Le distopie del XVII secolo
James Harrington (1611-1677) The Commonwealth of Oceana (1656) Oceana, di classico ambiente e ispirazione cromwelliana, è un vero e proprio progetto costituzionale, senza la fictio narrativa, basata prevalentemente su un progetto di riforma agraria. Sono evidenti una forte ispirazione repubblicana e una accentuata esigenza di riforma
Fénelon(1651-1715) (Françoisde Salignac de la Mothe) Le Avventure di Telemaco Anche in questo caso si descrive un progetto riformista: in uno dei suoi viaggi Telemaco si trova nella città corrotta di Salento che Mentore risana. Ma la riforma è diretta dall’alto da una sorta di despota illuminato e la società è fortemente divisa in classi Temi fondamentali sono: a) critica del lusso b) moralità c) condanna del lusso d) economia incentrata sull’agricoltura
Fénelon e l’utopia “retrorsa” Ne Le Avventure di Telemaco è presente anche un’utopia “retrorsa”: si descrive infatti la città felice di Betica dove si fa una vita simile a quella dell’età dell’oro, grazie anche al terreno fertile, al clima mite e all’assenza del lusso.
Johan Valentin Andreas (1568-1654) Cristianopoli (1619) Utopia “cristiana”, di religione luterana. Sono presenti le strutture classiche dell’utopia (che si rispeteranno successivamente fino al Novecento): viaggio, naufragio, salvataggio del superstite, descrizioni varie. in utopie come queste domina la metafora del viaggio come “redenzione”-
Cyrano de Bergerac (1619-1655) Les états et émpires de la lune Les états et émpires du Soleil Le due opere postume (escono nel 1657) sono un esempio importante di quelle utopie fantascientifiche che, dall’Ottocento in poi avranno un grande sviluppo anche come distopie). Oggi noi le definiremmo più che altro opere fantastiche, ma il loro ruolo è stato determinante.