Centro di Ricerca in Medicina Sperimentale Azienda Ospedaliera Universitaria, S. Giovanni Battista di Torino Via Santena 5– 10126 Torino - Fax: 0116336860 Azienda Ospedaliera S. Giovanni Battista di Torino PREVALENZA DI INFEZIONE DA HCV OCCULTA IN SOGGETTI PRIVI DI PATOLOGIA EPATICA Trevisan M1, De Marco L1, Gillio-Tos A1, Richiardi L1, Curti F2, Manzini P2, Merletti F1 1 Epidemiologia dei Tumori, Cerms e CPO Piemonte, Università di Torino 2 SCDO SIMT Banca del Sangue dell’ AOU S. Giovanni Battista di Torino Contatto e-mail: morena.trevisan@matica.eu RISULTATI I 442 soggetti (336 uomini e 106 donne, età media 67,5) inclusi nello studio sono stati suddivisi sulla base dei marcatori di infezione virale in 3 gruppi (FIG. 1). 1) 40 soggetti positivi per HCV (gruppo di controllo) 2) 7 soggetti positivi per HBV 3) 395 soggetti negativi per HCV e HBV (ILDF-Infective Liver Disease Free ) In 6 soggetti (1.5%) [4/395 (1.01%) del gruppo ILDF e in 2/7 (28.6%) del gruppo HBV] è stata rilevata la presenza di HCV-RNA nel buffy-coat in assenza di anticorpi anti-HCV e viremia plasmatica suggerendo una probabile infezione da HCV occulta (TAB.1) La genotipizzazione di HCV è stata eseguita su tutti i soggetti con OCI identificando genotipi 1b, 2a/2c. In 3 di questi 6 soggetti non è stato possibile valutare il genotipo a causa di una bassa carica virale (TAB.2). La quantità di carica virale, valutata in real time PCR, ha un range compreso da 6,47x101 IU/ml a 2,39x103 IU/ml (TAB.2). I soggetti con OCI sono stati seguiti con un follow-up clinico di 2 anni. Dopo 10 mesi solo in due soggetti persisteva la presenza del virus nei linfociti, e dopo 12 mesi il virus è stato trovato persistere a bassa carica (3,73x101 UI/ml) solo in un soggetto. Tutti gli altri prelievi di follow-up sono risultati negativi alla presenza di HCV-RNA (TAB.3). INTRODUZIONE Recentemente, è stata descritta una nuova entità patologica definita “infezione occulta da virus dell’epatite C” (HCV occulta - OCI), caratterizzata dalla presenza di HCV-RNA nei linfociti periferici (PBMCs) e nelle cellule epatiche, e dall’assenza sia di anticorpi anti-HCV sia di RNA virale nel siero (Castillo I,JID,2004; Pham TNQ, J Virol, 2004). Sebbene i pazienti con OCI non siano sierologicamente positivi al virus, potrebbero essere potenzialmente infettivi. Studi precedenti (De Marco L, PLoS ONE,2009) condotti presso il Laboratorio di Epidemiologia Molecolare del CeRMS di Torino hanno evidenziato su un campione di 276 soggetti italiani sani, negativi per sierologia e viremia, una frequenza pari circa al 3% di HCV-RNA nei linfociti. Tale condizione è riconducibile al quadro descritto come “infezione da HCV occulta”. Al momento non esistono in letteratura dati di prevalenza di HCV-RNA nei linfociti della popolazione considerata sana. OBIETTIVO DELLO STUDIO Valutare la prevalenza di infezione da HCV occulta in una coorte di soggetti non selezionata per patologie epatiche o correlate ad infezione del virus C. METODI Sono stati reclutati 442 soggetti consecutivi, tra cui 40 con infezione nota da HCV inclusi come controllo positivo dello studio. Questi soggetti afferivano alla SCDO SIMT Banca del Sangue dell’ AOU S. Giovanni Battista di Torino, per un salasso come trattamento terapeutico nel periodo compreso tra aprile 2008 e settembre 2009. Tutti i partecipanti hanno firmato un consenso informato e la ricerca è stata approvata dal comitato etico aziendale. Sono stati valutati in tutti i soggetti: markers sierologici per l’infezione dell’infezione di HBV, HIV e HCV 2) livelli enzimi epatici AST e ALT 3) presenza di HCV-RNA nel PBMCs mediante metodica di biologia molecolare RT-nested-PCR 4) valutazione della carica virale di HCV con sistema di real-time PCR FIG. 1 442 soggetti anti-HIV neg HIV-RNA neg 47 soggetti anti-HCV pos 7 soggetti HBsAg pos HBV+ 388 soggetti anti-HCV neg / HCV-RNA neg HBsAg neg / HBV-DNA neg 40 soggetti HCV+ gruppo controllo anti-HCV falsi positivi 395 soggetti ILDF serie (Infective Liver Disease Free) TAB. 1 ILDF SERIE HCV GRUPPO DI CONTROLLO HBV GRUPPO TAB. 2 TAB.3 CONCLUSIONI Sono stati identificati 1.5% casi di OCI su un totale di 402 soggetti negativi per HCV. Di questi 1.01% in una popolazione priva di segni di infezione virale e 28.6% nel gruppo di soggetti con infezione da HBV. Per la prima volta è descritta la prevalenza di OCI in una popolazione priva di patologia epatica. Il follow-up dei soggetti in studio ha dimostrato una clearence virale in tempi brevi (12-18 mesi). Il follow-up clinico dei soggetti con sospetta infezione da HCV occulta rappresenta il punto di forza dello studio. Questa sorveglianza permette il monitoraggio della clearence virale. La bassa carica virale rinvenuta e la clearance in tempi brevi non sono sufficienti al momento per poter scongiurare una possibile trasmissione dell’infezione. Sono necessari studi di conferma con un follow-up prolungato.