Terremoti emiliani del 20 e del 29 maggio 2012 Programma di microzonazione sismica Ordinanza del Commissario delegato n. 70 del 13/11/2012
Comuni con IMCS6
La microzonazione sismica (MS) sarà realizzata nei centri abitati (capoluogo e frazioni), nelle aree di ricostruzione e in quelle d’interesse per future urbanizzazioni. Saranno effettuati studi di livello 2, con analisi delle Condizioni Limite per l’Emergenza (CLE) e, laddove presenti le condizioni predisponenti, una stima del rischio di liquefazione (livello 3). L’individuazione delle aree in cui valutare il rischio di liquefazione sarà effettuata sulla base delle carte di livello 1 realizzate dalle Province e dai Comuni e della cartografia geologica disponibile (RER, UniMO-RE, …). In alcuni Comuni sono già disponibili analisi della pericolosità sismica locale (livello 1) e studi di MS (livello 2); questi costituiranno la base per la programmazione delle indagini e del primo obiettivo.
mappa degli effetti locali attesi (livello 1) entro Natale 2012 Attività Settimane 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 1) moto input 2) raccolta dati 3) analisi dati 4) indagini 5) MS 6) CLE 7) sintesi finale Schema di sintesi delle attività e fasi di studio Primo obiettivo: mappa degli effetti locali attesi (livello 1) entro Natale 2012
Risorse disponibili: € 380.000 circa il 65%, € 250.000, sarà destinato all’ acquisizione di nuovi dati tramite indagini geotecniche e geofisiche, sia in sito (90%) che in laboratorio (10%). La restante parte, € 130.000, sarà destinata a incarichi per consulenze specialistiche: supporto per la raccolta e analisi dei dati esistenti (attività 2 e 3), supporto per attività di cantiere e descrizione stratigrafia dei sondaggi (attività 4) , definizione del moto di input (attività 1), analisi approfondita della risposta sismica locale e stima del rischio di liquefazione (attività 5, liv. 3). 1 e 2: incarichi a geologi liberi professionisti 3 e 4: incarichi a enti specializzati (università, CNR, INGV, INOGS)
Considerate le risorse disponibili (poche) è FONDAMENTALE LA RACCOLTA DEI DATI DISPONIBILI Ciò permetterà di programmare le indagini in maniera mirata sia come localizzazione che come tipologia. Considerati gli studi già disponibili per Mirandola, S. Carlo (S.Agostino), Mirabello e Bondeno (verifiche sismiche argine dx Po e quelli in programma argine diversivo Scortichino) sono previste almeno le seguenti nuove indagini in sito: - 15 sondaggi a carotaggio continuo profondi 50 m con DH e prelievo campioni; - 1 cross-hole profondo 150 m (Mirandola) (+ 1 CH a 40 m); - 90 SCPTU; - 25 analisi di laboratorio; - 5 misure/centro abitato di sismica passiva a stazione singola e array nelle aree geologicamente più significative;
Attività preliminari già avviate Strumenti urbanistici comunali (shp file) Servizi RER Amministrazioni provinciali PER OGNI COMUNE Studi di MS (pdf) Relazioni geologiche allegate agli strumenti urbanistici Pareri/istruttorie provinciali COMUNE MS RELAZIONI GEOLOGICHE PARERI PROVINCIA STRUMENTO URBANISTICO REGGIOLO X CAMPOSANTO CAVEZZO CONCORDIA s/S FINALE EMILIA MEDOLLA MIRANDOLA NOVI DI MODENA SAN FELICE SAN POSSIDONIO CREVALCORE ALTO FERRARESE
Attività preliminari già avviate Agenzia regionale Protezione Civile URSV -DPC Piano di protezione civile PER OGNI COMUNE In nostro possesso Piano di emergenza Alto Ferrarese del 2008; approfondimenti per Mirabello e Sant’Agostino Il SGSS RER ha in corso varie attività di scambio dati e coordinamento con INGV, DST - UniSI, INOGS e vari istituti del CNR (monitoraggi e indagini geofisiche nei comuni interessati dal terremoto fino dalla scossa principale del 20 maggio). Il SGSS RER ha anche coordinato gli studi per la valutazione degli effetti di liquefazione a S. Carlo (S. Agostino) e a Mirabello (FE). Lo stesso SGSS RER coordinerà anche le indagini in loc. Scortichino (Bondeno, FE) per la valutazione della stabilità dell’argine diversivo (ordinanza n. 71 del 13/11/2012).
Nei comuni limitrofi: la DGR 1302/2012 ripartisce i contributi resi disponibili dal DPC con OPCM 4007/2012 (circa 585.000 euro) ai comuni che hanno fatto richiesta (78 finanziati su 93 richieste).
Condizione Limite per l’Emergenza
Se arriva un terremoto… L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza Se arriva un terremoto… Si interrompono tutte le funzioni urbane Si interrompe la funzione residenziale Si interrompono tutte le funzioni strategiche qual è la condizione minima per superare l’emergenza Si conserva la funzione per la gestione dell’emergenza Fonte
L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza Intensità Condizione Limite per l’Emergenza Si interrompono le funzioni per la gestione dell’emergenza Si interrompono le funzioni strategiche Si interrompono tutte le funzioni urbane Si interrompe la funzione residenziale Danno Fonte
L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza CLE Cosa è la Condizione Limite per l’Emergenza di un insediamento urbano Ordinanza PCM 4007/2012 A seguito del terremoto l’insediamento urbano conserva l’operatività della maggior parte delle funzioni strategiche per l’emergenza la connessione fra tali funzioni l’accessibilità con il contesto territoriale subisce danni fisici e funzionali interruzione di quasi tutte le funzioni urbane presenti compresa la residenza Fonte
L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza Dall’ordinanza 3907 MS EDIFICI STRATEGICI EDIFICI PRIVATI ALTRI INTERVENTI Fonte
Dall’ordinanza 3907 all’ordinanza 4007 L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza Dall’ordinanza 3907 all’ordinanza 4007 CLE MS MS EDIFICI STRATEGICI AE AC AS US ES EDIFICI PRIVATI ALTRI INTERVENTI
come si procede: rilevamento attraverso 5 tipi di schede L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza come si procede: rilevamento attraverso 5 tipi di schede Scheda ES Edifici strategici Aree di emergenza (AMMASSAMENTO) Aree di emergenza (RICOVERO) Infrastruttura di connessione Infrastruttura di accessibilità Aggregato strutturale interferente Unità strutturali Fonte
come si procede: rilevamento attraverso 5 tipi di schede L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza come si procede: rilevamento attraverso 5 tipi di schede Scheda ES Edifici strategici Aree di emergenza (AMMASSAMENTO) Aree di emergenza (RICOVERO) Infrastruttura di connessione Infrastruttura di accessibilità Aggregato strutturale interferente Unità strutturali Scheda AE Fonte
come si procede: rilevamento attraverso 5 tipi di schede L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza come si procede: rilevamento attraverso 5 tipi di schede Scheda ES Edifici strategici Aree di emergenza (AMMASSAMENTO) Aree di emergenza (RICOVERO) Infrastruttura di connessione Infrastruttura di accessibilità Aggregato strutturale interferente Unità strutturali Scheda AE Scheda AC Fonte
come si procede: rilevamento attraverso 5 tipi di schede L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza come si procede: rilevamento attraverso 5 tipi di schede Scheda ES Edifici strategici Aree di emergenza (AMMASSAMENTO) Aree di emergenza (RICOVERO) Infrastruttura di connessione Infrastruttura di accessibilità Aggregato strutturale interferente Unità strutturali Scheda AE Scheda AC Scheda AS Scheda US Fonte
come si procede: rilevamento attraverso 5 tipi di schede L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza come si procede: rilevamento attraverso 5 tipi di schede Scheda ES Edifici strategici Aree di emergenza (AMMASSAMENTO) Aree di emergenza (RICOVERO) Infrastruttura di connessione Infrastruttura di accessibilità Aggregato strutturale interferente Unità strutturali Scheda AE Scheda AC Scheda AS Scheda US Fonte
L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza Scheda AS sezioni della scheda AS1 Identificazione dell’Aggregato Caratteristiche generali: Suddivisione in US; Caratteristiche metriche; Interazioni tra US; Fattori di Vulnerabilità; Dati geologici ed MS 22
Schede US ed ES L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza Scheda US Schede US ed ES Le schede US ed ES sono entrambe riferite a singole unità strutturali con la specifica che la scheda ES è riferita ad unità strutturali ospitanti una funzione strategica. Unità strutturali US1 ES1 Per questo entrambe le schede presentano una parte comune (desunta dalla scheda AeDES) ed una parte specifica strettamente legata all’uso ed all’esposizione. Unità strutturali ordinarie Unità strutturali con funzioni strategiche Identificativi e Caratteristiche generali COMUNI Scheda AeDES Scheda AeDES Caratteristiche specifiche DIVERSIFICATE Scheda AeDES Scheda Liv 0 23
In sintesi: dati da fornire alla RER Amministrazioni provinciali cartografia di 1 livello in formato shp file cartografia di MS disponibile (cartografia geologica, carta delle indagini, carta di microzonazione sismica, carta delle aree suscettibili di effetti locali o degli effetti attesi) e indagini disponibili piano di emergenza Amministrazioni comunali in assenza di piano di emergenza: individuazione degli edifici strategici, aree di emergenza, infrastrutture di connessione e vie di fuga schede di livello 0 per ES nuove aree di potenziale urbanizzazione
Elaborati attesi 1) carta degli effetti attesi (livello 1); prima versione entro Natale 2012, eventuale aggiornamento entro primavera 2013 2) carta geologico-tecnica con sezioni geologiche e modello geologico di riferimento (QC livello 1); entro Marzo 2013 3) carta delle indagini, indagini distinte per periodo (pregresse e nuove), tipologia, profondità raggiunta (QC livello 1); entro Aprile 2013 4) carta delle frequenze fondamentali dei depositi, con indicazione del valore e distinte per classi e ampiezza dei picchi (QC livello 1); entro Aprile 2013 5) carta delle Vs, con indicazione del valore e distinte per classi (QC livello 2); entro Maggio 2013 6) carte di: FAPGA, FA0,1-0,5s, FA0,5-1s (MS livello 2); entro Maggio 2013 7) carte del rischio di liquefazione (QC livello 3); entro Maggio 2013 8) carte di MS liv. 2 con locali approfondimenti di liv. 3, ove necessario (amplificazione + rischio di liquefazione); entro Maggio 2013 9) Schede CLE; entro Maggio 2013 10) carte del confronto tra MS e CLE; entro Maggio 2013 11) Banca dati; entro Giugno 2013
Grazie per l’attenzione!!! lmartelli@regione.emilia-romagna.it maromani@regione.emilia-romagna.it