LA RICONCILIAZIONE
Il sacramento della Riconciliazione è stato per molto tempo preferibilmente denominato confessione. Può essere anche chiamato sacramento della penitenza o del perdono; insieme al sacramento dell’ Unzione degli Infermi, sono considerati come i sacramenti di guarigione.
Occorre convertirsi, avere un cuore ‘’ contrito ‘’ Occorre convertirsi, avere un cuore ‘’ contrito ‘’. Ciò che non è possibile per la vita fisica: tornare nel grembo materno, è possibile nella vita spirituale: si torna nel grembo materno della chiesa che, attraverso il sacramento del perdono, ci fa rinascere ad una vita rinnovata nell’ amore e nella fedeltà. E tutto questo per i meriti di Gesù che ha sacrificato se stesso sulla croce ed ha affidato alla chiesa il compito di predicare e donare la salvezza a tutti coloro che si rendono disponibili ad incontrare la misericordia di Dio.
Ovviamente è necessario che chi invoca il perdono da Dio gli offra il suo pentimento e soprattutto il desiderio di non ricadere, per quanto dipenda da lui, ulteriormente nel peccato. Il sacramento della Riconciliazione in genere si svolge in modo riservato e personale ma esiste anche la possibilità di celebrazioni comunitarie della penitenza, il che non significa una confessione pubblica del proprio peccato, ma semplicemente una preparazione comunitaria con il seguente momento della confessione individuale. L’assoluzione generale di tutti è prevista solo in caso di calamità o di serio pericolo di morte nell’ impossibilità di assoluzione individuale. La materia della Penitenza sono l'accusa e il proposito di conversione. Il ministro è il sacerdote. La formula è : «Io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo»