alla chimica del carbonio

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alla chimica del carbonio Dalle soluzioni alla chimica del carbonio

Capitolo 7 Proprietà delle soluzioni Unità 23 La ionizzazione delle sostanze 7.1 Le soluzioni 7.2 Dissociazione elettrolitica 7.3 Ionizzazione in soluzione 7.4 Elettroliti forti ed elettroliti deboli

Capitolo 7 Proprietà delle soluzioni Unità 24 Le proprietà colligative 7.5 Proprietà delle soluzioni 7.6 Abbassamento della pressione di vapore 7.7 Innalzamento della temperatura di ebollizione 7.8 Abbassamento della temperatura di solidificazione 7.9 Osmosi 7.10 Pressione osmotica 7.11 Calcolo della pressione osmotica

7.1 Le soluzioni Una soluzione (o miscuglio omogeneo) è un sistema formato da una o più componenti che presentano le stesse proprietà intensive in ogni parte. Il solvente di una soluzione è il componente più abbondante, i soluti sono i componenti presenti in minore quantità. Una soluzione è detta satura se contiene la massima quantità possibile di soluto e si è venuto a formare il corpo di fondo.

7.1 Le soluzioni La solubilità è la quantità massima di soluto che può sciogliersi in una data quantità di solvente a una certa temperatura. La solubilità dipende dalla natura chimica del soluto e dalla temperatura della soluzione; la solubilità di un gas in un liquido dipende anche dalla pressione del gas. La concentrazione di una soluzione esprime le quantità relative di soluto e solvente presenti.

7.2 Dissociazione elettrolitica Le sostanze ioniche si solubilizzano liberando ioni in soluzione. La dissociazione elettrolitica è il processo con cui un solvente separa ioni di carica opposta e si lega ad essi, circondandoli.

7.2 Dissociazione elettrolitica Le sostanze che in soluzione si dissociano in ioni sono dette elettroliti. Tutti i sali solubili in acqua sono elettroliti. Alcune sostanze si solubilizzano in acqua, ma non si dissociano in ioni, e pertanto sono chiamate non-elettroliti. Glucosio e saccarosio sono non-elettroliti.

7.2 Dissociazione elettrolitica Le soluzioni che contengono ioni conducono la corrente elettrica e prendono il nome di soluzioni elettrolitiche. Acqua Acqua + NaCl

7.3 Ionizzazione in soluzione I composti che contengono atomi uniti da legami covalenti eteropolari in acqua si ionizzano, cioè si generano degli ioni.

7.3 Ionizzazione in soluzione L’acqua è in grado di provocare la ionizzazione di molecole polari, cioè la loro scomposizione in ioni e la successiva dissociazione elettrolitica. I composti ionici e i composti molecolari contenenti legami covalenti eteropolari piuttosto polarizzati in acqua si dissociano in ioni e danno luogo a soluzioni elettrolitiche.

7.4 Elettroliti forti e elettroliti deboli La reazione chimica che provoca la liberazione di ioni in soluzione è la reazione di dissociazione ionica: NaNO3(s) → Na+(aq) + NO3–(aq) Le sostanze che in soluzione sono buone conduttrici di elettricità sono definite elettroliti forti. Le sostanze che in soluzione non sono buone conduttrici di elettricità sono definite elettroliti deboli.

7.4 Elettroliti forti e elettroliti deboli Un elettrolita forte è una sostanza che in soluzione si dissocia completamente, per il 100%; un elettrolita debole si dissocia parzialmente.

7.4 Elettroliti forti e elettroliti deboli Il grado di dissociazione (α) esprime la tendenza a dissociarsi di un elettrolita, ed è uguale al rapporto tra il numero delle molecole dissociate e il numero delle molecole iniziali. Gli elettroliti forti sono completamente dissociati e hanno un grado di dissociazione α = 1. I non elettroliti hanno un grado di dissociazione α = 0. Gli elettroliti deboli hanno un grado di dissociazione compreso tra 0 e 1.

7.5 Proprietà delle soluzioni Le proprietà delle soluzioni che dipendono dalla concentrazione del soluto e non dalla natura del solvente e del soluto sono chiamate proprietà colligative. Con la concentrazione del soluto si intende il numero di particelle effettivamente presenti in soluzione. Data la dissociazione ionica: NaNO3(s) → Na+(aq) + NO3–(aq) Il numero di ioni presenti in soluzione è doppio rispetto alle particelle di NaNO3.

7.5 Proprietà delle soluzioni Per determinare il numero di particelle presenti in soluzione occorre moltiplicare il numero di moli di soluto per un fattore ν chiamato coefficiente di Van’t Hoff : moli di particelle in soluzione ν = –––––––––––––––––––––––––– moli di soluto disciolto

7.5 Proprietà delle soluzioni Per descrivere le proprietà delle soluzioni è utile esprimere la concentrazione come frazione molare (XN) o come molalità (m). La frazione molare indica il rapporto tra il numero di moli di un componente della soluzione e il numero di moli totali. La molalità indica quante moli di soluto sono state aggiunte a 1000 grammi di solvente.

7.5 Proprietà delle soluzioni

7.5 Proprietà delle soluzioni Le proprietà colligative delle soluzioni sono: abbassamento della pressione di vapore; innalzamento della temperatura di ebollizione; abbassamento della temperatura di solidificazione; pressione osmotica.

7.6 Abbassamento della pressione di vapore Le soluzioni presentano una tendenza ad evaporare tanto minore quanto più sono concentrate. La presenza del soluto fa diminuire la tendenza ad evaporare del solvente; l’abbassamento della tensione di vapore è proporzionale alla concentrazione della soluzione.

7.6 Abbassamento della pressione di vapore Tanto meno soluto è presente in una soluzione, tanto più facilmente il solvente liquido passa allo stato di vapore.

7.6 Abbassamento della pressione di vapore Secondo la legge di Raoult la pressione di vapore del solvente è direttamente proporzionale alla sua frazione molare. psolvente = p°solvente · Xsolvente Si può anche dire che l’abbassamento della pressione di vapore di un soluto è direttamente proporzionale alla frazione molare del soluto stesso. Δpsolvente = p°solvente · Xsoluto

7.7 Innalzamento della temperatura di ebollizione L’innalzamento della temperatura di ebollizione delle soluzioni si chiama innalzamento ebullioscopico. Una soluzione bolle a temperatura superiore a quella del solvente puro; l’innalzamento ebullioscopico è proporzionale alla concentrazione.

7.7 Innalzamento della temperatura di ebollizione Soluzioni a uguale concentrazione determinano lo stesso abbassamento ebullioscopico ∆teb. ∆teb = m · keb dove keb è una costante di ogni solvente detta costante ebullioscopica molare.

7.7 Innalzamento della temperatura di ebollizione

7.8 Abbassamento della temperatura di solidificazione La diminuzione della temperatura di solidificazione prende il nome di abbassamento crioscopico. Una soluzione solidifica a temperatura inferiore a quella del solvente puro; l’abbassamento crioscopico è proporzionale alla concentrazione della soluzione.

7.8 Abbassamento della temperatura di solidificazione Soluzioni a uguale concentrazione determinano lo stesso abbassamento crioscopico ∆tcr. ∆tcr = m · kcr dove kcr è una costante di ogni solvente detta costante crioscopica molare.

7.8 Abbassamento della temperatura di solidificazione

7.9 Osmosi Le particelle di soluto in una soluzione tendono a distribuirsi in tutto lo spazio disponibile. Il passaggio di una sostanza da una regione in cui è più concentrata verso una regione in cui è più diluita prende il nome di diffusione.

Attraverso una membrana semipermeabile 7.9 Osmosi Attraverso una membrana semipermeabile può passare il solvente, ma non il soluto. MOLECOLA GRANDE ACQUA IONI IDRATATI MEMBRANA SEMIPERMEABILE

7.9 Osmosi L’osmosi è la migrazione spontanea delle molecole del solvente da una soluzione più diluita a una più concentrata, attraverso una membrana semipermeabile.

7.10 Pressione osmotica La pressione osmotica di una soluzione è la pressione che occorre esercitare per bilanciare il flusso di solvente che passa attraverso una membrana semipermeabile.

7.11 Calcolo della pressione osmotica La pressione osmotica dipende dal volume della soluzione, dal numero di moli di soluto, dalla temperatura, ma non dal tipo di sostanza disciolta. π · V = n · R · T dove π è il valore della pressione osmotica; V è il volume della soluzione; n è il numero di moli di soluto; T è la temperatura assoluta; R è una costante, che vale 0,0831, se π è misurato in bar, V in dm3.

7.11 Calcolo della pressione osmotica