Le sostanze Chimiche a.s. 2014 - 2015 Istituto comprensivo “ M. G. Cutuli” Le sostanze Chimiche a.s. 2014 - 2015 Lavoro svolto da: Gravina Marianna Maiorano Alessia Nicotera Maria Teresa Rota Maria della classe II B curato dalla professoressa Giovanna Scicchitano
La chimica studia le proprietà della materia; la sua composizione; e le sue trasformazioni Le trasformazioni possono essere Fisiche o Chimiche
Fenomeno fisico Cioè la trasformazione non cambia la natura delle sostanze Potremmo congelare e scongelare infinite volte un cubetto di ghiaccio, ma esso risulterebbe sempre composto dallo stesso tipo di particelle
Fenomeno chimico (o reazione chimica) Cioè la trasformazione cambia la natura delle sostanze ovvero le sostanze di partenza si trasformano in altre sostanze, di natura diversa. Le particelle che costituiscono il ferro arrugginito sono diverse da quelle che costituiscono il ferro non arrugginito
LA MATERIA
La materia ha i suoi ‘’ingredienti ’’: le sostanze Le sostanze sono tipi di materie ognuna con caratteristiche proprie che la distinguono da tutte le altre
Ogni sostanza è formata da particelle (atomi o molecole) tutte uguali tra loro e differenti dalle particelle che costituiscono le altre sostanze
L‘ATOMO E’ la più piccola parte di un elemento ed in natura esistono 92 elementi chimici. Vi sono, perciò, 92 tipi di atomo. I gas, i liquidi e i solidi sono costituiti da atomi, spesso riuniti in «gruppi» chiamati molecole
NUMERO ATOMICO Ciò che distingue un elemento da un ‘altro è il numero dei protoni. «Il contrassegno d’identità» di un atomo, è, quindi, rappresentato dal numero dei protoni che contiene e che viene definito numero atomico (indicato con il simbolo Z)
UN NOME PER LE SOSTANZE Per scrivere la composizione di una sostanza, si utilizzano le formule chimiche. Ogni elemento è, infatti, contrassegnato da un simbolo costituito da una o due lettere; se vi è un’unica lettera essa è maiuscola, se le lettere sono due solo la prima è maiuscola. Esempio:
ISOTOPI Il numero dei neutroni non è sempre uguale a quello dei protoni. Per uno stesso elemento, il numero dei neutroni può infatti variare. Queste differenti versioni di uno stesso tipo sono dette ISOTOPI.
Tavola periodica degli elementi LA TAVOLA DI MENDELEEV Il chimico russo Dimitrij Mendeleev si accorse che ordinando gli elementi le loro proprietà si ripetevano ad intervalli. Pensò allora di ordinarli con proprietà simili e, nel 1869 ottenne una tavola nota come Tavola periodica degli elementi
Gli atomi formano le molecole grazie a dei legami chimici I gas, i liquidi e i solidi sono costituiti da atomi, spesso riuniti in «gruppi» chiamati molecole. Gli atomi formano le molecole grazie a dei legami chimici
LEGAME IONICO E’ il legame chimico tra uno ione positivo ed uno negativo; Es.: il sodio perde il suo elettrone esterno e forma lo ione positivo NA+, mentre il cloro acquista questo elettrone formando lo ione negativo CI- Il cloro ed il sodio formano il cloruro di sodio
LEGAME COVALENTE Il legame covalente è il legame chimico nel quale le coppie di elettroni estremi vengono condivise. Ad esempio: due atomi di idrogeno possono mettere in comune i loro due elettroni (uno a testa) formando una molecola di idrogeno H2.
IL LEGAME METALLICO In un metallo, gli elettroni dello stato più esterno sono molto mobili e tendono ad allontanarsi dal nucleo. Questi elettroni tendono a «Vagare» tra essi, formando un « mare di elettroni». Gli atomi così si caricano positivamente formando il legame metallico.
I COMPOSTI ORGANICI
Le reazioni chimiche formano i composti. In una reazione chimica le sostanze di partenza sono dette reagenti Mentre le sostanze che si formano in reazione chimica sono dette prodotti
Il PH Per misurare la concentrazione di ioni in una soluzione si adopera una grandezza chiamata PH. Il PH assume valori da 0 a 14: il valore 7 è neutro, cioè dove la concentrazione degli ioni H+ è uguale alla concentrazione degli ioni OH-. I valori da: 7 a 0 indicano grandi crescenti di acidità; 7 a 14 indicano grandi crescenti di basicità
GLI INDICATORI Sono sostanze che cambiano il loro colore secondo il PH della soluzione con cui vengono a contatto