ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO PRINCIPI GENERALI Per consentire alle persone lo svolgimento efficace ed accurato dei compiti visivi dovrebbe essere fornita un’illuminazione adeguata ed appropriata. L’illuminazione può essere naturale, artificiale o mista. Il livello di visibilità e di confort richiesti nella maggior parte dei posti di lavoro dipendono dal tipo e dalla durata dell’attività.
PRINCIPALI GRANDEZZE FOTOMETRICHE Flusso Luminoso: quantità di luce emessa da una sorgente luminosa nell’unità di tempo ( sec).Unità di misura: lumen Intensità luminosa: parte del flusso luminoso emesso in una determinata direzione da una sorgente luminosa per l’angolo solido che la contiene. Unità di misura: candela. Illuminamento: l’illuminamento è dato dal flusso luminoso per l’unità di superficie. Unità di misura: lux Luminanza:intensità luminosa emessa in una determinata direzione da una superficie luminosa o illuminata. Unità di misura: candela al metro quadrato
NORMATIVE DI RIFERIMENTO L’articolo 10 del DPR 303/56 è stato sostituito dall’articolo D.Lgs 3 Agosto 2009 n106. Norma UNI EN 12464-1: illuminazione dei posti di lavoro
D.Lgs 106/09 Gli impianti di illuminazione dei luoghi di lavoro e delle vie di circolazione devono essere installati in modo che il tipo di illuminazione previsto non rappresenta un rischio di infortunio per il lavoratori. I luoghi di lavoro nei quali i lavoratori sono particolarmente esposti a rischi in caso di guasto di illuminazione artificiale, devono disporre di illuminazione di sicurezza di sufficiente intensità. Le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia ed efficienza.
D.Lgs 106/09 I luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e i luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentono un’illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute ed il benessere dei lavoratori.
PROPRIETA’ DELLE SORGENTI LUMINOSE: INDICE DI RESA CROMATICA Indici di resa cromatica ( IRC ): Una buona resa dei colori da parte di una sorgente artificiale di luce è condizionata dal fatto che essa emetta tutti i colori dello spettro contenuti nel campo delle radiazioni visibili. L’indice di resa cromatica è quindi un valore numerico che raffronta la resa cromatica di una lampada con quella della luce presa come campione e con indice 100. Possiamo dire che una lampada fluorescente ha un ottima resa cromatica se IRC è compreso tra 85 e 100, oppure una buona resa cromatica se è compreso tra 70 e 85 e così via.
PROPRIETA’ DELLE SORGENTI LUMINOSE: TEMPERATURA DI COLORE Temperatura di colore: La temperatura di colore esprime una valutazione del colore delle sorgenti luminose. La temperatura di colore si misura in gradi Kelvin (K) I codici convenzionali usati per esprimere le tonalità di colore ( Tc ),sono: W - luce bianca calda: Tc inferiore a 3.300 K I - luce bianco neutra: Tc da 3.300 K a 5.300 K C - luce bianco freddo: Tc maggiore di 5.300 K
CRITERI DI PROGETTAZIONE ILLUMINOTECNICA I principali parametri che caratterizzano l’ambiente luminoso sono: Distribuzione delle luminanze Illuminamento Abbagliamento Direzione della luce Resa dei colori Sfarfallamento luce
DISTRIBUZIONE DELLE LUMINANZE La distribuzione delle luminanze nel campo visivo influenza anche il confort visivo e quindi si dovrebbe evitare quanto segue: Luminanze troppo elevate che potrebbero evitare abbagliamento Contrasti di luminanze troppo elevati che causerebbero affaticamento a causa delle costanti variazioni di adattamento oculare. Luminanze troppo basse che darebbero luogo ad un ambiente di lavoro monotono e non stimolante.
ILLUMINAMENTO L’illuminamento e la sua ripartizione sulla zona del compito e sulla zona circostante,influenzano notevolmente le percezioni del compito visivo e la sua esecuzione in modo rapido, sicuro e confortevole. La zona del compito visivo deve essere illuminata il più uniformemente possibile.
ABBAGLIAMENTO L’abbagliamento è la sensazione visiva prodotta da superfici che determinano elevati gradienti di luminanza all’interno del campo visivo e può essere percepito come abbagliamento molesto e debilitante E’ importante limitare l’abbagliamento per evitare errori,affaticamento ed incidenti.
DIREZIONE DELLA LUCE L’illuminazione direzionale di un compito visivo può influenzare anche la sua visibilità. L’illuminazione da una direzione specifica può rilevare i dettagli di un compito visivo, aumentandone la visibilità e rendendo più facile l’espletamento del compito stesso.
LUCE DIURNA La luce diurna cambia in livello e composizione spettrale durante il giorno producendo percezioni diverse dell’ambiente. Negli interni con finestre laterali, la luce diurna disponibile decresce rapidamente con l’aumentare della distanza dalle finestra. Diventa quindi necessario l’impiego dell’illuminazione artificiale,al fine di assicurare il valore dell’illuminamento richiesto