“La gestione delle classi multilivello” Roma, aprile 2012 Rete scuolemigranti “La gestione delle classi multilivello” Roma, aprile 2012
Le porte sono sempre aperte Le porte sono sempre aperte! Attraverso la Rete gli studenti trovano sempre un corso adatto alle loro esigenze La maggior parte delle scuole si caratterizza per la disponibilità ad accogliere nuovi arrivati durante tutto l’anno e a corsi già avviati. Alcune propongono corsi trimestrali, in cui gli studenti vengono inseriti all’interno di un corso solamente a ciclo concluso
ACCOGLIENZA
Come collochiamo le diverse persone nelle classi? Test linguistico Colloquio Test linguistico + colloquio Attività di accoglienza Tali strumenti oltre ad essere utilizzati con molta elasticità, pongono lo studente e le sue esigenze al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti cognitivi, affettivi, corporei, etici e spirituali
Da un’analisi comparativa dei report si nota che il colloquio e la valutazione del livello di inserimento sono centrati non solo sulle competenze linguistiche della persona ma su molti altri elementi: età nazionalità scolarizzazione esperienze di apprendimento e lavorative pregresse motivazione tempo di permanenza in Italia conoscenza di altre lingue straniere progetto migratorio
Valutare l’inserimento in base alla provenienza geografica e al periodo di permanenza in Italia risultano due criteri poco affidabili L’elemento più indicativo, in questa fase, è fornito dagli anni di scolarità pregressa e dall’eventuale conoscenza di una lingua europea
Grazie ad una organizzazione flessibile gli studenti possono passare da una classe all’altra a corso già avviato su proposta dell’insegnante o dello studente in un processo di autonomia e autovalutazione
Chi gestisce la fase di inserimento? Equipe composta da docenti e da una segreteria Equipe composta da soli docenti Singoli volontari/docenti che si occupano dell’inserimento in maniera specifica Singoli studenti che scelgono sulla base di un’offerta differenziata (orari, corsi)
VALORIZZAZIONE
Come differenziamo il lavoro per rispondere ai bisogni degli ultimi arrivati e non “mortificare” chi già frequenta da tempo? Piccoli gruppi di lavoro di livello quanto più possibile omogeneo (stesso argomento sviluppato secondo le conoscenze e le capacità di ciascuno) I “vecchi” studenti accompagnano i “nuovi” in un primo momento di familiarizzazione con la lingua e l’ambiente Didattica ciclica, differenziata e stratificata Interventi mirati per persone con particolari difficoltà .
Valorizzazione come metodo Si cerca nell’azione didattica di differenziare le attività e di esplicitare agli studenti gli obiettivi che ogni attività si propone L’obiettivo è stimolare una riflessione e una maggiore consapevolezza sui punti di forza e di debolezza su un piano linguistico
Didattica differenziata Una didattica che tiene conto: delle diverse personalità e intelligenze degli apprendenti dell’attitudine di ciascuno all’apprendimento delle lingue della motivazione allo studio, diversa da persona a persona dello sviluppo cognitivo degli stili cognitivi e di apprendimento e del contesto socio-culturale di appartenenza
…e stratificata Una didattica che permette di procedere in classe proponendo attività, compiti o esercizi organizzati a strati, che vanno dal più semplice al più complesso e che possono essere utilizzati simultaneamente, spesso in un’unica scheda di attività, in direzione di una personalizzazione dei compiti
Come valorizziamo le competenze “sociali” e linguistiche di chi frequenta da tempo? Tecniche comunicative e attività di gruppo sono privilegiate rispetto alla lezione frontale. Lavori di gruppo in cui gli studenti più bravi aiutano gli altri e i docenti formano i gruppi in maniera ragionata. Roleplay e dialoghi Attività extrascolastiche che sono parte integrante del modulo di insegnamento Moduli multilivello in cui gli studenti si misurano su un tema specifico e imparano a porre in essere strategie per la soluzione delle problematiche
Buon lavoro!