IL CONSIGLIO DI CLASSE (vedi Art. 5, Art. 6, Art. 30, Art. 31, Art

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GLI ORGANI DELLA SCUOLA
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ORGANI COLLEGIALI DELLA SCUOLA a cui partecipano i rappresentanti eletti dagli studenti

IL CONSIGLIO DI CLASSE (vedi Art. 5, Art. 6, Art. 30, Art. 31, Art IL CONSIGLIO DI CLASSE (vedi Art.5, Art.6, Art.30, Art.31, Art.33, Art.34, Art.35, Art.37, Art.38 della Legge n.297 del 16/4/94) Cos'è?  … E' un organismo (uno per ogni classe) costituito da: tutti gli insegnanti di quella classe, due rappresentanti eletti dai genitori, due studenti eletti dagli studenti. Ai consigli di classe possono partecipare anche il resto dei genitori e il resto degli studenti di quella stessa classe. Quindi se in una scuola ci sono 37 classi, ci devono essere 37 Consigli di Classe. A cosa serve?  … E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato. Discute questioni inerenti il funzionamento della scuola: l'andamento della classe (non i casi individuali), i viaggi scolastici, i libri di testo, ecc. Spesso i Consigli di Classe sono luoghi dove il tempo viene preso dai discorsi degli insegnanti che presentano le loro rimostranze sul comportamento degli allievi ("non studiano", "si distraggono", "c'è troppa confusione", ecc.) e i rappresentanti degli studenti sono costretti ad annuire, prendere nota e riferire ai colleghi. Può essere un luogo dove sono gli studenti a presentare le loro richieste ed I loro problemi. Per questo sarebbe buona cosa che prima di ogni Consiglio di Classe gli studenti facessero l'Assemblea di Classe, così i due rappresentanti prendono nota delle richieste e delle scontentezze e riferiscono poi successivamente al Consiglio di Classe: in questa maniera non arrivano a quell'appuntamento "disarmati".

L'ASSEMBLEA DI ISTITUTO (vedi Art. 12, Art. 13, Art. 14 della Legge n L'ASSEMBLEA DI ISTITUTO (vedi Art. 12, Art. 13, Art. 14 della Legge n.297 del 16/4/94) Cos'è? … L'assemblea è la riunione di tutte le studentesse e gli studenti di uno stesso Istituto. Vi possono essere anche assemblee per classi parallele (ad es. l'assemblea delle quinte, oppure l'assemblea del biennio, ecc.). A cosa serve ? … Si può discutere dei problemi interni alla scuola, o di questioni di attualità, ecc. Quante se ne possono chiedere? … Una al mese, ma non l'ultimo mese di lezioni. Quanto dura? … La legge stabilisce che la durata stia "nel limite delle ore di lezione di una giornata", quindi può durare una intera mattina. Teniamo conto però che una assemblea di cinque o più ore è ingestibile. Però: si potrebbe dividere la mattinata in fasce dedicata alle varie classi. La legge infatti prevede che le ore destinate all'assemblea possano "essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo." Quello che non si può fare è spezzare queste ore su due mattinate, perché come abbiamo detto, di assemblee ce ne può essere solo una al mese.

IL COMITATO STUDENTESCO (vedi Art. 13 della Legge n.297 del 16/4/94) Cos'è? … Il Comitato Studentesco è un organismo che riunisce tutti i rappresentanti di classe, d’Istituto e della Consulta (?) degli studenti A cosa serve? … Il Comitato Studentesco, composto dai rappresentanti degli studenti nei Consigli di Classe e nel Consiglio d'Istituto, si riunisce secondo le modalità previste dal suo Regolamento e può articolare i propri lavori anche mediante commissioni. La Presidenza dell'Istituto provvede, prima di ogni riunione per la quale le sia giunta richiesta di convocazione almeno due giorni anetecedenti la data fissata, ad avvertire i rappresentanti di classe, con apposita comunicazione. Il Comitato Studentesco si deve dotare di un regolamento. Il Comitato può esprimere pareri e formulare proposte direttamente al Consiglio d'Istituto.

LA CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI (D.P.R. n. 567 del 1996) Cosa è? La consulta provinciale degli studenti - CPS - è un organismo istituzionale di rappresentanza studentesca su base provinciale. L’Ambito Territoriale Provinciale mette a disposizione della CPS un docente referente per supportare il lavoro degli studenti. Le Consulte dispongono di fondi propri da utilizzare per la creazione di eventi e progetti volti al sostegno della partecipazione studentesca nella propria realtà territoriale.  Esse danno vita a momenti di coordinamento e rappresentanza a livello regionale, concretizzando a livello nazionale la formulazione delle proprie istanze attraverso il Consiglio  Nazionale dei Presidenti di Consulta – CNPC, durante il quale le Consulte si scambiano informazioni e condividono le proprie esperienze sul territorio, ideano progetti da integrare, discutono dei temi cruciali comuni alle CPS e si confrontano con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca redigendo pareri e proposte.    A tale proposito, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR – ha un apposito ufficio di riferimento per le consulte e per le attività degli studenti che opera nell'ambito della Direzione Generale per lo Studente.  Come e quando viene eletta? È composta da due studenti per ogni istituto secondario superiore della provincia. I rappresentanti che la compongono sono eletti da tutti gli studenti della loro scuola. La CPS elegge al suo interno un Presidente e si divide in commissioni tematiche o territoriali.  Il provveditorato mette a disposizione della CPS un docente referente per supportare il lavoro degli studenti.