Laboratorio II, modulo 2 2015-2016 Amplificatori operazionali (cfr. http://physics.ucsd.edu/~tmurphy/phys121/phys121.html)

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Transcript della presentazione:

Laboratorio II, modulo 2 2015-2016 Amplificatori operazionali (cfr. http://physics.ucsd.edu/~tmurphy/phys121/phys121.html)

Amplificatori operazionali

Amplificatori operazionali sono disegnati come triangoli negli schematici dei circuiti ci sono due input invertente and non-invertente un output alimentazione (nessuna messa a terra, floating) divot on pin-1 end V+  + 2 7 inverting input 6 output non-inverting input 3 4 V

Operazionale ideale guadagno in voltaggio infinito una differenza di voltaggio fra i due input è amplificata infinitamente nella realtà ~200000 impedenza in ingresso infinita non c’è flusso di corrente in entrata agli input nella realtà ~ 1012  (operazionali con transistor FET) impedenza in uscita nulla indipendente dal carico in realtà vero fino ad una certa corrente (5-25 mA) infinitamente veloci (banda infinita) in realtà, limitati a pochi MHz slew rate limitato a 0.5–20 V/s

Modello

Ideale vs reale Ideal Practical (LM741)  105 1MHz 0.3-2M 0  Open Loop gain A  105 Gain-Bandwidth Product GBP 1MHz Input Impedance Zin 0.3-2M Output Impedance Zout 0  10-100  Output Voltage Vout Depends only on Vd = (V+V) Differential mode signal Depends slightly on average input Vc = (V++V)/2 Common-Mode signal CMRR 80-100dB

Operazionale senza feedback Relazione fra uscita e ingressi: Vout = G(V+  V) se V+ > V, l’uscita sarà positiva se V > V+, l’uscita sarà negativa Un Guadagno di 200000 rende l’utilizzo dell’operazionale, in questo montaggio mostrato sopra, praticamente inutilizzabile  + V Vout V+

Guadagno infinito e feedback negativo Il guadagno infinito sarebbe inutile eccetto in un montaggio auto-regolante con feedback negativo: feedback negativo  stabilità feedback positivo  deriva e oscillazioni collegando l’output al’input invertente: se l’output è < Vin, l’output tenderà a diventare positivo se l’output è > Vin, l’output tenderà a diventare negativo  il risultato è che l’output velocemente si forza a diventare esattamente Vin  + negative feedback loop Vin

Buffer Anche con un carico: l’operazionale farà il possibile (all’interno delle sue limitazioni di corrente) per cambiare l’output affinchè l’input invertente raggiunga Vin il feedback negativo lo rende auto-regolante nel caso disegnato l’operazionale produce (o tira, se Vin è negativa) una corrente* attraverso il carico finchè l’output non raggiunge Vin  abbiamo creato un buffer: possiamo “applicare” Vin a un carico senza alterarlo con nessuna corrente  + Vin * l’output, a differenza degli input produce o tira corrente

Patologia da feedback positivo nella configurazione sotto, se l’input non invertente è anche di pochissimo > Vin, l’output sarà positivo (in realtà dipende dalla differenza ma è amplificato dal guadagno ideale dell’operazionale) questo rende l’output maggiore di Vin ancora di più, peggiorando la situazione di cui sopra il sistema deriva immediatamente alla tensione di alimentazione (la direzione dipende dalla condizione iniziale)  + Vin feedback positivo: “sbagliato”

Feedback A β Vin Vout V’

“Regole d’oro” dell’operazionale quando un amplificatore operazionale è in una qualsiasi configurazione a feedback negativo, obbedirà alle seguenti due regole: gli input non tirano o producono corrente (questo è vero anche senza feedback) l’operazionale farà di tutto per portare a zero la differenza di voltaggio fra i due input

Operazionale invertente  + Vin Vout

Operazionale invertente  + Vin Vout terminali a “ground virtuale”: la corrente attraverso R1 è If = Vin/R1 non c’è corrente in entrata all’ operazionale (prima regola): la corrente attraverso R1 deve andare attraverso R2 la caduta di potenziale ai capi di R2 è IfR2 = Vin(R2/R1) quindi Vout = 0  Vin(R2/R1) = Vin(R2/R1) quindi Vin viene amplificato di un fattore R2/R1: il segno negativo lo rende un amplificatore invertente

Operazionale non-invertente  + Vout Vin

Operazionale non-invertente  + Vout Vin il terminale negativo viene portato a Vin (cfr. ground virtuale): la corrente attraverso R1 è If = Vin/R1 la corrente in R1 non viene dagli input: viene dall’output, attraverso R2 la caduta su R2 è IfR2 = Vin(R2/R1) Vout = Vin + Vin(R2/R1) = Vin(1 + R2/R1) il guadagno è (1 + R2/R1), ed è positivo

Amplificatore sommatore Op-Amps Amplificatore sommatore R1 V1 Rf  + R2 Vout V2 Lecture 9

Amplificatore sommatore Op-Amps Amplificatore sommatore R1 V1 Rf  + R2 Vout V2 come l’invertente ma con due input: input invertente a “ground virtuale” I1 e I2 si sommano e passano per Rf otteniamo la somma (invertita): Vout = Rf (V1/R1 + V2/R2) se R2 = R1, la somma è “normale”: (V1 + V2) altrimenti è “pesata” Lecture 9

Amplificatore sottrattore Op-Amps  + V Vout R1 R2 V+ Lecture 9

Amplificatore sottrattore Op-Amps  + V Vout R1 R2 V+ l’input non invertente è un partitore di tensione: Vnodo = V+R2/(R1 + R2) quindi If = (V  Vnodo)/R1 Vout = Vnodo  IfR2 = V+(1 + R2/R1)(R2/(R1 + R2))  V(R2/R1) quindi Vout = (R2/R1)(V  V) Lecture 9

Differenziatore/Filtro passa-alto Op-Amps Differenziatore/Filtro passa-alto Vin Vout C R Se vale la condizione cioè se la caduta ai capi di R è << di quella ai capi di C  Lecture 9

Amplificatore differenziatore/filtro passa-alto Op-Amps Amplificatore differenziatore/filtro passa-alto  + Vin Vout C R Lecture 9

Amplificatore differenziatore/filtro passa-alto Op-Amps Amplificatore differenziatore/filtro passa-alto  + Vin Vout C R per il capacitore quindi abbiamo realizzato un differenziatore o un filtro passa-alto Lecture 9

Amplificatore integratore/filtro passa-basso Op-Amps Amplificatore integratore/filtro passa-basso  + Vin Vout R C Lecture 9

Amplificatore integratore/filtro passa-basso Op-Amps Amplificatore integratore/filtro passa-basso  + Vin Vout R C If = Vin/R  C·dVcap/dt = Vin/R e siccome il capacitore a sinistra è a “ground virtuale”: Vout = Vcap  - dVout/dt = Vin/RC abbiamo quindi realizzato un integratore o un filtro passa- basso Lecture 9

Altri montaggi Amplificatore non invertente Amplificatore non invertente con partitore Amplificatore a guadagno < 1 Inseguitore di voltaggio - buffer

esempio: serie 741

esempio: serie 741

Relazione Frequenza-Guadagno idealmente i segnali sono amplificati a tutte le frequenze nella realtà la banda è limitata gli operazionali della famiglia 741 hanno un limite di pochi KHz. 20log(0.707)=3dB frequenza a guadagno unitario, f1: la frequenza a cui il guadagno vale 1 frequenza di cutoff, fc: la frequenza a cui il guadagno ha avuto una diminuizione di 3dB prodotto GB: f1 = Gd fc

Prodotto GB Esempio: determinare la frequenza di cutoff di un’operazionale che ha una frequenza di guadagno unitario di f1 = 10 MHz e un guadagno differenziale Gd = 20V/mV (20000) 10MHz ? Hz Soluzione: f1 = 10 MHz usando l’equazione del prodotto GB: f1 = Gd fc fc = f1 / Gd = 10 MHz / 20 V/mV = 10  106 / 20  103 = 500 Hz

Op-Amps GBP per il 741 Gain-Bandwidth Product (GBP) = A * BW Lecture 9

Common-Mode Rejection Ratio  + input invertente input non-invertente V+ V output Definiamo: Input differenziale: Vd = (V+ - V-) Input modo comune: Vc = ½ (V+ + V-) Un operazionale reale avrà: Vo = GdVd + ½GcVc Gd: guadagno differenziale Gc: guadagno modo comune CMRR = Gd/Gc o, in dB CMRR = 20log10(Gd/Gc) Nota: se Gd>>Gc, cioè CMRR  Vo ~ GdVd

Misura CMRR  + 20mV 100mV 80.6V  + 40mV 100mV 60.7V Risolviamo il sistema: Vd1 = (100–20)mV = 80mV Vc1 = ½(100+20)mV = 60mV Vd2 = (100–40)mV = 60mV Vc2 = ½(100+40)mV = 70mV (1) Vo = 80mV Gd + 60mV Gc = 80.6V (2) Vo = 60mV Gd + 70mV Gc = 60.7V  Gd=1000 Gc=10  CMRR = 20 log10(1000/10) = 40dB