniano. Sedata la rivolta Giustioniano si impegnò a ricostruire la Basilica come la pià sontuosa dell’epoca della Creazione, utilizzando bellissimi marmi e materiali preziosi.
La cupola crollò in seguito a un terremoto e fu ricostruita da Isidoro di Mileto che ne diminuì il diametro e aumentò l’altezza addossandole all’esterno massicci contraforti. Dopo la conquista di Costantinopoli e lo scisma tra la chiesa cattolica e quella ortodossa, la basilica fu depredata dei suoi ornamenti prezosi e rasformata in moschea nel 1453 quando i turchi si impadronirono di Costantinopoli. Oggi è un museo. La navata centrale si presenta come un vasto ambiente coperto da una cupola centrale di 31 metri di diametro e 55 di altezza, con semicupole laterali.
Santa Sofia, pianta
Pennacchio Pandantif
Mosaici di Santa Sofia: Madonna, Costantino e Giustiniano
La moschea Bodrum (Myrelaion), X, Istanbul
La moschea Bodrum (Myrelaion), pianta X, Istanbul
La moschea di Fenâri Isa (Monastero di Lips), X secolo, Istanbul
Chiesa di San Giovanni, X secolo, Nessebar, Bulgaria
Iconoclastia/Iconoclasmo prima metà del secolo VIII alla Metà del secolo IX Raffigurazioni di Gesù distrutte dagli iconoclasti, miniatura del Salterio Chludov, IX secolo
Iconoclastia idolatria/iconodulia: l’imperattrice Irene (787); n duro confronto dottrinario; la distruzione materiale di un gran numero di rappresentazioni religiose; Il termine "iconoclastia" venne poi usato più in generale per indicare altre forme di lotta contro il culto di immagini in altre epoche e religioni o correnti religiose. In senso figurato, l'iconoclastia indica un'opposizione spregiudicata e violenta verso le convenzioni, le ideologie e i principi comunemente accettati dalla società.
Segni dell‘arte iconoclasta bizantina, nell'abside della chiesa di Santa Irene a Costantinopoli.
Figlioli, guardatevi dagli idoli. (Giovanni 5, 21) Dio allora pronunciò tutte queste parole: „Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.” (Esodo, 20, 1-6)
Miniatura del Salterio Chludov, IX secolo
Dizionario artistico Pennacchio – pandantif Cupola Semicupola Contraforti Moschea Mosaici Iconoclastia/Iconoclasmo Salterio Idolatria/Iconodulia; Miniatura;