Testo: Matteo 16, // 21 Tempo Ordinario-A-

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Transcript della presentazione:

La roccia sulla quale si costruisce la nuova comunità nella fede in Cristo Gesù Testo: Matteo 16, 13-20 // 21 Tempo Ordinario-A- Commenti e presentazione: Asun Gutiérrez. Cristiana, laica. Musica: Mozart. Concerto di Clarinetto.

Il testo di Marco fa perno su Gesù. In questa relazione, Matteo modifica ed amplia il testo di Marco, aggiungendo l’affermazionede che Gesú è il “Figlio di Dio” e la conversazione con Pietro. Il testo di Marco fa perno su Gesù. Il testo di Matteo fa riferimento più alla comunità di Gesù.

Il fatto accade “lungo la via”, nel quotidiano: è qui che si gioca tutto. Gesù, quando termina la sua presenza in Galilea e si prepara ad andare a Gerusalemme, prende l’iniziativa e chiede cosa pensino di Lui quanti lo hanno visto e udito. A tutti noi piacerebbe chiedere, a volte, l’opinione che hanno di noi le persone che abbiamo vicino, quelle con cui condividiamo il progetto di vita. Anche Gesù, dopo aver curato, liberato, offerto dignità e luce a molte persone, vuole sapere cosa la gente pensa. I discepoli sono appena tornati dalla loro azione evangelizzatrice La domanda è perciò: che testimonianza avete dato di me? Giunto nella regione di Cesarea di Filippo, Gesú domandò ai suoi discepoli:

Risposero: - Alcuni Giovanni Battista; altri Elia; altri Geremia o uno dei profeti Mentre presentano le opinioni altrui, stanno pure dicendo quanto loro pensano. Collegano Gesù alla teoria dei profeti, non fanno allusioni ad un messianesimo politico e forte. La risposta della gente lo associa a personaggi conosciuti del passato e vedono Gesù in continuità con tale passato. Essi non percepiscono l’originalità e la novità della sua Persona e del suo Messaggio.

Gesù domandò loro: - E voi, chi dite che Io sia? E’ la domanda vera, trascendentale, personale e definitiva che Gesú pone a me. Per me Gesù è una dottrina o una persona viva e reale, mi interpella e dà senso alla mia vita? E’ la mia Via, la mia Verità e la mia Vita? E’ Lui il mio progetto di vita? Io, che dico di Gesù? Chi è Lui, in realtà, per me, per ogni momento della mia vita?

Simon Pietro rispose: - Tu sei il Messia, il Figlio del Dio vivo. Pietro, come portavoce del gruppo, risponde con una professione di fede: “Tu sei il Messia, il Figlio del Dio vivo”. Sull’esempio di Pietro facciamo la nostra Professione di Fede, non solo con la bocca, ma con tutta la nostra vita: Gesù è il Messia, il Figlio del Dio vivo, centro della nostra vita e di quella della Chiesa.

 E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. Quando confessiamo la nostra fede in Gesú, Gesú ci fa vedere che non siamo come prima. Ci cambia il nome, la vita. Sulla pietra della fede, sul servizio, sull’impegno, sull’apertura allo Spirito di Pietro, e di ogni fedele, è fondata la comunità di Gesù. Chi guida e costruisce è Gesù. Pietro scriverá una preziosa lettera (I P 2,4-10) in cui spiega come lui intende le parole di Gesú, non come un privilegio, ma come una responsabilità da condividere con la comunità tutta. Chiama tutti i cristiani «pietre vive», perché tutti formano l’unica famiglia di Gesù fondata su solida base: la fede. La beatitudine, il servizio, la missione, la vocazione di Gesù è per tutti quanti sono cristiani.

Ti darò le chiavi del Regno dei cieli; quanto legherai sulla terra sarà legato in cielo, e quanto scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli. Guai a voi, dottori della legge, che vi siete appropriati della chiave della scienza. Non vi siete entrati, e lo avete proibito a quanti volevano entrare”! (Lc 11,52). Davanti ai farisei e ai dottori della legge che han fatto propria la chiave e chiudono la porta del Regno, i discepoli la devono aprire e dedicarsi a disruggere: l’ingiustizia, l’egoismo, la prepotenza...; a sviluppare: la dolcezza, la compassione, l’austerità in se stessi e negli altri ..., ad accogliere e a liberare. Come Gesú.

Poi comandò ai suoi discepoli che non dicessero a nessuno che Egli era il Messia. Non sono le parole che convincono, ma i fatti, la vita. Il nostro stile di vita, a livello personale, la nostra azione, il nostro modo di relazionarci con il mondo, la nostra organizzazione e le nostre strutture, devono rendere visibile il Gesù del Vangelo.

Chi sei Tu? E tu, chi dici che io sia? Ulibarri Fl. Ogni giorno, in ogni momento, a tempo e fuori tempo, senza preavviso invii le tue domande: E tu, chi dici che io sia? E io mi fermo a metà strada tra quanto è giusto e ciò che voglio, perché non ho il coraggio di correre dei rischi quando Tu mi parli così. Insegnami come Tu sai fare. Accompagnami al tuo ritmo nelle vie del Padre e per questi sentieri appena tracciati che preferisci. Correggimi, svegliami. E torna a spiegarmi i tuoi progetti e scopi, e chi sei. Quando nella tua vita troverò il senso da dare ai pezzi della mai vita stracciata; quando nella tua sofferenza e nella tua croce scoprirò il valore di ogni croce; quando farò del tuo progetto il mio progetto, quando non cercherò di salvarmi ma di perdermi nella tua volontà... Allora, Gesú, torna a domandarmi: E tu, chi dici che io sia? Ulibarri Fl. Chi sei Tu?