Https://www.youtube.com/watch?v=76p64j3H1Ng.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il viaggio di Ulisse classe IV scuola primaria Collegio Gallo
Advertisements

LE TAPPE DEL VIAGGIO DI ULISSE
Come gestire e coinvolgere il gruppo e superare le relazioni oppositive S.O.S. CATECHESI Convegno Catechistico Diocesano Nuoro, 18 giugno 2016 Ufficio.
E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI Gerusalemme FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO II“Santo, Santo, Santo”
GIORNATA DELLA LEGALITA’ DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO
Dall’ homo Sapiens all’uomo tecnologico: La scoperta degli esopianeti
Insiemi di numeri e insiemi di punti
Musica: Salmo 22- Sinagoga ebraica
Test dei riflessi vediamo se sei sveglio!
Parole sante II "Ricco non è colui che possiede,
Scuola statale Secondaria di 1^ Grado “G. Pascoli” Aversa
13.00.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi.
AFORISMI DI KAHLIL GIBRAN AVANZAMENTO MANUALE.
Gli alunni della classe 1^G
CRISTO RE ANNO C Lc 23,35-43.
Vulcani e terremoti.
Lettera del giugno 1944 alle giovani del Terz’Ordine
L’ESSERE PARMENIDE ( a.C.) REALIZZATO DA ELEONORA MARCIANTE 3^B
Il disegno Nel mare del silenzio una voce si alzò;
E adesso ... ascoltami!.
L’insostenibile leggerezza dell’essere
I DOMENICA DI AVVENTO ANNO C
Quando si é provato a volare nella vita con Gesú, dove possiamo andare per incontrare le parole che sono e danno vita, che entusiasmano e riempiono di.
…uno scudo fondamentale per la presenza della vita sulla Terra
Scuotere la terra.
Giacomo Leopardi Recanati 1798 – Napoli 1837
LO SPIRITO SANTO L’anima della Chiesa.
La preghiera di un cane.
DOMENICA 2 quaresima B 2018 Il tenore che canta “L’Agnello di Dio” del Requiem di Britten, ci fa pensare alla tenerezza di Gesù davanti alla morte-risurrezione.
Vulcani e terremoti Che cos’è un vulcano?
Parola di Vita Febbraio 2010.
Madre Maria Teresa della Croce di Cristo
L’universo e l’energia
Da dove viene il sale che c'è nel mare?
Nostro Signore Gesu Cristo
P 10 AMARTI IN OGNI ATTIMO Sarà il suo amore
La forza di tutti gli elementi
Che splendido scrigno è il mare
Aperti al mondo: il bilinguismo nelle scuole dell’infanzia come sguardo ecumenico e di accoglienza dell’altro Asti 22 settembre 2018 B.rossi.
Che splendido scrigno è il mare
L'Acqua e l'idrosfera (il pianeta blu).
Ti sei mai chiesto… Perché sono al mondo? C’è qualcosa dopo la morte?
"Beato chi trova in Te la sua forza
V DOMENICA DI PASQUA Gv 14,1-12.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI IL REGNO È IN MEZZO A NOI
Le pietre preziose.
LA TERRA DEI CICLOPI POLIFEMO.
I DOMENICA DI AVVENTO ANNO C Luca 21,
“Noi, in quanto individui, siamo tenuti a fare qualcosa, anche se
C'era una volta... C'era una volta un'isola, dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini: il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere... così come.
Cosa c’è in copertina? Un bambino che si chiama Roberto e il … mago dei numeri.
Parmenide: la sintesi della tradizione aristocratico-sacerdotale
L’annuncio.
La forza di tutti gli elementi
Aumente o Som SCUOTERE LA TERRA.
xXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
AVVENTO 2018 Il canto popolare catalano: “Finiscono le settimane di Daniele” (3’) ci parla del tempo presente Monges de Sant Benet de Montserrat.
Aumente o Som SCUOTERE LA TERRA.
Dal Vangelo secondo Luca 21, 5-28
I DOMENICA DI AVVENTO ANNO C
“Un bicchiere di latte”
Aumente o Som SCUOTERE LA TERRA.
E ’n sua volontate è nostra pace
LO SPIRITO SANTO L’anima della Chiesa.
I VERBI MODALI dovere-potere-volere
Lo Spirito Santo riempie l’universo.
Le pietre preziose.
IL DONO DELLA SCIENZA.
Transcript della presentazione:

https://www.youtube.com/watch?v=76p64j3H1Ng

Thomas Michel, La caverna e l’accecamento del ciclope, 1997 La storia di Polifemo inizia così: Ulisse e i compagni entrano timorosi nell’antro profondo e si addentrano nelle sue viscere – e basta esprimersi così per rendersi conto che di quel che sta per accadere. Alla caverna che si apre e che accoglie i compagni fa eco la nuova caverna che presto si spalancherà per ingoiarli: la bocca di Polifemo e al di là della bocca la caverna dello stomaco in cui il mostro fa sparire uno dopo l’altro gli uomini che divora. E allora capiamo le ragioni di un’identità malcelata. Polifemo è la sua caverna. Tutto ci spinge a pensarlo, perché è la stessa immaginazione che fa tremare i compagni di Ulisse sulla soglia dell’antro a dare poi vita al mostro terribile: al gigante che ha un unico occhio, alla sua voce cavernosa che rammenta un vuoto che dovrà essere presto riempito. Polifemo è uno stomaco ed una bocca: è una caverna che deve essere riempita. Thomas Michel, La caverna e l’accecamento del ciclope, 1997

Dobbiamo allora interrogarci sulla natura della memoria nell’Odissea Dobbiamo allora interrogarci sulla natura della memoria nell’Odissea. E come la memoria in Magritte, anche per Ulisse la memoria è dolorosa e tutt’altro che facile. Ricordare significa far forza sul presente per costringerlo sulla via che dal passato conduce al futuro. Significa allinearlo, strappandolo dalla regola della sua felice ripetizione. Tre forme della memoria: La memoria come acquisizione La memoria come sfondo memorativo e come familiarità La memoria episodica e narrativa Nell’Odissea è quest’ultima forma che ha una sua indubbia preminenza.

Tempesta e quiete come forme del venir meno di una rotta decisa

La tempesta e la quiete che la segue ci appaiono così alla luce di una dialettica esistenziale: l’una ci mostra la fragilità dei nostri progetti e delle nostre scelte, l’altra la facilità con cui i nodi della decisione si sciolgono nel venir meno della determinazione e del progetto. Così, non è un caso se il mare si distende in una calma irreale proprio davanti allo scoglio delle sirene: il mare mai stanco, il mare che ha flutti infiniti e che è percorso da infinite correnti, si ferma. Tutto tace: non c’è un alito di vento e scompaiono anche le vie che la brezza promette alle vele. Tutto si placa, il mare è immobile, e c’è una quiete profonda – così profonda che non possiamo non avvertirla: siamo costretti a sentire il silenzio che si impone all’ascolto nell’assenza di ogni altra voce. Il canto delle sirene è questo: è il silenzio profondo e sovrumano che dice che non c’è più nulla da raggiungere e che ci si può davvero fermare.

La geografia immaginativa dell’Odissea chiuso caverna assenza di regole oscurità profondità crudo animalità latte asocialità antropofagia abnorme cecità magma lava terremoti vulcani profondità marina acqua vita informe e anonima generazione corruzione vita aperto casa doni ospitali luce superficie cotto cultura umana vino socievolezza tabù del cannibalismo Normalità visione terra ferma superficie terrestre Individualità e nome esistenza storica e memoria degli affetti esistenza Ulisse tempo circolare tempo lineare