CROMATOGRAFIA Consente la separazione dei singoli costituenti di una miscela, anche molto complessa. Sfrutta la diversa attitudine di ogni molecola o ione.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Grandezze ed equazioni fondamentali
Advertisements

CROMATOGRAFIA LIQUIDA A FASE INVERSA
Introduzione all’analisi cromatografica
D = coefficiente di diffusione
CROMATOGRAFIA …un po’ di teoria:
Cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC)
Lab. Chimica Analitica II _HPLC. Lab. Chimica Analitica II _HPLC Cromatogramma di eluizione LSC.
Cromatografia Generale
INTRODUZIONE La prima esperienza cromatografica fu eseguita dal botanico russo Twsett all’inizio del secolo scorso. Egli riempì una colonna con CaSO4 (gesso)
GASCROMATOGRAFIA INTRODUZIONE
Fase stazionaria (solido)
1) Isolamento e Purificazione dei Composti Organici
Grandezze, parametri e prestazioni
GAS-CROMATOGRAFIA ANALISI AMBIENTALI CONTROLLO QUALITA’ INDUSTRIA
CROMATOGRAFIA Tecnica di analisi e/o separazione di sostanze in miscela, basata sulla differente distribuzione delle specie da separare tra una fase mobile,
Estrazione con solvente
TECNICHE ANALITICHE SEPARATIVE
La Cromatografia La cromatografia é una tecnica di separazione di vari componenti di una miscela che consiste nello sfruttare in modo particolarmente.
Equazione di Van Deemter
ottimizzazione di metodi cromatografici
Tecniche per l’analisi degli alimenti
TECNICHE ANALITICHE SEPARATIVE
TECNICHE ANALITICHE SEPARATIVE
2 CAPITOLO Le trasformazioni fisiche della materia Indice 1
High Performance Liquid Chromatography
CORSO ANALISI CHIMICA Cromatografia: parametri U.D.2 ITIS VIOLA A.S. 2015/ Schema Dalla combinazione dei meccanismi e dei supporti, si possono avere.
GAS-CROMATOGRAFIA Laboratorio di Chimica Organica 2 - Prof. Cristina Cimarelli L27 - CHIMICA - AA
Fase diretta-1 Tecniche di separazione e tipi di fasi in cromatografia liquida la silice Fase stazionaria: la silice è di gran lunga la più utilizzata.
Università degli Studi di Napoli S.I.C.S.I. SCUOLA INTERUNIVERSITARIA CAMPANA DI SPECIALIZZAZIONE ALL’ INSEGNAMENTO Laboratorio di CHIMICA ANALITICA Docente:
Cromatografia (dal greco: chroma, colore + graphein, scrivere) Presentazione a cura di Rita Barra matr: 574/390Presentazione a cura di Rita Barra matr:
Acido acetico CH 3 COOH Corrosivo ( m ) Acetone CH 3 COCH 3 Infiammabile ( m ) Benzene C6H6C6H6 Causa malattie epatiche ( im ) Tetracloruro di carbonio.
Cromatografia ad esclusione molecolare
ESTRAZIONE Esempi di metodologie LA PROCEDURA ADOTTATA DIPENDE:
Analisi Organica 1.TECNICHE DI ANALISI E SEPARAZIONE CROMATOGRAFICA Principi di base e classificazione delle tecniche cromatografiche: Un riepilogo. 
CROMATOGRAFIA L'invenzione della cromatografia viene attribuita al biochimico russo Mikhail Cvet che riuscì, nel 1906, a separare la clorofilla da un estratto.
" Metodo, usato primariamente per la separazione dei componenti di un campione, in cui i componenti vengono distribuiti tra due fasi, una delle quali è.
Circolazione sistemica farmaco libero METABOLISMO  reazioni di I fase  reazioni di II fase metaboliti ESCREZIONEASSORBIMENTO F sito d’azioneriserve tessuti.
TECNICHE DI PURIFICAZIONE
CROMATOGRAFIA DI INTERAZIONE IDROFOBICA
SINGOLA MULTIPLA CONTRO-CORRENTE
Corso di Elementi di Chimica Generale
Elettrodi selettivi.
Interferometro di Michelson e
Liceo “C. Montanari” Verona
SPETTROSCOPIA I metodi di analisi spettroscopici si basano sull’interazione della radiazione elettromagnetica con gli atomi e le molecole in esame. Le.
capacità di caricamento
Preparazione alla prima prova in itinere
13/11/
CROMATOGRAFIA Consente la separazione dei singoli costituenti di una miscela, anche molto complessa. Sfrutta la diversa attitudine di ogni molecola o ione.
SPETTROSCOPIA I metodi di analisi spettroscopici si basano sull’interazione della radiazione elettromagnetica con gli atomi e le molecole in esame. Le.
CROMATOGRAFIA Consente la separazione dei singoli costituenti di una miscela, anche molto complessa. Sfrutta la diversa attitudine di ogni molecola o ione.
2 CAPITOLO Le trasformazioni fisiche della materia Indice 1
Velocità dei soluti in una separazione cromatografica Il soluto si muove lungo la colonna cromatografica solo quando si trova in fase mobile.
CROMATOGRAFIA Michail Semenovich Tswett ( ),
Le Soluzioni e Le proprietà le proprietà colligative.
Membrana Plasmatica.
titolazione acido debole vs base forte
Cromatografia III.
Determinazione della composizione chimica di un campione di materia
13/11/
Il termine cromatografia indica un insieme di tecniche che hanno lo scopo di separare una miscela nei suoi componenti, per permetterne il riconoscimento.
13/11/
Equilibrio tra le fasi Dc = C1/C2, dove C indica la somma della concentrazione delle varie forme in cui può essere presente la sostanza che si ripartisce.
ANALISI SPETTROSCOPICA
Determinazione della composizione chimica di un campione di materia
Preparazione all’autovalutazione Unità Didattica 1
CLASSE 2^E D’AMBROSIO , GIOBBE, GRISINI, GABRIELE.
Ossigeno 65% Carbonio 18,5% Idrogeno 9,5% Azoto 3,3%
Introduzione alle tecniche cromatografiche
Transcript della presentazione:

CROMATOGRAFIA Consente la separazione dei singoli costituenti di una miscela, anche molto complessa. Sfrutta la diversa attitudine di ogni molecola o ione a distribuirsi tra due diverse fasi. Solitamente una delle due fasi viene immobilizzata ed è denominata fase stazionaria, mentre l’altra scorre continuamente sulla precedente ed è denominata fase mobile. Ogni specie chimica si distribuisce dinamicamente tra le due fasi in misura proporzionale alla diversa affinità che possiede per esse. Il grado di ritenzione di ogni specie chimica in colonna dipende dal coefficiente di distribuzione K. K = Cs/Cm CM = concentrazione nella fase mobile CS concentrazione nella fase stazionaria

SEPARAZIONE CROMATOGRAFICA Solvente fresco (eleunte) Banda iniziale con i soluti A e B Impaccamento della colonna (fase stazionaria) sospesa nel solvente (fase mobile) Disco poroso Solvente in uscita (eluato) B in uscita A in uscita SEPARAZIONE CROMATOGRAFICA

MECCANISMI DI SEPARAZIONE

MECCANISMI DI SEPARAZIONE

MECCANISMI DI SEPARAZIONE FASE LEGATA La fase stazionaria è chimicamente legata ad un supporto inerte, ad esempio silice. Sulla base della polarità della fase mobile e stazionaria si distingue in: FASE NORMALE fase stazionaria polare (es. nitrile alchilico o alchilammina); fase mobile non polare (es. esano). FASE INVERSA fase stazionaria non polare (es. octasilano,OS, o octadecilsilano, ODS; fase mobile polare (es. H2O/acetonitrile o H2O/metanolo).

- - + + Hydocarbons Ethers Esters Ketones Aldehydes Amides polarità Hexane Carbon tetrachloride Toluene Diethyl ether (ether) Chloroform Methylene chloride Tetrahydrofuran (THF) Acetone Ethyl acetate Isopropanol Ethanol Acetic acid Methanol Acetonitrile Water polarità - + Hydocarbons Ethers Esters Ketones Aldehydes Amides Amines Alcohols Water polarità - +

PARAMETRI CROMATOGRAFICI SELETTIVITA’ (a): capacità di un sistema cromatografico di distinguere due specie chimiche. a = K1/K2 EFFICIENZA: capacità di un sistema cromatografico di mantenere compatta la banda di eluizione lungo tutto il percorso della fase mobile. L’efficienza è correlata al numero di piatti teorici della colonna. RISOLUZIONE (R): selettività ed efficienza insieme determinano il grado di risoluzione di un sistema cromatografico. CAPACITA’: numero massimo di picchi risolvibile da un sistema cromatografico SIMMETRIA: è correlata alla forma del picco Simmetria = forma del picco = b/a Efficienza = N piatti teorici = 16 (V2 / W2)2 Risoluzione = R = 2 (V2 - V1) / (W1 + W2)

colonna detector cromatogramma iniettore pompa

Fase stazionaria

Loop

DETECTOR Un detector deve possedere le seguenti caratteristiche: elevata sensibilità, linearità, riproducibilità. Esistono differenti tipi di detector: UV/Vis, a diodi, elettrochimico. Il detector UV/VIS utilizza un monocromatore per selezionare la particolare lunghezza d’onda che attraverserà il campione. Il detector a diodi fa passare tutte le lunghezze d’onda attraverso il campione e poi focalizza ogni lunghezza d’onda su un singolo elemento sensore. Il detector elettrochimico utilizza un potenziale applicato tra una serie di elettrodi e misura la capacità di ossidare o ridurre una molecola.