Le strategie di riconciliazione di Francesco
La fraternità francescana nasce in un contesto storico particolare: un mondo di mercanti che si muovono in tutta l’Europa per affari.
Nel sistema feudale, l’uomo era sempre l’uomo di un altro uomo e i Comuni rifiutano questa gerarchia sociale.
Intorno ad Assisi e a tutte le città della valle di Spoleto si alzano muri di cinta e torri e si arriva a fare la guerra.
Francesco si schiera dalla parte degli esclusi.
Cosa è cambiato dall’epoca di Francesco ad oggi?
«Le famiglie, i gruppi, gli Stati, la stessa Comunità internazionale, hanno bisogno di aprirsi al perdono per ritessere legami interrotti, per superare situazioni di sterile condanna mutua, per vincere la tentazione di escludere gli altri non concedendo loro possibilità di appello».
«In questo Giubileo ancora di più la Chiesa sarà chiamata a curare queste ferite, a lenirle con l’olio della consolazione, fasciarle con la misericordia e curarle con la solidarietà e l’attenzione dovuta».
«Le nostre mani stringano le loro mani, e tiriamoli a noi perché sentano il calore della nostra presenza, dell’amicizia e della fraternità».
Chiudersi in un’oasi di pace non è certo l’idea di fraternità.
Francesco ci insegna che non basta aprire il portafoglio per essere portatore di misericordia.
“Siano presenti con la testimonianza della propria vita umana ed anche con iniziative coraggiose tanto individuali che comunitarie, nella promozione della giustizia, ed in particolare nel campo della vita pubblica impegnandosi in scelte concrete e coerenti alla loro fede” (articolo 15 della Regola).
Le strategie di Francesco
Il saluto di Francesco
La vita fraterna come esperienza di pace
L’incontro con i briganti
Il diverbio tra il Vescovo e il podestà
Il lupo di Gubbio
Quali strategie possiamo adottare oggi per affrontare le varie situazioni di tensione?
Conoscersi
Stringere legami di solidarietà
Suscitare l’incontro
Far emergere una cultura comune
“L’umanità è il saper mostrare tenerezza e familiarità e cortesia con tutti. Spiritualità e umanità, pur essendo qualità innate, tuttavia sono potenzialità da realizzare interamente, da raggiungere continuamente e da dimostrare quotidianamente”. Essere cortesi
Assisi è la città della pace…
…perché Francesco è un artigiano di pace