CAPITOLO 14.2-14.3 LA PRIMA GUERRA D’INDIPENDENZA E LA VITTORIA DELLE FORZE CONSERVATRICI PP.293-295
RIPASSIAMO…
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RIPASSIAMO : IL 1848 IN ITALIA Il 17 marzo 1848 : Venezia insorge e proclama la Repubblica Il 22 marzo 1848: Milano insorge e il popolo crea delle barriere in città contro gli Austriaci ( 5 GIORNATE DI MILANO). Milano chiede aiuto ai re d’Italia e Carlo Alberto esitava ( era detto re Tentenna) perché voleva espandersi e non si fidava dei democratici e repubblicani milanesi
Il 23 marzo 1848: Milano si libera da sé dagli Austriaci e Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria LA PRIMA GUERRA D’INDIPENDENZA NASCE DA CARLO ALBERTO (Regno di Savoia) E DALLA SUA POLITICA ESPANSIONISTICA
LA PRIMA GUERRA D’INDIPENDENZA (1848-1849) Subito dalla Toscana, dallo Stato della Chiesa e dal Regno delle Due Sicilie arrivano soccorsi Poi, gli Stati temono di aiutare Carlo Alberto a espandersi non a liberare l’Italia, così cambiano idea: lo Stato della Chiesa dichiara di non poter attaccare la cattolica Austria e ritira le truppe e così anche gli altri sovrani
FATTI PRINCIPALI MAGGIO 1848: Vittoria di Goito e Peschiera LUGLIO 1848 : Sconfitta di Custoza e richiesta di Armistizio ( interruzione della guerra) MARZO 1849: Sconfitta di Novara e Carlo Alberto abdica e va in esilio volontario lasciando il posto al figlio Vittorio Emanuele II
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14.3: LA VITTORIA DELLE FORZE CONSERVATRICI Dopo la sconfitta di Custoza (marzo 1849) e l’abdicazione di Carlo Alberto, le uniche Repubbliche a resistere sono Venezia e Roma (trasformate in Repubbliche: Papa rifugiato a Gaeta) Molti patrioti accorrono: Giuseppe Garibaldi (America Latina) e Goffredo Mameli ( scrive Canto degli Italiani, futuro inno nazionale) e donne come Anita Garibaldi e Cristina di Belgioioso
Anita Garibaldi Goffredo Mameli Cristina di Belgioioso
Gli Austriaci e i Francesi reprimono le rivolte Le insurrezioni in Europa vengono represse ( sia in Germani che in Ungheria) In Francia, Napoleone Bonaparte, un nipote di Napoleone, si fa eleggere imperatore nel 1852 ponendo fine alla Repubblica. Si fa chiamare Napoleone III