Dal libro di Giovanna procacci Warfare - Welfare Dal libro di Giovanna procacci
Alcuni punti-chiave Due i temi del libro: 1) La I GM ha accresciuto il potere dei governi e dei comandi militari e indebolito i diritti dei cittadini (militari e civili) 2) Gli enormi costi umani della I GM (morti, feriti, mutilati, invalidi) hanno richiesto politiche di assistenza nuove e su larga scala, e hanno favorito lo sviluppo delle assicurazioni sociali (pensioni, disoccupazione, sanità) nel dopoguerra, e il riconoscimento dei diritti sociali (Costituzione della Repubblica di Weimar)
La prima guerra totale ebbe, sulla popolazione europea, un impatto superiore a quello della II GM Il fronte interno: mobilitazione, assistenza, controllo, repressione. Nascita della «mentalità totalitaria» La violenza nei confronti dei civili: i crimini di guerra, ma soprattutto la responsabilità degli Stati. Il potere della politica e il potere dei militari. Guerra e modernizzazione
L’Italia e la I GM L’iniziale neutralità (1914-1915) La Mobilitazione industriale Le convinzioni liberiste ostacolano un’efficace politica centrale in aiuto dei civili (alimentazione, innanzitutto). Sopperiscono i tanti Comitati di assistenza civile Occorrono i traumi militari del 1916 e del 1917 (Caporetto) perché il governo si faccia carico dei problemi del fronte interno (Commissariato per gli approvvigionamenti, razionamento, tesseramento, ma anche la previdenza per operai e contadini, l’assistenza agli orfani di guerra)
Nel 1917 lo Stato assume maggiormente il controllo (Ministero per l’Assistenza militare, Opera naz.le invalidi di guerra, Opera naz.le Combattenti: come dare lavoro ai reduci, dopo la guerra Le enormi spese di guerra sostenute con l’emissione di carta-moneta e con i «prestiti nazionali». Conseguenze: il dopoguerra e l’inflazione al 48% La guerra patriottica unisce, ma la diseguale ripartizione delle sofferenze divide gli italiani. Proteste e repressione. L’Italia esce dalla guerra con un altissimo debito pubblico, l’agricoltura in crisi e un diffuso spirito di rivolta: le premesse dell’andata al potere del fascismo
Controllo e repressione 1915: poteri speciali allo Stato in materia di sicurezza e alle autorità militari. Una legge che riflette la mancanza di unanimità sulla decisione di entrare in guerra Più poltiche coercitive che assistenziali: la riduzione delle libertà di riunione, di comunicazione, di movimento. I campi di internamento